Archivio dei musicisti e gruppi casertani

Potlatch
animazione / teatro / musica 

Tutti gli articoli sui Potlatch:

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I Potlatch parte 3°:
Intervista
di Vincenzo Faraldo, Paolo Ventriglia e Franco Basile

Da Potlatch a Potlatch
Incontro/intervista (tra una birra e una sfogliatella) di Enzo Faraldo con Paolo Ventriglia e Franco Basile. 

Album fotografico 3
(LE IMMAGINI POSSONO ESSERE VISTE A PIENA PAGINA)

E.Faraldo: Come nasceva uno spettacolo dei Potlatch?

P.Ventriglia: le idee per gli spettacoli nascevano da lunghe discussioni in cui ognuno tirava fuori le proprie proposte e alla fine si cercava di valorizzare le "gags" migliori. Nonostante ci fosse molta anarchia e libertà durante queste riunioni, si riusciva quasi sempre a scrivere un canovaccio in cui i ruoli dei diversi personaggi erano abbastanza ben definiti pur lasciando un certo spazio all'improvvisazione. .

A volte era l'ambiente dove si svolgeva lo spettacolo a stimolare la nostra fantasia, per esempio nello spettacolo che nel 1983 realizzammo a Roma al vecchio mattatoio del quartiere Testaccio, avevamo a disposizione un grande spazio all'aperto così a Tonino Iorio venne l'idea di bagnare un'area polverosa per rotolarsi nel fango e creare delle situazioni sceniche con Patrizia Bettini mentre noi altri suonavamo sul palco commentando musicalmente le loro azioni.

F.Basile: mi ricordo che Paolo voleva fare un assolo di trombone di mezz'ora ma dopo dieci minuti la mancanza di fiato lo aveva costretto a fermarsi.

E.F: Quale ruolo aveva la musica nei vostri spettacoli?

P.Ventriglia: per i Potlatch la musica cambiava secondo le diverse situazioni:

per le animazioni era clownesca e gli strumenti erano un pretesto per far ridere i bambini e l'atmosfera generale era simile ad un circo all'aperto, sui palchi delle piazze diventava più ritmica e commentava le "gags" di Agostino, mentre negli spettacoli teatrali era più strutturata e i brani facevano da sottofondo alle varie scene oppure gli stessi musicisti diventavano attori.

E.F.: Quali erano i personaggi che interpretavate sulla scena?

P.Ventriglia: Agostino Santoro aveva diversi ruoli: quando indossava l'impermeabile e un vecchio cappellaccio si trasformava nel terribile ispettore Van Gassen e inseguiva la "mummia" (Tony Iorio) per tutta la piazza armato di una grossa pistola. Con la maschera da sub e le pinne si tuffava in una bacinella piena d'acqua, oppure ingoiava un arancio intero pubblicizzando l'evento come una grande impresa.

Altre volte diventava "il percussionista folle" Jerry Esposito che per suonare un ritmo complicatissimo dichiarava al pubblico: <<per riuscire ad eseguire questo brano si deve stare a digiuno per almeno sei mesi>>.

Tony Iorio interpretava la mummia, il performer punk, il cantante e l'acrobata. Ricordo che mentre noi stavamo suonando in una piazza , l'atmosfera era tranquilla e il pubblico era convinto di trovarsi di fronte l'ennesimo "show": <<all'improvviso l'occhio di bue illumina i piani alti di un palazzo e un personaggio completamente bendato comincia a calarsi con una fune, la gente non sa che la performance fa parte dello spettacolo e credendo che si tratta di un folle comincia a urlare e a correre , a questo punto Agostino smette di suonare e indossati gli abiti dell'ispettore Von Gassen, lo insegue mentre i musicisti sul palco suonano sempre più veloci commentando inseguimento. Finalmente il pubblico capisce che il tutto fa parte dello spettacolo e la paura si trasforma in allegria e in una grande risata collettiva>>.

F.Basile: con degli occhiali da saldatore interpretavo un sassofonista cieco che veniva accompagnato sul palco e restava immobile mentre sulla scena succedeva di tutto.

E.F.: Quando con i Potlatch vi siete esibiti in piazze difficili, è capitato qualche episodio particolare con il pubblico?

F.Basile: Nel mese di Agosto 1988 portammo il Potlatch Show al Festival dell'Unità di Gricignano d'Aversa. Mentre il gruppo suonava una musica "egiziana" e Annamaria Deri (la Bella) faceva "innocentemente" la doccia dietro la tenda sistemata sul palco, Tony Iorio (la Mummia) si calava dal campanile per andare a strangolarla. In piazza si trovavano, seduti attorno al tavolo di un bar per giocare a carte, quattro loschi personaggi che all'apparire della Mummia estrassero le pistole.

Solo con l'intervento del segretario del P.C.I. di Gricignano, accorso spaventatissimo, riuscì a sventare un tiro a segno allucinante.

E.F.: Le vostre "attrici" si esibivano seminude dietro una tenda di plastica. Come accoglieva il pubblico questa performance?

P.Ventriglia: La ragazza sotto la doccia rappresentava per noi un modo per rompere la rigida formula Attore - Attivo, Spettatore - Passivo….. Nel Potlatch Show mentre alcuni spettatori ascoltavano il gruppo che suonava, altri erano attratti dalla Mummia, altri ancora spiavano la Bella che, dietro la tenda, lasciava immaginare nudità proibite. In tal modo lo spettacolo coinvolgeva totalmente gli spettatori.

E.F.: I Potlatch hanno lavorato molto con i bambini. Che emozioni vi ha dato un pubblico così speciale?

F.Basile: Inizialmente il gruppo è partito per lavorare con i bambini. Ci muovevamo nel piano della fantasia, dimensione comune ai bambini e agli artisti liberi. I nostri spettacoli non erano tanto una dimostrazione di bravura o una serie di gags presentate ai bambini, ma un lasciarsi coinvolgere dalla loro dimensione di allegria frenetica.

Una volta a Parete ( Maradona era stato acquistato pochi giorni prima dal Napoli) i bambini non vollero sentire ragioni……Invece dello spettacolo pretesero che suonassimo , all'infinito, la marcia di Maradona ( Maradona sì meglio e Pelè…..).

Verso le 21 stremati dalla fatica, fuggimmo verso le nostre auto inseguiti dai bambini che volevano continuare il gioco tutta la notte.

E.F.: Che tipo di rappresentazione avevate realizzato per i bambini?

F.Basile: La prima animazione fu "Il golpe dei bambini". Dopo avere distribuito trombette, tamburi, sax di plastica e varie percussioni, facemmo una processione itinerante a Caserta Vecchia per processare un pupazzo simbolo del potere.

P.Ventriglia: In seguito abbiamo lavorato nelle scuole con lo spettacolo " Una finestra nel mondo dei sogni" tratto dal romanzo Il piccolo principe.

In questa storia suonavamo, cantavamo e ballavamo. I bambini partecipavano attivamente alla messinscena, facendo un girotondo festoso e percuotendo lamiere e tamburi nella scena del temporale.

F.Basile : Un altro spettacolo per i bambini è stato "Re Lercio" ispirato a un racconto di Oscar Wilde:Un gigante inasprito dalla vecchiaia, caccia tutti i bambini dal suo giardino che viene invaso dall'inverno e dalla desolazione…

L'arrivo di una coccinella svolazzante, riporta la primavera e il gigante, commosso da tanta grazia riapre il giardino ai bambini che fanno una grande festa.

La storia aveva implicazioni ambientaliste poiché Re Lercio (il gigante in Oscar Wilde ) diventa un accanito inquinatore e sniffatore di schifosi e maleodoranti tubi di scappamento, aiutato dalla tremenda strega (Teresa, moglie di Agostino Santoro), la coccinella (Viviana, figlia di Teresa e Agostino) riporta l'equilibrio ambientale e la poesia della natura.

E.F.: Siamo così giunti all'ultimo capitolo di questa intervista che ha voluto essere un omaggio alla fantasia e allo spirito che ha animato tutta la storia del gruppo.

Ad un certo punto anche la Televisione si è interessata a voi. Qual è stato il vostro rapporto con i Mass Media?

P.Ventriglia: Su RAI 3 partecipammo alla trasmissione "Fresco Fresco" che era presentata da Maria Teresa Ruta. Proponemmo la canzone di Peppe Cirillo "Karate Music" interpretata in chiave demenziale. La ripresa doveva avvenire nei giardini di Palazzo Reale ma per la pioggia il tutto fu spostato all'interno. Avevamo studiato una scena in cui Annamaria Deri, bendata e legata in un carrello di supermercato, era sballottata e violentemente contesa tra Tony e Ahmed. Il tutto era stato pensato per la pavimentazione liscia e uniforme dell'esterno ma il cambiamento di programma ci portò a sballottare Annamaria sulla pavimentazione irregolare dei cortili interni della Reggia.

F.Basile: Il carrello si rovesciò e Annamaria cadde sul selciato in piena diretta T.V.

In seguito avemmo contatti con il direttore di TELECASERTA con cui realizzammo un video promozionale del nostro gruppo.

P Ventriglia: Ci sarebbero ancora tante cose da dire, ma potremmo farcelo raccontare dai tanti amici che hanno collaborato con noi, per cui se qualcuno ha qualche episodio "sfizioso" o "tragicomico" ci invii una email: redazione@casertamusica.com.


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Roma, 1983. La foto è tratta dall'inserto della rivista Frigidaire ( sul cofano della macchina ci sono Patrizia Bettini e Tony Iorio al termine della loro performance nel fango)

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Roma, 1983. Una altro momento della performance

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Animazione "Festa degli alberi", primavera '83.

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Animazione "Festa degli alberi", primavera '83: Agostino (direttore d'orchestra) Basile, Iorio e Teresa Bovenzi

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Franco Basile truccato dai bambini

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LaVittima Annamaria Deri dopo lo strangolamento

 

 

 

 

 

 

 

 

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