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Casola: l'Eremo di San Vitaliano

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Alla scoperta di Caserta: 

Le Edicole Votive di Caserta (parte 27)

testo e foto di Lorenzo Di Donato

schede tecniche di Sara Di Donato

 

Casola: il tiglio, la Croce del Giubileo, il santo Eremita

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Il Casale di Casola è unito e forte nei ricordi: San Vitaliano Vescovo che lì ebbe il suo Eremo (foto 219) tutt’ora  centro di spiritualità  e meta di una solenne processione per implorare la pioggia,  processione lontana nei secoli come il Santo eremita ed a cui partecipano i quattro Casali del Quartiere di Casertavecchia; la chiesa parrocchiale dedicata a san Marco Evangelista con mille anni di vita; il tiglio sul suo sagrato (foto 220) che la protegge e l’abbellisce da quattrocento anni, ridiventato rigoglioso per le attente cure a cui è stato sottoposto negli ultimi anni; la Croce del Giubileo (foto 221) che dal 2000 è visibile giorno e notte dalla pianura di Caserta e sede della Capanna della Natività del Presepe Vivente di Casola.

Entriamo in Casola per Via della Ratta e d’un subito, al n° 26, fa bella mostra di se l’edicola votiva dedicata alla Madonna del Carmelo (foto 222) su piastrelle maiolicate rese ancora più appariscenti da una cornice colorata di bianco e di celeste. All’interno dell’arco, sulla destra di chi guarda,  è murata una maiolica con l’immagine della Madonna del Rosario di Pompei, evidentemente posteriore alla costruzione dell’edicola che porta la scritta M. S. S. D.C., ovvero Maria SS.ma del Carmelo.
Ancora in Via della Ratta, al n° 50, c’è una edicola votiva (foto 223) dedicata alla Sacra Famiglia, ancora leggibile sebbene consunta dal tempo e dall’incuria.
Subito dopo, al n° civico 60,  c’è la centenaria edicola dedicata a Maria SS.ma del Rosario di Pompei (foto 224): una targa di marmo riporta “Sua  Eccellenza Monsignor Cosenza Gennaro dà dieci giorni d’indulgenza a chi prostrato recita tre Ave “  e un’altra, posta sull’architrave “Se passi di mattina e torni di sera sia un’Ave la tua preghiera. A devozione di Giovanna d’Angicco”.
Poco dopo nella strada s’innesta la Via Santerasmo, al cui n° 16  c’è una piccola edicola dedicata a San Vito (foto 225) con una statuina in argento del Vescovo martire.
Ritorniamo sulla strada principale che, dopo la  chiesa parrocchiale, diventa Via  d’Aquino e  al n°  civico 42 è una quasi illeggibile edicola sacra (foto 226): solo tre piccoli monti, sormontati rispettivamente da una croce,  si intravvedono nella parte superiore di essa. Questo fa supporre che l’edicola fosse dedicata al Calvario o al Compianto di Nostro Signore.
Deviamo poi per  Via Risorgimento e, all’incrocio con Via Campo, ornata da due alte palme che spuntano da una spalletta di verzura, c’è la bella edicola (foto 227) dedicata a San Pietro apostolo da V. Di Prisco nel 1968 con l’immagine del Santo su mattonelle maiolicate del laboratorio Pisapia di Cava dei Tirreni (Sa).
Ma Via Campo ci riserva altre liete sorprese.
 La prima è in fondo al suo vicolo Via A.De Franchis: fa bella mostra di se l’antica edicola votiva eretta a cura di Pietro Casella in onore di Maria SS.ma  del  Carmine (foto 228) . La Vergine è dipinta su mattonelle maiolicate con il dolce invito “Se esci di mattino e torni a sera /volgi o figlio a Maria la tua preghiera/anno 1890/  P.C.”, che è molto simile sia a quello posto sulla edicola di Via della Ratta,60, nonché a quella che si trova sulla piccola cappella che sollecitò il nostro interesse all’ingresso di Tuoro. Vicino alla edicola incontriamo il giovane Pietro Casella, il cui avo la fece costruire  così come edificò l’altra che incontreremo in Via San Vitaliano e su cui c’è una leggenda che il giovane Pietro ci ha confermato.  Ma ve ne parleremo un poco più avanti.
La seconda sorpresa è che in Via Campo ci si imbattiamo in due bei palazzetti padronali, quasi l’uno di fronte all’altro, che ben testimoniano la tipologia dell’edilizia a corte del Novecento.  Nella (foto 229) si vede il classico ampio cortile all’interno del palazzo che fu di Francesco Russo, come ancora ricordano le lettere F.S. poste accanto al portone d’ingresso e lo stemma col leone rampante che è posto sull’architrave del portone e sulle pareti dell’androne.
Volgiamo poi i nostri passi per Via Rapugliano ed al n°11 è una vecchia edicola quasi illeggibile (foto 230): dalla appena riconoscibile testina dell’immagina si può ipotizzare che l’edicola fosse dedicata alla Vergine Assunta in Cielo. E’ forse un azzardo?
Un poco più oltre,al n°2 di Via Taddeo da Sessa, notiamo l’edicola sacra dedicata a san Giuseppe (foto 231) col santo Bambino tra le braccia, mentre al n° 24 di Via Rapugliano c’è la piccola cappella dedicata alla Madonna del Carmelo (foto 232) nel cui interno, sull’altare, c’è la nicchia  con una statua grande ed una piccola  della Madonna del Carmelo e una piccola statua di Santa Rita (foto 233).
Proseguiamo per Via Rapugliano fino a che essa diventa una strada campestre che porta alla Croce del Giubileo sul monte Cerreto e dopo un duecento metri, accanto all’unico fabbricato della stradina, c’è una edicola votiva che custodisce al suo interno una piccola statua   che raffigura la Vergine Maria che piange Gesù  deposto sulle sue ginocchia (foto 234 e foto 235). Poco più oltre inizia il percorso verso la Croce, segnalato da quattordici Stazioni della Via Crucis.
Torniamo quindi sui nostri passi e, alla fine di Via d’Aquino, deviamo per Via San Vitaliano, che porta all’Eremo e, subito all’angolo, è una edicola dedicata a San Vitaliano (foto 236), nel 1981, da Mons. Vitaliano Rossetti che tanto spese in ingegno e opere di carità e di pietà perché fosse sempre più viva la memoria dell’Eremo e del Santo che vi dimorò e di cui portava con gioiosa umiltà il nome.
Ancora un’altra edicola dedicata a San Vitaliano (foto 237) la troviamo lungo la strada che porta all’Eremo: un bel lavoro realizzato da V. Pinto in Vietri sul mare (Sa). Essa nel passato, quando la strada era un budello tra il fitto intreccio degli  alberi, serviva anche da indicazione che quella strada  conduceva all’Eremo in quanto porta inciso su marmo la scritta “S.Vitaliano Vescovo/ (secolo VIII)/ Il suo eremitaggio è a 500 m.”
Prima di questa edicola c’è quella dedicata a San Vito martire (foto 238), rappresentato, su un paesaggio collinare,  con la palma del martirio, il Vangelo, la Croce  e due cani,  questi in ossequio alla leggenda che circonda il Santo di essersi fatto consegnare dai cani un bimbo che avevano sbranato per poi farlo rivivere. Il tutto è opera di V. Di Prisco realizzata nel 1968 dalla ditta Pisapia di Cava dei Tirreni (Sa).
Tra queste due edicole è presente quella dedicata a Maria SS.ma  del Rosario tra angeli (foto 239 e foto 240) da di Lorenzo Casella  nel 1889. La voce del popolo riferisce di un tesoro trovato nel posto dove sorge l’edicola ed il pronipote Pietro, incontrato presso la sua abitazione in Via A. De Franchis, ci conferma la voce, solo la voce!, con il sorriso sulle labbra, evidentemente divertito di far parte di una leggenda del Casale. E’ solo leggenda?
Sulle maioliche all’interno dell’edicola, protette da una inferriata, è anche riportato “Rubata nelle notte del 21-10-1996 e rifatta per volontà della Fam. Dott. Casella Pietro. Genn. ‘97”. I ladri speravano di trovare anche un piccolo tesoro? O a loro bastava quanto ricavato dalla vendita della refurtiva? Il rifacimento della immagine ci dà una iconografia molto diversa da quella abitualmente connessa alla Madonna del Rosario.
All’esterno della piccola cappella c’è una lapide con la scritta “Nel centenario della costruzione di questa cappella votiva voluta da Lorenzo Casella fratello del sacerdote Felice Casella il suo pronipote dott. Pietro Casella questo marmo pose. Luglio 1989”.  Per i più curiosi aggiungiamo che don Felice Casella è lo stesso che fece edificare la cappella alla Madonna delle Grazie di Piedimonte di Casola posta lungo la strada Caserta-Casertavecchia e di cui abbiamo riferito precedentemente.
E in Casola non abbiamo visto altre edicole.

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Foto 219: Casola, Eremo san Vitaliano

 

Foto 220: Casola, Chiesa parrocchiale dedicata a san Marco Ev. e il tiglio plurisecolare

 

Foto 221: Casola, Monte Cerreto m/l 480, Croce del Giubileo

 

Foto 222: Casola, Via della Ratta, Maria SS.ma del Carmelo

 

Foto 223: Casola, Via della Ratta, Sacra Famiglia

 

Foto 224: Casola, Via della Ratta, Madonna del Rosario di Pompei

 

Foto 225: Casola, Via Santerasmo, San Vito

 

Foto 226: Casola, Via d’Aquino, Compianto di nostro Signore

 

Foto 227: Casola, angolo Via Risorgimento e Via Campo, san Pietro apostolo

 

Foto 228: Casola, Via A. De Franchis, Maria SS.ma del Carmelo

 

Foto 229: Casola, Via Campo, palazzo di Francesco Fusco

 

Foto 230: Casola, Via Rapugliano, edicola dell’Assunta?

 

Foto 231: Casola, Via Taddeo da Sessa,  san Giuseppe

 

Foto 232: Casola, Via Rapugliano,piccola cappella dedicata alla Madonna del Carmelo

 

Foto 233: Casola, Via Rapugliano, piccola cappella dedicata alla Madonna del Carmelo, particolare del suo interno

 

Foto 234: Casola, Via per la Croce del Giubileo, Maria che compiange Gesù

 

Foto 235: Casola, Via per la Croce del Giubileo, Maria che compiange Gesù (particolare)

 

Foto 236: Casola, Via san Vitaliano, san Vitaliano

 

Foto 237: Casola, Via san Vitaliano, san Vitaliano

 

Foto 238: Casola, Via san Vitaliano, san Vito

 

Foto 239: Casola, Via san Vitaliano, Maria SS.mo del Rosario

 

Foto 240: Casola, Via san Vitaliano, Maria SS.mo del Rosario (particolare)

 

 

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