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Alla scoperta di Caserta:
Le Edicole Votive di Caserta (parte 5)
testo e foto di Lorenzo Di Donato
schede tecniche di Sara Di Donato
Le edicole in Via san Carlo
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E ritorniamo alle edicole votive di Via san Carlo incominciando da quelle vicino alla Cappella
dell’Immacolata Concezione. Al n° 145 c’è una edicola a botte (foto 16) con una immagine - su piastrelle di ceramica, firmata Stellato - della Vergine Maria in preghiera con la scritta “Amabile Madre del Verbo di Dio, oasi ‘Ave, Maria’ Loreto “, mentre all’interno del cortile del n° 115 c’è una edicola dedicata a sant’Anna, che mal convive con un cortile non curato e diventato un parcheggio affollato dalle auto, troppe, dei condomini.
Più lontano troviamo, al n° 93, una quasi indecifrabile edicola, forse dedicata alla Madonna delle Grazie ed alle Anime del Purgatorio, mentre vale la pena di osservare la piccola e graziosa edicola in stucco con l’immagine della Madonna con Bambino (foto 17) posta radente una parete dell’androne del palazzo al n°69 ed ammirare, poi, la ben curata edicola dedicata alla Madonna del Carmine e delle Anime del Purgatorio (foto 18) posta nell’androne del n°66 ed arricchita da una fastosa cornice barocca in stucco bianco.
Poiché troveremo molte edicole dedicate alla Madonna del Carmine è opportuno ricordare i motivi di sì grande devozione per essa. La Vergine promise a san Simone Stock, generale dell’Ordine Carmelitano, che chiunque sarebbe morto rivestito dal suo scapolare, detto comunemente “abitino”, non avrebbe sofferto il fuoco eterno. Successivamente la Vergine del Carmelo apparve a papa Giovanni XXII promettendo che chi avesse portato lo scapolare e fatto preghiere in suo onore sarebbe entrato in Paradiso il primo sabato dopo la morte. Quindi il fedele che sarebbe morto con lo scapolare sarebbe stato in Purgatorio al massimo una settimana, e, se avesse avuto la fortuna di morire di sabato, la Madonna l’avrebbe portato subito in Paradiso.
Perciò la Madonna del Carmelo viene sempre rappresentata con gli scapolari nelle mani e con gli angeli che liberano dalle fiamme del Purgatorio i suoi fedeli.
Quando l’assistenza medica non esisteva e le comunicazioni erano difficili non restava che affidarsi alla buona sorte o alla Madonna del Carmine perché essa proteggesse l’orante durante il riposo notturno da una morte improvvisa. Recitava una vecchia invocazione che mamma mi faceva recitare quando mi coricavo:
Me cocco ‘int’a’stu lietto,
‘a Maronna ‘int’a ‘stu pietto,
i’ dormo e Essa veglia,
si é quaccòsa me risveglia,
me risveglia ‘a sott’ ‘u manto,
me faccio ‘a croce.
e ‘a essa m’arraccumanno.
Quasi subito dopo, al n° 58, all’interno del cortile, al primo piano dell’abitazione visibile fin dall’ingresso del portone, c’è una grossa e bella edicola dedicata a Sant’Anna (foto 19) con bella statua, amorevolmente curata dai proprietari con fiori e piante d’appartamento. Poco più giù, a fianco al portone contrassegnato dal numero civico 51 c’è l’edicola dedicata alla Madonna della Libera (foto 20), con volte a botte e abbellita da un timpano triangolare ed ornamenti in marmo.
Un’altra edicola di via san Carlo è posta nell’androne del numero civico 39 ed appare restaurata da poco. Nel vano dell’edicola vi é l’immagine di Maria assunta in Cielo con il Bambino tra le braccia (foto 21) mentre le anime tra le fiamme del Purgatorio sono disegnate al di sotto della mensola e appaiono di autore diverso.
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foto 16: Via San Carlo, Caserta: Vargine Maria. Madonna su 4 piastrelle recante la scritta “Amabile madre del verbo di Dio. Oasi Ave Maria, Loreto”. In basso a sinistra vi è la firma dell’autore, Stellato.
foto 17: Via San Carlo, Caserta: Madonna con Bambino. Bassorilievo in stucco dipinto raffigurante Madonna e bambino su fondo blu. Da notare come la posa del bambino ed i drappeggi della madre evochino un linguaggio fortemente classico, confermato anche dalla seduta a “ faldistorio”, derivante da un tipo di sedile adoperato dalle milizie romane e dai vescovi e poi ripreso negli arredi neoclassici, di cui possiamo vedere il bracciolo a voluta.
foto 18: Via San Carlo, Caserta: Madonna del Carmine. Edicola a tabernacolo con intradosso a botte raffigurante la Madonna del Carmine. E’ incorniciata da una modanatura liscia, sorretta da una mensola anch’essa modanata , coronata da due putti che sorreggono una corona tenuta al di sopra delle iniziali del saluto alla Vergine A(ve) M(aria). Una colomba con raggi, simbolo dello Spirito Santo, è posta al culmine della modanatura
foto 19: Via San Carlo, Caserta: Sant'Anna. Nicchia su mensola incorniciata da una modonatura liscia e sormontata da un elemento curvo modanato, contenente la Statua di Sant'Anna con la Madonna
foto 20: Via San Carlo, Caserta: Madonna della Libera - Edicola a tabernacolo con archetto ellittico. L’esterno, che vuole richiamare un tempietto, è ricoperto da lastre marmoree policrome. A sorreggere virtualmente l’edicola vi è una mensola anch’essa in marmo sotto la quale vi è una lastra che reca scolpito “SS della Libera”
foto 21: Titolo della foto - Tabernacolo con intradosso a botte incorniciato da modanature in stucco dipinte di nero. All’interno vi è la Raffigurazione della Madonna con il Bambino, dai colori forti e caldi. E’ stato probabilmente realizzato con una tecnica a secco, picchiettando il pennello poco carico. Sotto la mensola vi è una lastra raffigurante le anime del purgatorio tra le fiamme, di autore sicuramente diverso. |