Le bellezze di Caserta
La Reggia di Caserta
Il Parco della Reggia e il Giardino Inglese
San Leucio
I Ponti
della Valle e l'Acquedotto Carolino
Casertavecchia
Il centro di Caserta
Casola: l'Eremo di San Vitaliano
L'Abbazia di Sant'Angelo in Formis
La Reggia di Carditello
|
Alla scoperta di Caserta:
Le Edicole Votive di Caserta (parte 3)
testo e foto di Lorenzo Di Donato,
schede tecniche di Sara Di Donato
Le edicole nella Caserta a sud del Corso Trieste
< Precedente | Continua >
Le edicole si trovano nelle strade intorno a Piazza F. S. Correra, già Piazza Bitetti, a tanti casertani cara perché lì incominciarono ad educarsi alla Democrazia ed alla Politica entusiasmandosi ai discorsi dei maggiori esponenti politici regionali e nazionali che tennero in quella piazza i loro comizi per le elezioni del 1948 e, poi, delle successive fino a quando altri modi di colloquiare e propagandare non soppiantarono i comizi elettorali nelle piazze.
Oggi la piccola piazza si presenta con un buon arredo urbano anche se deturpato da una sosta selvaggia di auto e da ciò che resta dal cosiddetto palazzo “Montagna”, demolito a seguito del terremoto del 1980 che l’aveva reso un rudere pericolante. Una targa posta accanto allo spazio occupato una volta dal Palazzo “Montagna” vi è una targa marmorea che ricorda che nel palazzo ebbe i natali, il 14 marzo 1897, Maria Valtorta, mistica e scrittrice di “L’Evangelo come mi è stato rivelato”, che riteneva dettato a lei dallo stesso Gesù. Maria Valtorta rese l’anima a Dio il 12 ottobre 1961 dopo 28 anni di infermità. “ L’Evangelo come mi è stato rivelato” di Maria Valtorta fu messo all’Indice dal Sant'Uffizio soprattutto per quell’uso della parola «evangelo ». Questa decisione fu poi chiarita ed oggi la lettura dell’Opera di Maria è tollerata, a patto che il lettore cattolico non creda che essa è rivelata fino a quando non lo dirà l'autorità ecclesiastica.
Quasi a far corona allo stesso Palazzo “Montagna” ed alla chiesetta di san Francesco, in fondo al Vicolo della Ratta, che animi sensibili al bello e rispettosi o cultori delle nostre origini vorrebbero non più abbandonata, malconcia e deposito di immondizie, vi sono ben cinque edicole, quasi a formare, con la chiesetta di san Francesco, un piccolo spazio sacro.
Rimando gli interessati a leggere il mio articolo “La chiesetta di san Francesco in Vicolo della Ratta”.
Delle cinque edicole poste nei dintorni della Piazza F.S.Correra, ben quattro sono dedicate alla Vergine Maria.
Sulla parete del numero civico 8 dello stesso Vicolo della Ratta c’è l’elegante edicola (foto 8) donata da A. Rispoli in parte deturpata da una protezione in alluminio.
Sulla parete del n°9 di Piazza F.S. Correra é posta l’edicola (foto 9) in cui l’immagine della Vergine (l’Immacolata?), deteriorata, appare su un supporto parzialmente deformato.
L’edicola posta sulla parete del n°3 del Vicolo Centore ha l’immagine della Vergine con il Bambino Gesù tra le braccia (foto 10): sono felice che sia tutt’ora curata perché ricordo che nella mia fanciullezza si faceva una piccola festa nel vicolo in onore della Vergine, naturalmente con il ricavato di una piccola colletta tra gli abitanti il vicolo.
E’ un vero peccato che l’edicola posta nell’androne del n°47 sia molto rovinata e sporca anche per i lavori di manutenzione in atto dell’intero stabile. Con difficoltà si riesce ad intravvedere la Vergine ai piedi della Croce. Mi auguro che i lavori di manutenzione dell’edificio comprendano anche il recupero di questa edicola.
La quinta edicola è posta nell’androne del palazzo al n°53 di Via Vico (foto 11) ed è dedicata a sant’Antonio Abate del quale c’è una bella immagine circondata da dodici medaglioni in cui sono riportate scene della vita del Santo.
Fin da ora possiamo notare la predominante presenza di icone mariane pubbliche, che troveremo anche successivamente. Essa è motivata sia dal fatto che la Vergine Maria è Colei che “tutte le generazioni chiameranno beata”(Lc1,48) ed è nostra Speranza e Madre di compassione e di misericordia, sia dal forte impulso che ha avuto la sua devozione soprattutto nel secolo scorso con la proclamazione del dogma dell’Assunta nel 1950 e con gli anni mariani del 1954 e del 1984 - nel primo ricorrendo il Centenario del dogma dell’Immacolata Concezione; nel secondo il Bimillenario della nascita di Maria- nonché dalla grande presa popolare che ebbero le due apparizioni mariane di Lourdes (1858) e di Fatima (1917).
Le ultime edicole che si trovano nella zona a sud del Corso Trieste sono in via De Martino ed in via Acquaviva. Quella posta nell’androne del portone al n° 15 di Via De Martino è dedicata alla Protettrice di Caserta, Sant’Anna (foto 12), venerata nella vicina chiesa in piazza Marconi, ed ha la particolarità di essere affollata di immagini in quanto sant’Anna è circondata dall’Immacolata e da una Madonna con Bambino (Madonna del Carmine?) di dimensioni più piccole rispetto a quelle della”vecchierella nostra”. Quella posta in via Acquaviva, quasi alla fine della parete del n° civico 115, palazzetto certamente memore di tempi felici in cui la famiglia del preside Scaravilli lo riempiva di vita, ha forma di tempietto (foto 13) che custodisce una statuetta del Cuore di Gesù resa poco leggibile da una lastra di vetro molto impolverata che la protegge. I colori sono stati dilavati dalla pioggia.
Nella stessa Via Acquaviva è la bella edicola dedicata alla Madonna del Carmelo, posta sulla facciata del n° civico 11 (foto 13bis): è ancora leggibile, anche se la parte inferiore dell'immagine risulta dilavata dalla pioggia e usurata dal tempo.
< Precedente | Continua > |
foto 8: Vicolo della Ratta: edicola della Vergine - Edicola a tabernacolo con intradosso a botte su mensola in marmo. Superiormente una lastra in marmo sagomato recante l’iscrizione “ave maria” all’interno di un cartiglio e lateralmente due lesene in stile revivalista neo-rinascimentale, sono decorate con graziosi motivi floreali in rosso. Una serie di listarelle metalliche in alluminio aggiunte recentemente proteggono il quadretto della Madonna ed un vaso di vetro con fiori finti. Sulla base della lesena è inciso “A. Rispoli donò”.
foto 9: Piazza F.S. Correra: la Santa Vergine - Edicola a tabernacolo sormontata da un elemento curvo terminante a destra in una voluta a due spire, a sinistra in una voluta ad una sola spira. A proteggere il dipinto della Madonna vi è un vetro su telaio metallico grigio incorniciato da una modanatura in stucco.
foto 10: Vicolo Centore: la Vergine col Bambino - Edicola a nicchia con intradosso a catino ospitata all’interno di un archetto a tutto sesto, la cui ghiera è decorata da un fregio a foglioline trilobate , con finta chiave di volta e da due coppie di lesene tuscaniche in stucco e sorretta da mensole. All’interno un affresco con Madonna incoronata e bambinello, parzialmente coperti da rose finte in vaso e da una brutta lampadina, dalla dolcissima espressione. Un infisso con telaio in legno verniciato blu scuro spezza la delicatezza dei colori sobri e delicati di cui è rifinito lo stucco.
foto 11: Via Vico 53: Sant'Antonio Abate - Edicola a tabernacolo di forma quadrata con cornice in marmo bianco. All’interno vi è un’immagine di Sant’Antonio Abate incorniciata da medaglioni con scene della sua vita, ingentilita da due garofani. Il tutto é protetto da una retina e da un vetro.
foto 12: Via De Martino 15: Sant'Anna - Edicola con intradosso a botte incorniciata con una modanatura liscia in stucco, raffigurante S. Anna e la piccola Maria con sullo sfondo la Immacolata Concezione, alla sua destra, e la Madonna del Carmine alla sua sinistra.
foto 13: Via Acquaviva 115: sacro cuore di Gesù - Edicola marmorea in forma di tempietto distilo su mensola. La nicchia ospita una statuina del Sacro cuore di Gesù ed alcuni fiori finti. Una coppia di colonnine prismatiche a base ottagonale in marmo bianco si stagliano su lesene in marmo giallo e sorreggono una trabeazione anch’essa in marmo giallo. Una cimasa decorata a con volute in bassorilievo e stemma su cui sono scolpite le lettere intrecciate SC (sacro cuore), corona l’edicola.
foto 13bis: Via Acquaviva 11: Madonna del Carmelo- Edicola a tabernacolo con intradosso a botte inquadrata da una coppia di lesene tuscaniche sormontati da un architrave liscio, e da una sima con doccioni. Tra l’archetto e l’architrave una coppia di fiori a quattro petali decorano l’edicola. Da notare che è ancora rimasto sulla parte terminale in “gancio” in ferro battuto per collocare la lanterna.
|