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Alla scoperta di Caserta:
Le Edicole Votive di Caserta (parte 2)
testo e foto di Lorenzo Di Donato
schede tecniche di Sara Di Donato
L’inizio di una bella avventura.
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Ai primi di luglio fermo la mia auto in Via delle Ville, nel tratto davanti al Liceo Scientifico salvato dallo scempio edilizio a cavallo degli anni 50 che, tra l’altro, divise in due tronconi la via delle Ville che portava da Via san Carlo al macello, dove oggi è ubicata la Biblioteca Comunale.
Sorte peggiore è stata riservata al troncone che sfocia in Via san Carlo, proprio davanti al mascherone, ora ridotto ad un budello senza aria né sole.
Fermo l’auto accanto al n° civico 26 e, nello scendere da essa per farmi una breve passeggiata, il mio sguardo è attratto dall’edicola che è sulla parete del palazzo, proprio a fianco del portone d’ingresso. In essa è dipinta l’immagine di una Santa che legge ad un bimbo o bimb, quanto è scritto in un libro aperto su cui con l’indice scorre le righe (foto 6). L’edicola appare sciupata e l’immagine è non chiaramente leggibile ma è ancora oggetto di cure giacché sulla mensola ci sono dei fiori, anche se finti.
Sono incuriosito dal soggetto e dalla vicinanza dell’edicola al Liceo Scientifico e sorpreso di non averla mai notata pur avendo insegnato lì accanto per anni.
Penso, da vecchio innamorato della scuola, che i santi rappresentati nell’edicola –penso che siano la Madonna e il piccolo Gesù- potrebbero essere adottati da alunni e docenti del Liceo a loro protettori in quanto la Madonna sembra nelle veci di maestra e il Fanciullo in quella di alunno. E, penso ancora, facendo volare in alto il pensiero, che il Liceo potrebbe anche farsi carico del restauro dell’edicola.
Prendo dal mio borsello la macchina fotografica, da cui quasi mai mi separo, e scatto qualche foto all’edicola.
A casa riguardo le immagini e subito ho seri dubbi sull’interpretazione che ho dato dei Santi dell’edicola.
Ritorno così in Via delle Ville, davanti al n° 26, il giorno successivo e riguardo l’immagine raffigurata nell’edicola, questa volta con molta attenzione. E subito m’accorgo di averla letta male: lì sono raffigurate sant’Anna e la giovanissima Vergine Maria.
Sopraggiunge un signore che, nell’entrare nel portone, mi guarda incuriosito. Io subito gli chiedo: “Sono qui rappresentate sant’Anna e la Vergine Maria o sbaglio?”. Il signore risponde:”Avete ragione. Sono proprio Sant’Anna e la Vergine. Volevo fare eseguire un restauro ma mi hanno detto che costa parecchio e comunque l’intonaco non lo reggerebbe.” . Ci salutiamo dopo averlo incoraggiato a non lasciare deperire ulteriormente l’edicola.
Questo é stato l’inizio del mio interesse per le edicole votive casertane, che ha comportato una impegnativa ricerca per le strade della mia Caserta percorsa… col naso in aria. Mi ha procurato una gioiosa riscoperta, ma a volte proprio una scoperta, dei Casali della vecchia Caserta; mi ha fatto vivere una bella avventura tra persone che mi guardavano con curiosità e a volte con diffidenza; mi ha fatto constatare che le edicole votive, mute testimoni della nostra religiosità popolare, non sono poste solo lungo le strade del centro storico di Caserta e delle sue frazioni ma anche nei nuovi quartieri popolari.
Questa ricerca, oltre alla scoperta di parte delle mie radici, mi ha portato a voler lasciare alle nuove generazioni una testimonianza dello stato esistente delle edicole votive in Caserta e nei suoi Casali e a soddisfare il mio desiderio di contribuire a salvaguardare, tutelare e valorizzare questo prezioso patrimonio della nostra città anche se, tolta qualche eccezione, nulla vi è di rilevante dal punto di vista artistico nelle nostre edicole votive e nella loro semplicità costruttiva e pittorica ben poche possono definirsi opere d’arte.
In particolare spero che i proprietari delle edicole votive sentano l’obbligo di garantire la sicurezza e la conservazione di questi beni culturali di loro appartenenza, al di là che tale obbligo sia stato previsto dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
Per comodità di ricerca e trattazione, ho suddiviso il centro di Caserta in zone adiacenti che ho ritenuto avere particolarità in comune.
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foto 6: Via delle ville: Sant'Anna e la Vergine - Edicola a tabernacolo con intradosso a botte incorniciato da una modanatura liscia in stucco. La soglia è in marmo bianco. il dipinto è stato realizzato a secco, come si denota dalle numerose scrostature del pigmento. L’edicola è adornata inoltre da un vaso con fiori finti nei toni del celeste.
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