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Alla scoperta di Caserta:
Le Edicole Votive di Caserta (parte 21)
testo e foto di Lorenzo Di Donato
schede tecniche di Sara Di Donato
Il Quartiere San Clemente
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Il Quartiere San Clemente
I Casali del Quartiere San Clemente si trovano divisi dall’Appia e dalla Variante Maddaloni-Capua in due zone popolose: l’una, San Clemente e Centurano, sotto e tra le cave di pietrisco ad est delle strade menzionate; l’altra, San Benedetto con Tredici e Falciano, ad ovest di esse.
Il Quartiere San Clemente è oggi un coacervo d’antico e di moderno, dovuto all’azione non sempre controllata dei “palazzinari”, che frequentemente hanno saldato i quartieri tra loro e con Caserta centro e ancora oggi sono alla ricerca di quanti possano acquistare i loro appartamenti e le villette a schiera costruite fuori del centro di Caserta sempre meno appetibili per mancanza di servizi, anche di quelli essenziali.
Il Casale di San Benedetto
San Benedetto oggi è saldata a Caserta da una indistinta massa di condomini sorti lungo Viale Lincoln e Via Ferrarecce, una “volta strada per San Benedetto”, poi “cammino reale” perché i Borboni con essa vollero collegare i mulini di proprietà personale del Re a Via del Vico e, così, al centro di Caserta.
Una volta Via Ferrarecce correva tra le due strade ferrate e attraversava la “campagnella” compresa tra queste, quasi priva di abitazioni; Via Acquaviva era fiancheggiata da poche e sparse abitazioni ed a posto del Viale Lincoln c’era un viottolo di campagna.
Per noi, che abitavamo negli anni 50 dello scorso secolo nei dintorni della chiesa dedicata a Sant’Anna, nelle lunghe giornate d’estate senza scuola trovavamo rifugio in quella “campagnella” per i nostri giuochi di gruppo perché il traffico si limitava ai carretti che andavano a ritirare la merce (farina e pasta) al pastificio -Amato, mi sembra- proprio all’ingresso di San Benedetto, preceduto da quel poco che ancora restava dei mulini reali, che erano stati trasformati in Calzaturificio Militare, come parzialmente si può leggere sulla facciata rivolta su Via Ferrarecce (foto 154 e foto 155) del rudere del vecchio Opificio Militare.
Il passaggio a livello che dà su Via Vico era chiuso da una transenna con ruote in ferro che un addetto, che abitava in un casotto accanto ai binari, faceva scorrere su un piccolo binario dopo aver scampanellato vigorosamente per avvertire del prossimo passaggio del treno. Lungo i binari della ferrovia cresceva un rigoglioso canneto e noi dalle canne ricavavamo corte cerbottane con le quali lanciavamo i proiettili di carta, i ”cuppolilli” , alle ragazze durante la festa di sant’Anna o ci impegnavamo in gare di destrezza.
Sul primo palazzo di San Benedetto, al n°146 di Via Ferrarecce, è visibile l’edicola votiva dedicata proprio a San Benedetto (foto 156), mentre al n°160 c’è una bella edicola, con cornice in stucco ingentilita da testine di angeli, dedicata alla Madonna con il Cristo morto abbandonato tra le sue braccia (foto 157) non ben leggibile per il vetro e la rete a maglie strette che la proteggono da atti di vandalismo.
Queste edicole precedono il piccolo monumento dedicata da ”Il popolo di san Benedetto; 4 ottobre 1997” a Padre Pio da Pietrelcina (foto 158) posto all’ingresso della grande scatola nera del palazzo degli uffici dell’INPS e del Tribunale. Ai piedi della statua del Santo una targa riporta un pensiero del santo frate: “La preghiere è la migliore arma che abbiamo. E’ una chiave che apre il cuore di Dio”.
Si entra ora in Via Arena, nel cuore del vecchio Casale, dove è la chiesa parrocchiale dedicata a san Benedetto sul cui sagrato, a fianco della porta d’ingresso, c’è una piccola statua della Madonna di Lourdes (foto 159) eretta nell’anno 1954 dal parroco Antonio Farina e dalla Famiglia Amato in unità d’intenti col popolo, come si legge nella lapide posta ai piedi della Vergine con l’invocazione “Virgo Maria Immacolata Mundi regina tuere ac protege nos”.
Nella stessa Via Arena, quasi di fronte alla chiesa parrocchiale, vi sono due interessanti edicole votive. L’una, al N°47, molto deteriorata, ha una piccola statua della Madonna con Bambino (foto 160); l’altra, al n° 41, con cornice in stucco che culminano in due angioletti, ha la Madonna del Carmelo e delle Anime del Purgatorio (foto 161) dipinte nella classica visione di salvatori di anime di quanti hanno indossato con costanza lo scapolare durante la loro vita.
Al termine di Via Arena, questa forma trivio con Via Sant’Antonio e Via Maddalena,quest’ultima diretta verso Via Sud Piazza d’Armi e quindi Falciano.
In Via Sant’Antonio si notano due edicole. Quella al n°3, è proprio in cattive condizioni e poco leggibile, tanto che ho dovuto chiedere conferma ad una signora che stava entrando nel portone sulla lettura che ne stavo facendo. L’edicola ha l’immagine dell’Assunta (foto 162) e la signora mi dichiara che essa fu disegnata sessant’anni fa da suo fratello. Atti vandalici compiuti nel tempo hanno rovinato la edicola, che inoltre viene poco o nulla curata da quando il palazzo, sulla cui parete è ricavata, è diventato un condominio. Il rammarico verso la nuova situazione proprietaria e il ricordo di tempi più felici trasparivano chiaramente dal volto della signora. L’edicola votiva posta sulla parete del n° 29 appare dedicata alla Madonna di Lourdes (foto 163) ma ospita anche le statuine dell’Immacolata, di sant’Anna e del santo padre Pio.
La prima edicola che si incontra in Via Maddalena è sulla balconata di un appartamento al primo piano del condominio al n° 16: la piccola edicola contiene la statuina di sant’Anna (foto 164) ed altri santi. Poco più oltre, all’angolo con il Vicolo De Simone, c’è la bella edicola dedicata alla Madonna di Lourdes di cui custodisce una immagine fotografica (foto 165) in una cornice di stucco con angelo, stelle, leoni e colonnine.
Il corto Vicolo Pinto, poco più avanti, sorprende per la varietà delle edicole: bella quella dedicata a Sant’Antonio di Padova (foto 166) al n°7, a cui seguono, al n° 9 ed al n° 16, due edicole votive dedicate a sant’Anna (foto 167 e foto 168 rispettivamente), la prima appare elegante, mentre la seconda non ha una statuina della Santa proporzionata alla dimensione dell’edicola.
Infine nel cortile-giardino dell’abitazione di Via Lauria, 14 fa bella mostra di se un’edicola votiva a forma di piccola cappella con la statua della Madonna di Lourdes (foto 169).
Ma già si vede il passaggio a livello attraversato il quale entreremo in Via Politano, e quindi in Falciano, dove incontreremo soldati, vescovi e pezzenti.
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Foto 154: San Benedetto,Via Ferrarecce. Opificio Militare
Foto 155: San Benedetto, Via Ferrarecce. Opificio Militare (particolare)
Foto 156: San Benedetto, Via Ferrarecce. Edicola a capanna con infisso metallico dedicata a san Benedetto.
Foto 157: San Benedetto, Via Ferrarecce. Madonna con Cristo morto. Edicola a tabernacolo con intradosso a botte incorniciata da una modanatura liscia in stucco e sormontata da una cornice curva e tre putti. All’interno la Madonna ed il Cristo morto.
Foto 158: San Benedetto, Via Ferrarecce. Monumento a san Pio da Pietrelcina
Foto 159: San Benedetto,Via Arena. Colonna votiva troncopiramidale sormontata dalla Madonna di Lourdes, presso la Chiesa parrocchiale.
Foto 160: San Benedetto, Via Arena. Madonna col Bambino. Edicola a botte su mensola incorniciata modanature lisce.
Foto 161: San Benedetto,Via Arena. Madonna del Carmine. Edicola a tabernacolo con intradosso a botte ellittica su mensola ed incorniciata da una modanatura liscia in pietra. Dei tre putti in stucco che sormontavano l’edicola ne sono rimasti due in pessimo stato.
Foto 162: San Benedetto, Via sant’Antonio. L’Assunta. Edicola a tabernacolo con modanature lisce in stucco.
Foto 163: San Benedetto, Via sant’Antonio. Statuina dell’Immacolata ed altri santi. Edicola con intradosso a catino incorniciata da un infisso in legno.
Foto 164: San Benedetto, Via Maddalena. Sant’Anna ed altri santi. Nicchia con intradosso a botte a sesto ribassato rivestito con ceramiche colorate di diversa foggia ed incorniciata da listelli in marmo.
Foto 165: San Benedetto, Via Maddalena. Edicola su mensole con la Madonna di Lourdes sormontata da due stelle ed una testa d’angelo, inquadrata da un archetto sorretto da una coppia di semicolonne composite a fusto ridotto sormontate da teste di leonessa e coronata da una cornice a capanna.
Foto 166: San Benedetto, Vicolo Pinto. Sant’Antonio.
Foto 167: San Benedetto, Vicolo Pinto. Sant’Anna e la piccola Maria. Edicola con intradosso a catino con conchiglia e colonnine tortili.
Foto 168: San Benedetti, Vicolo Pinto. Sant’Anna. Edicola con intradosso a botte su mensola incorniciata da modanature lisce.
Foto 169: San Benedetto. Via Lauria. Madonna di Lourdes, all’interno di una nicchia di un’edicola a capanna.
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