Teatro Ricciardi: stagione 2011/12
Capua (ce) – dal 22 ottobre 2011 al 5 aprile 2012
Comunicato stampa
E' iniziata la campagna abbonamenti per la nuova stagione teatrale del
Ricciardi.
Programma:
22 Ottobre: Pippo Franco in “Paragoni Azzardarti, Leggere l’arte per
leggere la vita “ con Pino Cormani
Scritto da Pippo Franco
10 Novembre, Sal Da Vinci in "Napoli Chi resta e chi parte” con la
partecipazione di Gigio Morra (nostro
articolo)
Orchestra dal vivo.
"Napoli Chi resta e chi parte" è stato uno spettacolo di Giuseppe Patroni Griffi
basato su due atti unici di Raffaele Viviani “Caffè di notte e giorno” e “Scalo
Marittimo”.
Il primo atto, “Scalo marittimo”, conosciuto anche come "Nterr’ ‘a ‘Mmaculatella”,
scritto nel 1918, descrive la triste condizione di chi, costretto dalla miseria,
vede nell’emigrazione l’unica possibilità di sopravvivenza. Una folla variegata
che, appena finita la prima guerra mondiale, si accalca sulla banchina davanti
al transatlantico «Washington» in partenza per l'Argentina, mentre la
commistione fra cinici faccendieri, in testa il ributtante domestico della
locanda, la spoglia sino all'ultimo spicciolo prima che salga a bordo.
“Caffè di notte e giorno” è invece un tipico squarcio sulla realtà dei quartieri
di Napoli: nel misero contesto di un caffè sempre aperto si incontrano
personaggi di ogni genere, degradati dalla fame e dall’ignoranza; la prostituta
che rifiuta un bravo giovane per lasciarsi sfruttare e picchiare dal magnaccia,
la fidanzata che viene a cercare il fidanzato perduto per amore di quella donna,
la famiglia senza casa che porta i bambini a dormire nel bar, e l’epilogo
drammatico in cui il delinquente, per salvarsi, nasconde il coltello nella tasca
dell’ignaro perché la polizia lo trovi su di lui.
25 Novembre, Isa Danieli e Veronica Pivetti in “Sorelle D’Italia”
Avanspettacolo fondamentalista
regia di Cristina Pezzoli
2011 – 2061 che cosa succederà, a noi fratelli e sorelle d’Italia, in questi
misteriosi cinquant’anni? Come ci arriveremo, al secondo Centenario dell’Unità
d’Italia? O meglio: ci arriveremo, noi Nord e noi Sud, a compiere insieme
duecento anni italiani?
Isa Danieli e Veronica Pivetti, accompagnate dal vivo dal maestro Alessandro
Nidi, nella migliore tradizione fantaprofetica dell’avanspettacolo, danno vita
alla fantastoria d’Italia dal 2011 al 2061, con un'ipotesi futuribile e
tragicomica sull'Italia di domani.
In un match travolgente e senza esclusione di colpi - anche bassi - Veronica la
Milanese e Isa la Napoletana boxeranno con canzoni, musica, balli e brani tratti
da Bertolazzi e Viviani, Eduardo e Testori, con omaggi a Gino Bramieri e Nino
Taranto, Totò e Fanfulla. E con le atmosfere delle canzoni dei Gufi, di Enzo
Jannacci, con il vastissimo repertorio della canzone napoletana, attraversando,
rovesciando e mescolando così stereotipi e luoghi comuni, pregiudizi e verità
sull'inconciliabile diversità delle reciproche appartenenze, fino ad arrivare a
inaspettate sorprendenti contaminazioni musicali ed emotive.
Dalle canzoni classiche più note (Nostalgia de Milan, 'O sole mio, O mia bèla
Madunina, Santa Lucia luntana) al raffinato graffiante cabaret dei Gufi e di
Cochi e Renato (U' Ferribotte, Nebbia in Val Padana) da Modugno alla macchietta,
fino ad arrivare a una versione milanese della notissima Napul’ è di Pino
Daniele, le due contendenti, durante i tre round dello spettacolo (Secessione -
2061 - Retromarcia) si misureranno anche nel secondo episodio della storia, con
un'operina buffa in cui Isa la Tirolese e Veronica l'Ottomana spiegheranno, con
recitativi e romanze inedite, che cosa è accaduto domani nel nostro
imprevedibile Belpaese....
10 Dicembre, Edoardo Tartaglia e Veronica Mazza “Sveglia e vinci” “ La
Paura che ti fai” due atti unici Regia: Gaetano Liguori
E’ uno spettacolo, del quale lo stesso Tartaglia è autore e regista ed
interprete principale assieme alla talentuosa Veronica Mazza. Lo spettacolo di
circa un’ora e quaranta si compone di due atti unici, “ La paura che ti fai” e
“Sveglia e Vinci!”, che coniugano momenti di estremo divertimento ad attimi di
autentica commozione nel solco della più nobile tradizione drammaturgica
napoletana. In “Sveglia e Vinci”, una esilarante giostra colorata di personaggi
“improbabili”, ruota attorno ad una “orwelliana” lotteria in cui si vince “…solo
se il malato esce dal coma proprio in quei dieci minuti del collegamento in
diretta via satellite per tutta l’Europa…”. Commozione e speranza, ma anche
cupidigia e meschinità, affollano il capezzale di un’ inconsapevole vittima
predestinata, che non vuole, però, arrendersi ad un ruolo di “non protagonista”.
Ne “La paura che ti fai”, un professore ed un bidello intrappolati nello
scantinato di una scuola forse in seguito all’eruzione del Vesuvio. Di
personalità e temperamento diversissimi, attraverso divertimenti e
divertentissime incomprensioni, piccole ripicche, accenni di litigi poi sempre
sopiti, giungeranno a cercare e a trovare quelle affinità, quelle parentele
morali che neanche sospettavano di avere e che consentiranno loro di affrontare
“insieme”, ciò che è… di là da venire. Non si richiede nessuna impegnata lettura
“in contro luce”, per cogliere nel finale un semplice messaggio, se non di
fratellanza, certo di solidarietà. Che poi tale messaggio venga da un
fantomatico paese tra il mare ed il Vesuvio è di sicuro un segnale molto forte.
Ma è un segno al quale, evidentemente, non si è saputo e non si è voluto
rinunciare.
17 Dicembre, Nando Paone in "Se ci Amiamo non ci estinguiamo"
(nostro
articolo)
Regia Nando Paone
Franco e Milena, due anziani coniugi, vivono ormai stancamente la loro vita, tra
medicine, televisione e soprattutto solitudine.
Una voce narrante sullo stile dei vecchi film anni ’50, che commenta i passaggi
salienti delle emozioni dei protagonisti, talvolta interagendo con gli stessi,
ci introduce in una sera come tutte le altre: solita cena, soliti programmi
televisivi, soliti discorsi inutili, quando Franco ha un virgulto di vitalità e
decide di rompere gli schemi, stanco di vivere come un vecchio. Provocatorio per
smuovere le coscienze, vomiterà addosso ai figli tutto il proprio disagio di
padre, arrivando ad accusarli di non essere mai stati buoni figli, sovvertendo
la consuetudine che vuole il contrario.
Una nuova commedia di Cetty Sommella, già autrice, interprete e attrice in
coppia con Paone di due fortunate commedie: “I dolori del corpo” e “Un uomo a
pezzi”, che con la sua penna graffiante riesce ancora una volta a coniugare
divertimento e riflessione su temi di cruda attualità.
7 Gennaio, Gigi Savoia e Giovanna Rei con la partecipazione di Antonio
Casagrande in “Ditegli sempre di si” (nostro
articolo)
Commedia in due atti di Eduardo de Filippo. Regia di Maurizio Panici
Michele, appena uscito dal manicomio, torna a casa dove lo attende la sorella
Teresa, che è la sola a conoscere i suoi trascorsi di pazzia. Michele sembra
guarito, ma prende alla lettera tutto ciò che gli viene detto e, credendo che la
sorella voglia sposare Don Giovanni, suo padrone di casa, ne parla alla figlia
Evelina. Al pranzo di compleanno dell'amico Vincenzo Gallucci, un altro equivoco
viene generato da Michele che invia un telegramma al fratello di Vincenzo per
annunciare la morte dell'amico. Nel finale, la pazzia di Michele torna a farsi
più evidente: diffonde la falsa voce che il giovane Luigi, il corteggiatore
della figlia di don Giovanni, è pazzo, e quindi cerca di tagliare la testa al
povero giovane, per guarirlo; Michele viene fortunatamente fermato in extremis
dalla sopravvenuta sorella e riportato in manicomio.
21 Gennaio, Giacomo Rizzo in “La vera storia di Giulietta e
Romeo“. Orchestra dal vivo diretta dal maestro Tony Sorrentino regia di Giacomo
Rizzo (nostro
articolo)
3 Febbraio, Sebastiano Lo Monaco in “Il berretto a sonagli”, Opera di
Luigi Pirandello.
Regia Mauro Bolognini
Una commedia NATA e non SCRITTA, così Pirandello ha definito il suo ‘Berretto a
Sonagli’. Su questo pensiero ho costruito la mia regia: viva e non scritta.
Tutti gli attori in questo spettacolo hanno cercato di essere personaggi vivi e
veri, più di noi che respiriamo, alternando pianto e riso durante tutto lo
svolgimento del dramma. Mi preme però dire la ragione per la quale mi sono
appassionato a questo progetto. Il personaggio di Ciampa, apparentemente
grottesco è in realtà straziante, ma sopratutto è il più moderno degli eroi
Pirandelliani. Il "Berretto" e' la storia di un uomo giovane, poco più di
quarant'anni, che tradito dalla moglie accetta la condanna e la pena di spartire
l'amore della propria donna con un altro uomo pur di non perderla. Per
tradizione questo personaggio e' stato affrontato da attori alla fine della
propria carriera, ad ogni modo avanti con gli anni. Questo travisava la forza
drammatica di Ciampa, così eroico e pieno di umanità, una umanità silenziosa e
astuta gli da' la forza di difendere la sua infelicità coniugale, contro la
società ridicola di quel tempo. Un personaggio insomma apparentemente piccolo ma
infinitamente grande.
14 Febbraio, Massimo D’Apporto e Benedicta Boccoli in “La verita'
(fa male...si sa)”
Una piéce di Florian Zeller. Traduzione di Giulia Serafini. Adattamento e Regia
Maurizio Nichetti
Michel e Alice hanno appena fatto l’amore. Michel ha fretta di rientrare a casa,
da sua moglie Laurence, mentre Alice è assalita da continui sensi di colpa
perché Paul, suo marito, è anche il miglior amico di Michel. Laurence non ci
mette molto a capire che quelle continue riunioni serali in ufficio sono solo
una miserabile scusa, ma sopporta in silenzio, timorosa di suscitare conseguenze
gravi al proprio rapporto di coppia. Alice non resiste alla tentazione di
raccontare tutto al suo amato Paul, che a sua volta non si scandalizza più di
tanto. Secondo lui tutti hanno diritto alle proprie zone di libertà. Anche lui
non è immune da qualche distrazione. Così Michel si troverà a doversi
giustificare col suo migliore amico di un’azione davvero indegna ma mai così
bassa come quello che Paul gli confesserà col sorriso sulle labbra…
A questo punto le molteplici verità della storia si complicano. Si viene
condotti per mano, allegramente, tra tradimenti veri e tradimenti raccontati. La
natura dei singoli personaggi oscilla continuamente dal ruolo di vittima a
quello di colpevole e, alla fine, rimarrà il piacere di capire dalle ultime
battute di Laurence la Verità del titolo… Ma sarà un bene conoscerla davvero?
Perché come è noto la Verità può anche far male…
Florian Zeller gioca con il classico tema del tradimento coniugale portandolo
alle estreme conseguenze in un continuo scambio di ruoli tra i quattro
personaggi della pièce, un gioco di specchi che è il vero divertimento della
commedia, specchi che rimbalzano verità sorprendenti.
5 Aprile, Carlo Buccirosso in “Il Miracolo di Don Ciccillo” con Valentina
Stella scritto e diretto da Carlo Buccirosso (nostro
articolo)
Alberto Pisapìa, ristoratore di professione, gestisce un ristorante di periferia
ormai sull’orlo del fallimento! ...Sposato con Valeria Vitiello, giovane donna
sanguigna dal carattere combattivo ed esuberante, è padre di due figli maschi,
Vincenzo e Matteo, l’uno disoccupato ,scapestrato e superficiale, l’altro
laureato, riflessivo e pacato. Alberto vive ormai, da quasi quattro anni, una
situazione di grande disagio psichico che negli ultimi tempi ha assunto la
conformazione di un vero e proprio esaurimento nervoso! Difatti, un pò a causa
della crisi economica del paese e della propria attività di ristorazione di
riflesso, ed anche a seguito di una serie di investimenti avventati
consigliatigli dal fratello Ernesto, suo avvocato e socio in affari, Alberto si
è ritrovato a dover combattere una personale disperata battaglia contro gli
attacchi spietati dell’Equitalia che, con inesorabile precisione, lo colpisce
quasi quotidianamente, nella quiete della propria abitazione ormai ipotecata da
tempo, con cartelle esattoriali di tutti i tipi, di tutti generi, di svariate
forme e consistenza!
Il medico che lo ha in cura, il dottor Pasquale Cinquegrana, e la giovane
infermiera Angela che lo assiste giorno e notte per seguire l’evolversi del suo
stress mentale,coadiuvata dall’affettuosa presenza di Titina, la fedele
governante della famiglia Pisapìa, seguono una terapia di disintossicazione,
tesa a recuperare la lucidità del paziente, attraverso la rappresentazione di
una realtà diversa da quella ben più ingarbugliata, che logora ormai da tempo la
serenità e la pazienza di Alberto Pisapìa, nonché della sua intera famiglia!
Ma un altro grosso problema contribuirà a complicare definitivamente la sua
guarigione, un ostacolo insormontabile, un male inesorabile che neppure la
terapia più all’avanguardia sarebbe stata in grado di prevenire e fronteggiare,
un cancro dal quale un solo “vero miracolo” avrebbe potuto salvare la vita di
Alberto Pisapìa, liberando per sempre la sua anima, posseduta da lucidi e
perversi pensieri di morte... la minaccia mortifera e pestilenziale di sua
suocera Clementina!
PREZZI :
Abbonamento a 10 spettacoli platea e prima galleria 230 euro
Abbonamento a 10 spettacoli seconda galleria 160 euro
Abbonamento a 5 spettacoli platea a prima galleria 130 euro
Abbonamento a 5 spettacoli seconda galleria 100 euro
Prezzo Singolo biglietto platea e prima galleria 30 euro
Prezzo Singolo biglietto seconda galleria 23 euro
Per informazioni e abbonamenti: Teatro in via Porta Napoli, 14, Capua tutti i
giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20 o chiamare il numero 0823968203
mail
teatroricciardicapua@gmail.com