Giacomo Rizzo e Carla Schiavone

da sx: Antonio Romano, Simona Esposito, Giacomo Rizzo e Carla Schiavone

Giacomo Rizzo è "la guardaporte"

  

Teatro Ricciardi: "La vera storia di Giulietta e Romeo" di Giacomo Rizzo

Capua (CE) – 21 gennaio 2012

Articolo e foto di Pia Di Donato

Due ore di ilarità assicurata con lo spettacolo "La vera storia di Giulietta e Romeo", per la regia di Giacomo Rizzo al Teatro Ricciardi di Capua.
La rappresentazione è divisa in due tempi: nel primo si racconta la rivalità fra due coppie di attori, l'una di varietà (interpretati da Rizzo e da Carla Schiavone)  l'altra di teatro classico (Simona Esposito e Antonio Romano), mentre il secondo tempo è dedicato alla proposizione sintetica della rivisitazione napoletana della commedia di Shakespeare, scritta e diretta dall'attore napoletano.
La contrapposizione, proposta nel primo tempo, fra il teatro leggero e quello impegnato, con equivoci e gag verbali, prende le parti del primo ricordando anche quanti attori italiani famosi siano passati per la gavetta dell'avanspettacolo. E infatti i due attori "impegnati" alla fine ammetteranno il loro desiderio "varietà" e si esibiranno in macchiette e canzoni satiriche napoletane.
Nel secondo tempo, la vicenda dei due amanti viene stravolta totalmente: le famiglie abitano in un vico di Napoli con panni stesi e immondizia maleolente sotto i balconi, Romeo è anziano, Giulietta parecchio nervosa, e... molti dei dialoghi finiscono in parodie di motivetti famosi accompagnati egregiamente dalla piccola orchestra di tre elementi diretta dal maestro Tony Sorrentino. 
Su tutti domina la verve di Rizzo, che passa dal ruolo di attore leggero, al famoso sketch della "guardaporte" ad un Romeo acciaccato e per nulla desideroso di arrampicarsi al balcone dell'amata e che, ovviamente, detesta la suocera
Ottima presenza scenica e buone doti canore anche per la Schiavone, Esposito e Romano. In particolare la Romano passa, nel secondo tempo, dal ruolo della domestica padovana tonta, lagnosa e maldestra a quello della madre rompiscatole di Giulietta... divertendosi così tanto che, a scena aperta, le scappa da ridere
La lunga esperienza di Giacomo Rizzo si vede anche alla fine dello spettacolo quando, nel ringraziare, ci intrattiene ancora con piccole gag e il ricordo delle sue presenze nel teatro capuano, mostrando quindi una notevole attenzione per il "suo" pubblico che ricambia questo interesse riempiendo, come ieri sera, il teatro.

Consulta: Teatro Ricciardi: stagione 2011/12

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