Teatro “Caserta, Città di Pace”: rassegna "Eventi Teatrali 2009/2010"
Puccianiello (CE), dal 31 Ottobre 2009 al 13 Marzo 2010
Comunicato stampa
Ancor più ricca di eventi la rassegna "Eventi Teatrali", diretta da Anna
D’Ambra, che parte il 31 Ottobre al "Teatro “Caserta, Città di Pace” di
Puccianiello (via SS. Nome di Maria). La rassegna si avvale della direzione
organizzativa della Commissione Cultura Comunità “Caserta Città di Pace”,
dell'Associazione Culturale e Teatrale “Gli Esclusi” con la direzione
amministrativa: Michela Cerrato
Calendario eventi
31 ottobre 2009, ore 21,00, Gennaro Piccirillo, Gigi Savoia e
Alessandra Borgia in "L'Avaro" di Moliére
Note di regia
La prosa oggigiorno risulta essere una parola a molti sconosciuta. Mi
domando allora perché in questo stato di cose, l'attore di teatro si ostina
a frequentarla. Credo per un motivo molto semplice: viene utilizzata per
scoprire l'intero mondo sotteso al testo, nascosto dal testo, e questa
scoperta im-plica il dover dire per forza quella determinata parola e non
un'altra, perché precisa emanazione di un ragionamento, esatta propaggine di
un sentimento, di una emozione. C'è, nella prosa, un enorme sottotesto che
va, con grande lavoro certosino, riportato a galla. L'attore, e qui è il
gioco - play, jouer, spile, materializza col suo corpo qualcosa che in
potenza può diventare vita: cerca di rag-giungere la verità del personaggio,
e quindi svolge ricerche di natura antropologica, partendo da se stesso e
dalla osservazione del mondo circostante, e il suo stesso corpo diventa
oggetto di studio.
Potrebbe risultare un azzardo proporre Moliére oggi? Non credo. Pur essendo
passati quasi quattro secoli, lo si è scelto in quanto rappresenta il primo
autore dell'era moderna a utilizzare la commedia come struttura
drammaturgica. Prima di lui, come sappiamo, agivano ancora i Comici della
Com-media dell'Arte, i quali non avevano copioni, bensì canovacci sui quali
poi improvvisavano.
L'Avaro, che fu tratto liberamente dal più becero avaraccio plautino de L'Aulularia,
ha già qualcosa in più di molto moderno, direi contemporaneo: non si limita
infatti al semplice accumulo e alla non utilizzazione del denaro, ma al
contrario lo utilizza per incrementarne altro e altro ancora. Egli pratica
l'usura.
La messa in scena sarà essenziale, ci preme soprattutto mettere in evidenza
la psicologia dei personaggi. Abbiamo lavorato molto sulle dinamiche dei
rapporti umani: padre-figli, innamorato-innamorata, padrone-servo, ecc.
Attori: Marco Matarazzo; Ilaria Scarano; Salvatore Felaco; Peppe Cantore;
AI/onso Capuano; Ma-rianna Robustelli; Antonio Marino, Brindavoine; Angela
Salemi;
Musiche - Patrizio Marrone; Elementi scenografici - Gennaro Frezza; Costumi
- Eleonora Di Maio e Francesca Apostolico; Disegno luci - Vincenzo Piccolo;
aiuto regia - Eleonora Di Maio; regia - Gennaro Piccirillo.
28 novembre 2009, ore 21,00, Luca Rossi in "Mamma Tammorra",
Evocazioni Mediterranee (nostro
articolo)
La Tammorra come icona del ventre materno. Da millenni accompagna la voce
del popolo campa-no, protagonista e sostegno dei rituali collettivi legati
alla festa ed alla devozione. Un tamburo a cornice diffuso in moltissime
culture del Mediterraneo. Attraverso il concetto della Madre come o-rigine
ed il tamburo come mezzo di comunicazione tra i popoli, Mamma Tammorra vuole
rappre-sentare un viaggio ideale nella cultura popolare mediterranea
mediante l'interpretazione in chiave coreutico-musicale dell'originale
repertorio tradizionale.
Luca Rossi
Scrittore e poeta, è autore per il teatro e percussionista specializzato nei
tamburi a cornice dell'area del Mediterraneo.
Ha seguito studi accademici in etnomusicologia al DAMS di Bologna e
collabora con numerosi ar-tisti italiani e stranieri (tra questi, Marcello
Colasurdo, Abdelli, Miguel Gil, Benham Samani, Kel-vin Sholar) e con
produzioni e compagnie di teatro-danza. Insegna tecniche e stili dei tamburi
a cornice per l'associazione Danzemeticce e presso il centro culturale
Zonarelli di Bologna e l'Acca-demia dell'Arte di Arezzo. È endorser per il
marchio "Musiqua framedrums". Ha partecipato a di-versi festival nazionali e
internazionali. Fondatore del gruppo Cathartica, ha vinto la prima edizione
del Festival di musica etnica "Terre in Moto", incidendo il suo primo disco,
Purkiakos.
Con: Luca Rossi: voce e percussioni, Ashai Lombardo Arop: danza, Enzo
Faraldo: Contrabbasso, Andrea Russo: fisarmonica, Loredana Carannante: voce,
Tommy Ruggero: batteria, Carmine Scialla: plettri, Alessandro De Carolis:
flauti
19 dicembre 2009, ore 21,00, Residui Teatro in "Laura C", liberamente
tratto da "Aspettando Godot" di S. Beckett. Testo di Francesco Beltrani e
Pasquale Marino. Regia di Gregorio Amicuzi. Con Pasquale Marino, Gregorio
Amicuzi, Ignazio Abbatepaolo
Il percorso di lavoro nasce da un'esigenza principale: restituire un fatto
di cronaca utilizzando una commistione di linguaggi teatrali contemporanei.
La messa in scena utilizza tecniche di teatro fisi-co, in cui il corpo
dell'attore è scomposto e la creazione avviene seguendo una partitura di
azioni fisiche. A questo si aggiunge la narrazione, accenni di tecniche
circensi e acrobatiche, sketch di cabaret, così come le feste, i balli
tradizionali irrompono in un clima immobile per restituire quelle relazioni
umane che la 'ndrangheta reinventa, ricostruisce ed immobilizza in una
struttura che si mantiene ben salda e si presenta come sostituto di uno
stato invisibile. L'ironia, il tono farsesco e qualche accenno di cinismo
sono la chiave di rappresentazione di uno spettacolo che descrive una
situazione tragica.
Laura C è una normalissima nave mercantile che durante la seconda guerra
mondiale scompare per sempre nei fondali marini portando con sé alimenti,
vestiario, armi e un quantitativo di tritolo in-commensurabile destinato
alle truppe nazi-fasciste che aspettavano i rifornimenti in Africa
setten-trionale. L'emergenza guerra ed una cattiva amministrazione degli
affari della marina militare hanno occultato per sempre la scomparsa della
nave e, soprattutto, ciò che essa trasportava. Non a caso nella piece, la
Magistratura prenderà il posto del Bambino dell'Aspettando Godot per
sottolineare la sua innocenza di fronte ad un sistema che permette complici,
ma non intromissioni. Proprio la Ma-gistratura ha lasciato trapelare la
notizia che tutto il tritolo trasportato dalla nostra Laura C sia stato
utilizzato per atroci e noti delitti: il duplice omicidio
Falcone-Borsellino, l'attentato a Roma in via Fauro (ecc.). La verità, in
fondo, è un relitto celato negli abissi.
Musiche di A. D'Ntoni; Allestimento e disegno luci di Ignazio Abbatepaolo;
Tecnico audio: Viviana Bovino; Costumista: Margherita Pansini; Sarta:
Annamaria Ciliberti. Foto di scena: Giovanna D'Ascenzi, Vincenzo Tersigni
(15 giugno '09 Madrid.Primo premio "Ciudad Lineal Escena: I Certamen de
Teatro Independiente" eV Festival Teatro Carabanchel: terzo premio e
menzione come miglior versione teatrale e sele-zione musicale, 14 settembre
'08, Madrid)
23 gennaio 2010, ore 21,00, "Crimini e Malanimi", Canzoni e altro dal
cabaret degli anni '60, '70, '80, '90, '100.
Chi è fuori è fuori, chi è dentro (forse) è dentro.
Quasi sempre avere la pretesa di scrivere qualcosa di immortale - o
perlomeno sensato- è il sistema migliore per affossare quel po' di buono che
vi si può involontariamente celare.
Viceversa, a dire esclusivamente ciò che si reputa immaginifico e sentito
come parte del momento (ad esempio vituperare i portatori di assorbenti
sottoascellari), ci sono buone possibilità di essere ci-tati nei sussidiari
per i quaranta anni a seguire, e questo è il caso del cabaret. Più di
quarant'anni fa, nulla di quel che ne uscì era progettato per reggere
l'ingiuria del tempo e l'oblio delle epoche suc-cessive agli anni '60, ma
prendere alcune canzoni e accostarle a pezzi di vecchi e nuovi autori dei
decenni successivi non ha fatto altro che esaltarne le caratteristiche di
durevolezza.
Con: Fabrizio Bonora (voce, chitarra, organetto, stupidaggini e altro),
Nicola Morali (pianoforte e serafica rassegnazione)
Fabrizio Bonora da oltre trent’anni si ostina a tediare o (a volte)
divertire il prossimo ed è seria-mente intenzionato a farlo ancora, malgrado
l’età ormai matura. Ha al suo attivo successi planetari e bufale cosmiche,
ed è stato talmente dappertutto ed ha lavorato con tanta gente più o meno
famosa che ormai si è stufato di raccontarlo in giro, tanto non gliene frega
niente a nessuno.
Nicola Morali è tutta un'altra cosa. Intanto sa suonare il pianoforte con
grande destrezza e origina-lità (che F. B. ha cercato di limitare in tutti i
modi); ha composto musica per teatro, danza e video, e con queste musiche
sforna CD come se piovessero. Inoltre è un bravo arrangiatore, e non si
rifiuta di suonare quasi nulla.
20 febbraio 2010, ore 21,00, TeatrO dell'Orsa / Compagnia Bella in
"Il Vangelo visto da un cieco". Progetto vincitore “I teatri del Sacro”
Federgat,
drammaturgia e testo Giampiero Pizzol; con Laura Aguzzoni, Bernardino
Bonzani, Monica Morini, Gaetano Nenna musiche Gaetano Nen-na collaborazione
scenografica e opere tessili Antonella De Nisco collaborazione tecnica e
sceno-grafica FrancoTanzi; regia TeatrO dell'Orsa / Compagnia Bella (nostro
articolo)
Durante la Pasqua a Gerusalemme alcuni personaggi si incontrano
nell'anticamera del Sinedrio, in attesa di testimoniare al processo di Gesù.
L'esaltazione scanzonata e fiduciosa del cieco Bartimeo contrasta con la
drammatica figura della Samaritana. Tra i due irrompe la moglie di Zaccheo,
giunta da Gerico in cerca del marito, corso a testimoniare in favore del
Messia. Il Vangelo viene raccontato con lo sguardo ingenuo di un'umanità
stupita, toccata dal miracolo e forse non ancora consapevole, eppure
coinvolta con tutte le forze vitali del proprio essere. Una stanza sospesa
nel tempo custodita da un misterioso musicista, una rete gettata nel mare
della vita in cui guizzano anime attirate dallo splendore della verità. Un
luogo di racconti epici e comici, poetici e buffi che attingono al pozzo
della saggezza tradizionale e della commedia popolare. Un intreccio di
paesaggi e identità diverse, la luce del miracolo e l'acqua della vita,
universi maschili e femminili a confronto fra loro e soprat-tutto a
confronto con il Cristo.
TeatrO dell'Orsa
L'associazione TeatrO dell'Orsa è fondata dagli attori, autori e registi
Monica Morini e Bernardino Bonzani. I loro spettacoli nascono da una ricerca
sui linguaggi teatrali e sui materiali storici. Nel 2003, nell'ambito di
Premio Scenario, ricevono il Premio Ustica per il Teatro di impegno civile e
sociale per lo spettacolo Cuori di Terra. Nel 2007 la compagnia riceve il
Premio 8 marzo Pro-vincia di Parma, e con il contributo realizza il progetto
sul tema della violenza alle donne Nudi di fronte al male.
Compagnia Bella
L'Associazione Compagnia Bella nasce come spazio per la ricerca teatrale di
alcuni attori e autori, impegnati già fin dagli anni '70 nel campo del
teatro e reduci da esperienze con numerosi attori, au-tori e registi tra cui
Giovanni Testori, Eugenio Barba, Krizystof Zanussi, Tadesz Bradecki , ecc.
La Compagnia partecipa a Zelig Off e ad altri programmi TV con personaggi
nati nell'ambito teatrale e poi resi famosi dal piccolo schermo.
13 marzo 2010, ore 21,00, Ass. "G. F. Haendel" presenta "Cavalleria
Rusticana" di Pietro Mascagni. Melodramma in un atto di Targioni - Tozzetti
- Menasci tratto dalle "Scene popolari" di G. Verga (nostro
articolo)
Amicizia e professionalità s'incontrano in questa scommessa artistica:
realizzazione di un'opera liri-ca per intiera su un territorio, quello
casertano, poco avvezzo all'incontro con il melodramma. Un tentativo fatto
con umiltà e pochissimi mezzi per offrire la possibilità allo spettatore di
un approccio al vero teatro lirico.
La scena si svolge in un paese siciliano durante il giorno di Pasqua. Ancora
a sipario calato, si sente Turiddu, il tenore, cantare una serenata a Lola,
sua promessa sposa che durante il servizio militare di Turiddu ha però
sposato Alfio. La scena si riempie di paesani e paesane in festa, giunge
anche Santa, detta Santuzza, attuale fidanzata di Turiddu, che non si sente
di entrare in chiesa sentendosi in grave peccato. Entra allora in casa di
mamma Lucia, madre di Turiddu, chiedendole notizie del figlio ... (seguirà
libretto di sala).
Soprano Maria Ranieri: Santuzza
Mezzosoprano Cira di Gennaro: Lola
Contralto Sara Masella: Lucia
Tenore Enzo Errico: Turiddu
Baritono Maurizio Esposito: Alfio
Coro "G. F. Haendel"
Violino solista: Ascanio Trivisano
Violoncello solista: Sergio Savinelli
Pianista: Savino D'Alterio
Consulenza drammaturgica: Anna D'Ambra
Direzione musicale: Savino D'Alterio
Per informazioni, prenotazioni e prevendita:dal lunedì al sabato, dalle 17 alle 19:30, presso la sede della Commissione Cultura, via SS. Nome di Maria, Puccianiello. Tel: 338 1002496, 349 4208371
Biglietto: intero
12€, ridotto 8€, abbonamento 50€