Questo articolo è in quattro parti:
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Sant’Anna è
ancora sfollata
Stamattina, 25 luglio, vigilia della festività di sant’Anna, sono
andato a salutare ‘a vicchiarella nosta, la mia nonna,
per me che non conobbi nonne.
Con somma meraviglia vedo già da lontano che le porte del Tempio
sono chiuse! M’avvicino ad una di esse con la speranza di leggere
qualche avviso dell’insolito ed inaspettato fatto e, non trovando
nulla, quasi sono smarrito quando una voce esclama: “Ragiunié,
iate a san Vitaliano. ‘A truvate llà”.
Il mio vecchio amico don Gabriele Di Lella, per il quale il
titolo di ragioniere è la massima espressione di deferenza, sembra
ancora una volta spuntare dal nulla. E’ seduto all’ombra di un
albero, fedele guardiano del Tempio al di là del tempo e dello
spazio, sempre più magro, sempre più curvo, sempre con gli occhi
vivi, da furetto, anche se oggi sono velati per il dolore di vedere
la sua sant’Anna ancora una volta sfollata.
Come lo capisco! Sta
lì, su quella panca sotto l’albero, per guidare i passi di quanti
non sanno che sant’Anna è … in san Vitaliano. “Ragiunié,
manco ‘e bombe ‘a sfollarene! V’arricurdate? Meno male che io
le faccio ‘a festa comm’a na vota. Se volete onorarmi! Al rione
Vanvitelli, il 27. Il 26 nu’ spetta a me”. So quanta fatica,
quanto andare per scale e scaloni costa a don Gabriele organizzare
la festa “a modo suo” nel rione Vanvitelli: ci andrò.
Mi reco nella chiesa di San Vitaliano. Sant’Anna è là, sul
suo podio, tra i fiori, con tanti festoni e guiderdoni giallo verde,
troppo nuovi per rallegrare la mia nonna, che m’appare triste, e
non solo per il mal di pietra che perseguita il suo Tempio da
sessant’anni. L’unica cosa ferma del tempio è un bel mazzo di
iscrizioni all’ingresso, queste sì complete: eternano(?) la posa
della prima pietra, la variazione del progetto, il nuovo
ampliamento, il modello del nuovo progetto., etc. Ma fino a quando
non metteranno l’ultima lapide, quella con la dicitura “Fine”,
sant’Anna continuerà a fare la sfollata, ad essere triste!
Né può essere rallegrata dal programma dei suoi festeggiamenti!
L’ho visto, l’ho visto, cara nonna mia, quell’orribile
manifesto con la vistosa striscia annunciante. “3a Sagra S.Anna
2004; …; Tra ritmi e balli potrai gustare TANTE SPECIALITà
“.
E’ proprio un cazzotto in pieno volto questa Sagra volgarotta,
senza inventiva alcuna, in cui uomini, donne e bambini, rozzi,
addenteranno rozzi panini mentre impazzerà il Karaoke e ci si
dimenerà in gruppo. Ormai si “deve” socializzare sculettando in
gruppo a suono di ritmi latino americani, visto che il proprio
cervello è all’ammasso.
Cara nonnina mia, ti devi modernizzare; devi arrotondare il tuo
magro volto abbuffandoti con i panini ripieni di “Tante
Specialità”; devi rendere più allegro il tuo volto karaokando
appena puoi. Devi rammodernare anche il tuo vestire! Sempre con
quella tunica addosso! Che esempio sei per quella bambina che porti
per mano. Ne farai una disadattata! Metti il tuo ed il suo ombellico
in mostra!
Hai visto che ti ho fatto sorridere?
Non ti preoccupare di cambiare, che avrai almeno due fedeli
amici, me e don Gabriele: “Buon onomastico!”. |
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