Speciale sulle Tradizioni Musicali in Terra di Lavoro
Le nostre Tradizioni | Discografia | Bibliografia

1- Le nostre tradizioni musicali
di Emilio Di Donato

Premessa
La zona di Terra di Lavoro è ricca di tradizioni musicali a cui hanno attinto negli anni '70 la NCCP e poi via via molti gruppi locali, fino ai nostri giorni in cui la musica di ispirazione popolare sta riconquistando l’attenzione di artisti e pubblico. Si sta ovviamente trasformando, fondendosi con gli influssi del momento, che vanno dall’elettronica al rock, così come è giusto che sia per una musica che deve rimanere “popolare” e non accademica. Con questo articolo vorrei brevemente tracciare la scena passata e presente della musica popolare di Caserta, suggerirne una discografia, e segnalare le risorse disponibili su Internet per poterla ascoltare o seguire.

 

La situazione attuale
Attualmente in provincia di Caserta ci sono degli ottimi gruppi che si rifanno alla musica etnica locale. I Kashmire propongono il repertorio tradizionale casertano in una originale versione jazz e contemporanea. I Cantica Popularia hanno da poco pubblicato il bellissimo CD “Incantando – Canti di Terra di Lavoro” con brani tradizionali e originali, di livello davvero elevato. Tale lavoro è stato prodotto dal Museo della Civiltà Contadina e Artigiana, a Pignataro Maggiore. Il quartetto degli Etnie ripropone motivi popolari con grande passione, e sta registrando il primo CD per una etichetta indipendente. Personaggi come Gugliotta e Mantovanelli propongono continuamente lavori musicali e teatrali basati sulle nostre tradizioni, che amano e conoscono molto bene. Il gruppo popolare dei Corepolis (nella foto in alto) ha presentato con grosso successo questa estate il musical “Le vie della seta” incentrato sulla storia di Caserta e San Leucio dal 1500 ai giorni nostri. I Bottari di Portici propongono uno spettacolo dal vivo di enorme impatto. Altri gruppi musicali quali gli "Aurunci Menestrelli" di Sessa Aurunca  sono ancora depositari di cultura musicale popolare. C’è poi nell’aria una sana competizione mista a collaborazione, che migliora la qualità globale delle proposte. “Dulcis in fundo” la Nuova Compagnia di Canto Popolare, tuttora molto attiva, è da anni di base a Caserta, e metà della formazione è casertana.

 

 

battente_small.gif (10364 byte)La riscoperta della musica popolare
Negli anni ‘70, nella provincia di Caserta la musica popolare era molto in voga. Oltre alla sua bellezza, esaltata dai lavori della Nuova Compagnia di Canto Popolare, la musica popolare era anche vista come espressione della cultura di sinistra: la riscoperta della musica popolare era intesa come una risposta alla musica colta o consumistica, era una tendenza in cui confluivano naturalmente musicisti impegnati in vari tipi di musica "alternativi", dall'avanguardia al jazz. Caserta pullulava di gruppi musicali e teatrali che si riappropriavano delle proprie radici. Altri lavori di ispirazione popolare sono stati una grande messe di spettacoli teatrali e musicali, tra i quali la "Canzone di Zeza" (75) e la "Cantata dei Pastori" (76) ed altri dello stesso Teatro Popolare Casertano, "A cuoppo cupo ..." di Elvio Accardo, "La reginella" (80) del Teatro Sperimentale Casertano, "Una Giornata a S.Leucio nell'anno di grazia 1798" (80) del Centro delle Arti Leuciane, "Origine della popolazione di San Leucio" (82) del Piccolo Teatro Città di Caserta.

La cronica mancanza di mezzi e una sorta di rifiuto alla "commercializzazione" di tali lavori ha portato ad una assenza di lavori discografici che testimonino quel periodo. Questa mancanza di documentazione e memoria storica dei prodotti musicali e artistici realizzati a Caserta è un problema serio. Ci sono artisti che hanno fatto prove estenuanti per anni, per poi esibirsi poche volte ed affidare il proprio lavoro alla sola labile memoria di chi li ascoltò all’epoca. Tanti tesori sono così andati dispersi. Secondo me però Internet porrà fine a tale problema: è ora possibile per gli artisti depositare i loro brani sui tanti siti musicali del web, affidando così a questa sorta di gigantesco archivio permanente la loro opera, che rimarrà a disposizione di chi vorrà indipendentemente dal tempo e dallo spazio che separa l’ascoltatore dall’esecutore. Ed è questo uno degli obiettivi principali del nostro web magazine "Caserta Musica e Arte".

 

 

Dove e come ascoltare
Per ascoltare la musica folk casertana su Internet, un buon inizio è senz’altro mp3.com/stations/CasertaFolk, la nostra stazione dedicata alla musica Folk di Caserta, con brani audio in formato mp3 di valore storico o che testimoniano lo stato attuale del Folk (e tutti i suoi derivati, dalla musica etnica alla world music) a Caserta.

Notizie sulla musica popolare di Terra di Lavoro si possono trovare su 'Musiqua' ( indirizzo digilander.iol.it/musiqua), che nasce dall'idea di tre appassionati di musica, Pasquale Carusone, Andrea Russo e Gerardo Masciandaro, provenienti da esperienze completamente diverse ma che sono approdati alla musica etnica in generale ed alla musica popolare della nostra zona in particolare. Il sito nasce per fungere da punto di incontro e scambio di esperienze di chi suona, balla, costruisce strumenti musicali o semplicemente segue questo tipo di musica. Su www.corepolis.com il gruppo musicale Corepolis descrive la propria attività artistica, con varie notizie di corredo: cultura e strumenti musicali tradizionali e folk della Campania e del Sud, con varie notizie e testi sulle tradizioni casertane. Un bel sito dedicato alla musica etnica di tutto il mondo è cupacupa.

 

 

Conclusione
Il binomio musica tradizionale / internet è apparentemente stridente, ma Internet è invece il mezzo ideale per far comunicare i tanti appassionati di tale musica su un mezzo che abbatte distanze e differenze di ceto (su Internet chiunque può leggere, ascoltare e scaricare musica).

Dopo questa chiacchierata, concludo invitandovi a “drizzare le antenne” in cerca di spettacoli di musica e cultura popolare: andateli a gustare. Incuriositevi alle forme e al suono di strumenti come la tammorra, la mandola, la chitarra battente. Lasciatevi incantare da quel linguaggio antico che ci appartiene. Chi di voi ha la fortuna di vivere nell’entroterra casertano, provi ad interrogare i propri nonni sulle vecchie filastrocche, i canti di lavoro e quelli di “‘nferta”. Il mio augurio è che anche nelle scuole si trovi almeno un piccolo spazio per dare coscienza ai ragazzi delle nostre tradizioni etnomusicali. Se conosceremo le nostre tradizioni e la cultura dei nostri padri entreremo in possesso di una preziosa eredità, che ci arricchirà e ci aiuterà a preservare la nostra identità nel mondo.

 

Emilio Di Donato, 3 Dicembre 2000
© Casertamusica.com - 2000

La musica tradizionale di Caserta
si ascolta sulla "Folk  Station"
di Caserta Musica & Arte.
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izzo:  mp3.com/stations/casertafolk