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e terza serata - Quarta
serata
E si…il Tempo vola (come l’Amore del buon Fossati…ed io sto un po’ più
giù…).
Senza che io me ne accorgessi,è già passata una settimana dall’inizio
dell’Atellana Festival e, sarà forse un po’ anacronistico adesso parlarvi della
finale, dei CFF, di Giorgio Canali, dei Toy’s Orchestra…ma,voglio farlo,
d’altronde devo e dopotutto vi tocca…
Dunque, dov’eravamo arrivati…Ah, si, allo sbrigo delle faccende burocratiche e
all’inizio del concerto dei CFF e Il Nomade Venerabile.
Sabato 10 Settembre, vidi un certo movimento sul palco: mobili che
salivano e scendevano, vestiti di scena che volavano (c’era un po’ di vento),
trucchi vari, rose rosse, vestiti bianchi e camicie nere…Stanno preparandosi
per un concerto o per uno spot pubblicitario? Mentre mi ponevo questo quesito
ascoltavo i vari accordi di quella chitarrista sconosciuta, di un gruppo
pressocchè sconosciuto, venuti da chissà dove e…Mi piacevano.
Mi piaceva il sound, l’armonia degli accordi, a voce della cantante, le parole
e i concetti sparsi qua e là delle canzoni, eppure…stavano solo provando.
Aspettai pazientemente il loro turno, chiedevo in giro chi fossero, da dove
provenivano, quale buon Dio ce li avesse mandati…
Si spengono le luci, aro bianco su un vestito candido, rosa rossa al microfono,
camice nere e cravatte rosse festanti in sottofondo, un simpatico Arlecchino
smorfiosetto e dispettoso al lato del palco:
I CFF e Il Nomade Venerabile, parte la musica come l’incrocio di spade d’inizio
duello.
La voce di Anna Maria Stasi è sorprendente, riconducibile alla Ruggiero, mentre
i testi, bellissimi, scorci di pura poesia, si amalgamano liberamente e
armoniosamente alla dimensione musicale. Ascolto con attenzione, talvolta
rabbrividisco, il simpatico Arlecchino -una bravissima attrice, in verità, che
rappresentava teatralmente il contenuto delle poesie- mi aiutava il sorriso e
il pensiero. Canzoni come: Satori, Del Decoro, Aborti, Sul Se (…Potessi
rinascere stella cadente, esalerei nel desiderio suadente di un desiderio
svelato…) sono di una bellezza disarmante ed io mi vergognavo per non averli
conoscuiti prima, mi rammaricavo per non averli ascoltati prima…
Le cose belle passano in fretta e cosi la banda dei CFF e Il Nomade Venerabile
dovettero cedere il passo al venerabile Giorgio Canali e ai Rossofuoco.
Verso le 22.30 si sente la chitarra di Giorgio urlare di rabbia e di gioia sul
palco dell’Atellana Festival…Si era proprio lui, apriva le danze, il pubblico
lo acclamava e reclamava calorosamente.
Il suo sound: rock pullito, raffinato, limato, riecheggiando nel piazzale
medievale ci portò tutti in un’altra dimensione. La sua voce -come si fa a
dimenticare la sua Militanza nei CCCP- graffiante e seducente al punto giusto,
era dotata di quella agogica di cui tutti vorremmo saperne il significato.
Ci fu anche un piccolo e breve omaggio a Battisti, per l’anniversario della sua
morte, eppure avrei voluto sentirlo parlare più spesso, avrei voluto da lui uno
spettacolo più dinamico…ma ci ha comunque fatto felici con la sua musica
straordinaria e gliene siamo grati.
Sabato 10 settembre finì così. Fu una splendida serata, ripensavo alla musica
ascoltata e al sorriso di un’amica…”come quando presto ascolto alla mia amica,
non con parole, abbracci in fondo al cuore”…(CFF e il Nomade Venerabile)
Domenica 11 settembre: giorno di finale con l’esibizione dei Toy’s
Orchestra. Riprende la gara.
I primi a partire stavolta sono i Lev, seguiti dai La’ Broster, Contrò e Miriam
in Siberia. A riascoltarli sono tutti più bravi, a riascoltarli bisognerebbe
premiarli tutti…ma non si può.
Si decide dunque cosi’:
1.Miriam in Siberia
2.La’broster
3.Contrò
4.Lev
Voglio spendere altre due parole per i Contrò: questi ragazzi, di origini
casertane, hanno guadagnato “solo” il terzo posto, ma la loro canzone portante,
Janet, è stata considerata dalla giuria la più bella del festival. Noi siamo
orgogliosi dei Contrò e felici di sapere che i gruppi emergenti del nostro
interland sono dotati di alta qualità comunicativa e musicale (e questo vale
per tutti). Quindi…via quei musi lunghi perché a sentir parlare gli esperti,
devo dire, che siete quotati davvero molto bene.
Dopo la premiazione dei gruppi fatta dai quattro membri della giura (Emilio Di
Donato, Tommaso Luongo, Fabio Pietrungoli e Maria Iolanda Belardo) è l’ora
dell’esibizione dei Toy’s Orchestra.
Bravissimi…Sono rimasta senza parole.
Con il concerto dei Toy’s si concluse questa IV Edizione dell’Atallana
Festival, avviatosi circa una settimana fa, durato per quattro giorni, passato
anche lui (d’altronde passa tutto: gli anni, i treni, i topi delle fogne…).
Aspetteremo ansiosi l’anno prossimo per ritrovarci di nuovo in un’atmosfera
trasognante, tra buon vino,musica d’autore e musica emergente…Questi signorini
hanno dimostrato di essere davvero bravi e di tener testa ai loro stessi idoli,
magari qualcuno è forse un po’ troppo permaloso, ma capirà che questo è solo
l’inizio e che passeranno per altri mille occhi e altri milioni di orecchie,
anzi spero di tutto cuore che sarà davvero cosi.
Non mi rimane che salutarvi, sicuramente ci sentiremo presto, perchè le
occasioni per parlare e sparlare di musica sono sempre dietro l’angolo…
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