Royal Rock Festival 2003 - 2

19 Settembre - La Serata Finale

di Salvatore Esposito

Reportage della prima serata - seconda serata - terza serata - serata finale

Caserta, 21 Settembre 2003. Quarta ed ultima serata per il Royal Rock Festival, i sette finalisti: Jammafunk, Anema, Voradica, Gnut, Statobravo, Deigo e Sezione d'urto si sono contesi la vittoria a colpi di rock. Il tutto è stato meravigliosamente supportato da una grande presenza di pubblico giunto ancor più numeroso rispetto  alle altre serate, probabilmente anche per la presenza degli attesissimi Meganoidi. Ecco i risultati della finale: Primo Posto: Gnut; Secondo Posto: Anema; Terzo Posto; Sezione d'urto. Il premio per il miglior testo è andato ai Deigo mentre quello per la miglior composizione è toccato ai sorprendenti Anema. Ecco  il  mio resoconto della splendida serata finale con foto e commenti.

Jammafunk

Il quintetto napoletano è la prima band che si è esibita nella serata conclusiva, hanno riproposto i brani imprimendo maggior spessore alla performance, rispetto alla serata di debutto, resta qualche pecca sugli arrangiamenti, ma la voce di Federica risulta ben amalgamata in entrambi i brani. Molto interessanti i testi che meritano una menzione, sopratutto per "Praga". Federica Antonilli (voce), Alessio Velotti (tastiere), Alessio Postiglione (chitarra), Davide Castronuovo (basso), Domingo Colasurdo (batteria).

Anema

La band noise rock di San Martino Valle Caudina (BN), grazie all'ottima perfomance sul palco, ha conquistato il secondo posto nella classifica finale. Il loro lavoro è molto essenziale diretto, impressionante la sezione ritmica che da ai brani un groove incredibile. Premiati anche per la miglior composizione per il brano "Con Sincerità", dove risalta il lavoro alla chitarra di Cristiano La Selva. Giampaolo Abate (voce e chitarra), Cristiano La Selva (chitarra), Giulio Cestrone (basso), Alfredo Raucci (batteria).

Voradica

La band di Vitulazio è forse la vera rivelazione di questo festival, il loro pop-rock suona fresco e attuale, nessuna rivisitazione, molta cura negli arrangiamenti e un'ottima tecnica di base. Peccano un po' nei testi, frutto di un talento ancora un po' acerbo, ma senza dubbio hanno la stoffa per essere grandi. Giuseppe Nocera (voce), Giuseppe Parente (tastiere), Luigi Di Bernardo (batteria), Luigi Arzillo (basso), Ivano Della Cava (chitarra).

Gnut

La band napoletana esce vittoriosa dal Royal Rock Festival, la loro musica più vicina al jazz che al rock non li ha penalizzati nel rush finale ma ha fatto emergere l'allargamento degli orizzonti di questa kermesse. Sul palco si distinguono per un'ottima tecnica di base e per i raffinati arrangiamenti. Ottimo anche il loro songwriting semplice e incisivo. Claudio Domestico (Voce, chitarra), Valerio Mola (Contrabbasso), Carlo Maria Graziano (Batteria), Piero Battiniello (Basso elettrico, chitarra, cori), Paolo Guerriero (Sax Soprano). 

Stato Bravo

La band di Marcianise dimostra sul palco di saperci fare davvero, dopo la bella performace della seconda sera, sfoderano il loro classico post-rock, rivestito di sapori italiani. Interessante la performance del cantante Luciano Restivo, che sfrutta eccezionalmente il suo falsetto, ponendosi sulla scia del nostro Moltheni e del ben più famoso Jeff Buckley. Ottime anche le chitarre che duellano in modo sicuro, supportati da un salda struttura ritmica. Luigi Iacono (chitarra), Luciano restivo (voce e chitarra), Tommaso Colella (basso), Claudio Maltempo (batteria).

Deigo

La forza di questa band casertana è emersa con maggior forza nell'esibizione di questa sera. La loro tendenza a fondere con grande originalità un ottimo pop minimal con degli ottime liriche, li ha condotti alla vittoria del premio per il miglior testo. Attraverso la loro musica, riescono a trasmettere emozioni che è raro riscontrare in altre band, le loro canzoni viaggiano su una poetica sicura e ben calibrata. Andrea Chiarello (voce), Carmine Renella (basso), Peppe Imperiale (chitarra), Pasquale Palmieri (tastiere), Enzo Notaro (batteria).

Sezione d'urto

Ottima anche la riconferma di Sezione d'Urto che si piazza al terzo posto, sfoderando una perfomance aggressiva e coinvolgente, i due front-man dimostrano di saperci fare, cantando i loro pezzi con grande passione. La particolarità di questa band risiede nel saper stabilire un contatto particolare con il pubblico, tramettendogli una grande dose di energia. E'stato molto bello vedere i giovani ballare la loro musica, che mescola ritmiche movimentate a testi di buon livello. Emilio Tramontano, Ciccio Velardi (voci), Gigi DeVito (chitarra), Claudio Casertano (Basso), Corrado D'Amato (batteria) e Valerio Casertano (percussioni) 

Ospiti: Meganoidi

Erano attesissimi e non hanno tradito le attese. La band genovese, dopo aver dato un bell'assaggio della sua musica durante il soundcheck eseguito poco prima dell'esibizione delle band in concorso, a fine serata è risalita sul palco per chiudere questa edizione del Royal Rock Festival. Hanno sfoderato un bel set di canzoni, piene di energia ska-punk, dove in bella evidenza c'era la sezione fiati che ha fornito alle chitarre un ottimo supporto strumentale. Il pubblico davvero in delirio per la loro esibizione sotto al palco ha pogato, sudato e cantato sulle note dei recenti successi della band genovese. Ottimi i ripescaggi dai primi album come la travolgente "Supereroi Vs Municipale", ma il loro forte sono senza dubbio i pezzi in inglese, dove dimostrano di saper essere davvero aperti al grande salto dei mercati esteri. Non c'era bisogno di conferme, i Meganoidi sono stati la giusta conclusione di questo ottimo festival.

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