Officinateatro presenta "Le Matronnole – Inciuci, lamenti ed altri rumori"
S. Leucio (ce) – 16 Aprile 2011
Articolo e foto di Pia Di Donato
Tre signore (sic!) sotto il casco dal parrucchiere alla vigilia del
matrimonio dei rispettivi figli (maschi). Tre donne (il Signore mi perdoni!)
della nostra terra, legate a usi (il perpetuare dei nomi, il corredo) e costumi
("la festa di fidanzamento il cui unico scopo è quello di anticipare, per sfarzo
e ostentazione, la cerimonia del matrimonio, il matrimonio in bianco e con il
velo. Tre suocere pronte a vantare tutte le doti del figlio "maschio" e sparlare
delle nuore, per definizione sfaticate, intriganti e scostumate.
Il tutto in un dialetto "ripulito" in cui il "bagnasciuga" diventa il
"bagnoschiuma", i trigliceridi cambiano in "triglidi" con effetti spesso
esilaranti.
Ma sotto il velo di ironia c'è anche una vita di stenti, il doversi piegare a
loro volta ad antiche consuetudini, spesso anche vittime di violenze in
famiglia, raccontate con leggerezza ma sopportate con l'unico scopo di non
"sfaldare" il nucleo familiare, unica rocca a cui appigliarsi.
Donne del popolo, vittime della pubblicità e in un certo modo, consolate dalle
"soap opera" attraverso le quali immaginano di poter vivere una vita diversa, un
amore diverso.
Si ride per tutto lo spettacolo ma si medita dopo, vista la sincerità spiazzante
delle tre "matronnole" che fra una giaculatoria, un'invettiva (sempre verso le
nuore), ci presentano una filosofia di vita alla fin fine positiva, addirittura
tollerante e assolutamente sincera per quel che riguarda i sentimenti più
intimi.
Assolutamente imperdibili poi gli "stacchetti musicali" in stile neo-melodico
che alleggeriscono il dialogo serratissimo fra le tre irriverenti signore.
L'unica avvertenza è l'aspetto delle tre donne (i bravissimi Michele Pagano,
Antimo Casertano e Damiano Rossi, tutti rigorosamente con barba e baffi!)... siate pronti a tutto!