Caserta Film Lab: eventi
Caserta - dal 2 ottobre 2014
Comunicato stampa
Mercoledì 1 ore 21, Come il peso dell'acqua (nostro
articolo)
Ospiti in sala gli autori Andrea Segre, Stefano Liberti e Marco Paolini.
Ingresso gratuito (in collaborazione con Csa Ex-Canapificio)
Giovedì 2 ottobre ore 21, Serata inaugurale della nuova stagione
di Caserta Film Lab
Edoardo De Angelis, Luca Zingaretti, Marco D'Amore e il cast del film
presentano: Perez. (nostro
articolo)
Un film di Edoardo De Angelis presentato Fuori Concorso a Venezia 71
Con Luca Zingaretti, Marco D’Amore, Simona Tabasco, Gianpaolo Fabrizio,
Massimiliano Gallo, Tony Laudadio
Soggetto e sceneggiatura: Edoardo De Angelis e Filippo Gravino
Musiche: Riccardo Ceres
“Perez.” è un avvocato d'ufficio. Poteva essere un grande uomo di legge, ma
la paura lo ha fregato. Ha sempre considerato la sua condizione mediocre un
efficace “riparo dall'infelicità”. Quando il pericolo si insinua in casa
sua, scopre fatalmente che non è così. Incalzato dagli eventi, nello strenuo
tentativo di difendere la vita di sua figlia, infrange ogni regola. E ogni
legge.
Sullo sfondo la Napoli inedita, metallica del Centro Direzionale: un
quartiere di grattacieli progettati da grandi architetti che oggi si rivela
una promessa mancata di progresso e prosperità, proprio come Perez.
Venerdì 3 ore 19, Take Five
Ospiti in sala il regista Guido Lombardi e gli interpreti Peppe Lanzetta,
Gaetano Di Vaio, Salvatore Striano, Carmine Paternoster e Salvatore Ruocco.
un noir in salsa napoletana, diretto da Guido Lombardi (premiato a Venezia
per ‘La-Bas’- Educazione criminale’) e interpretato da Peppe Lanzetta,
Gaetano Di Vaio, Salvatore Striano, Salvatore Ruocco e Carmine Paternoster.
Regista e attori incontreranno il pubblico in sala venerdì 3 ottobre alle
ore 19 prima della proiezione del film. La storia è quella di una rapina
messa in piedi da cinque ‘irregolari del crimine’ che finiranno col farsi la
guerra: un cardiopatico, un ex pugile, un boss con gli attacchi di panico,
un idraulico con il vizio del gioco e un ricettatore con diversi anni di
galera alle spalle. I cinque si uniscono per svaligiare una banca, ma hanno
veramente poco in comune. Una film che segna il riscatto e la svolta per
alcuni dei protagonisti, ex detenuti, che hanno vissuto realmente una
esperienza criminale e che grazie alla recitazione hanno trovato una via di
uscita e una possibilità di reintegrarsi in società. ‘Take Five’ è
interamente ambientato a Napoli, tra Piazza Dante, i Quartieri spagnoli e il
vecchio acquedotto. Il titolo è un omaggio ad un classico del jazz
registrato dal Dave Brubeck Quartet nel '59. Celebre soprattutto per il suo
caratteristico ritmo in 5/4 che ricorda appunto i cinque protagonisti del
film. A metà tra ‘I soliti ignoti’ e ‘Le iene’, il noir metropolitano di
Guido Lombardi si avvale di un impianto teatrale che fa sfoggio di grande
ironia e di qualche intuizione tragicomica come la foto di gruppo della
banda di malcapitati
Martedì 7, Mercoledì 8, "Frances ha" di Noah
Baumbach. Prima visione assoluta in Campania.
Un film di Noah Baumbach. Con Greta Gerwig, Mickey Sumner, Adam Driver,
Michael Zegen. Commedia.USA 2013- Durata 86'
Frances vive a New York ma non ha un vero appartamento, è un'aspirante
ballerina ma non fa veramente parte della compagnia con cui danza. La sua
migliore amica, Sophie, è per lei un'altra se stessa "con capelli
differenti", ma quando Sophie conosce Patch e si trasferisce da lui, Frances
deve imparare a badare se stessa da sola.
Come Gena Rowland per Cassavetes, Mariel Hemingway per Woody Allen o Anna
Karina per Godard, Greta Gerwig si offre all'obiettivo di Noah Baumbach
nella sua eccezionale quotidianità, o quotidiana eccezionalità che dir si
voglia. Il filtro dello sguardo è tanto curioso quanto affettuoso e non si
sa se sia più la Gerwig ad offrire l'anima a Francis, la protagonista del
film, o la sceneggiatura del film, scritta dal regista, ad offrire
all'attrice quanto di meglio potesse chiedere.
Il bianco e nero aggiunge una prospettiva romantica e atemporale che si
adatta alla perfezione a questo ritratto di una ragazza di oggi, in viaggio
da un appartamento da dividere all'altro, che deve fare i conti con
aspirazioni smisurate e soldi contati, ma è allo stesso tempo e prima di
tutto una donna, che potrebbe appartenere a qualsiasi epoca. Ciò che invece
rende Francis un personaggio, o "carattere", è il possesso di un punto di
vista sul mondo assolutamente personale. Non siamo di fronte ad una
bambinona cresciuta o, se è anche questo, lo è nel suo aspetto meno comodo e
patologico: Francis sa quello che vuole, semplicemente, suo malgrado, non ce
l'ha. Non ha il talento per danzare nella compagnia di ballo né il potere di
impedire alla sua migliore amica di innamorarsi e andarsene. Eppure guarda
al mondo (e cioè vive) con innata gioia, senza pigrizia, supplendo da sola
alle sue stesse continue goffaggini. Non potrebbe far parte delle "Girls" di
Lena Dunham, come la presenza di Adam Driver potrebbe indurre a ipotizzare,
perché non è alla ricerca dell'amore passionale ma di un'anima gemella,
com'è la sua amica, con la quale divertirsi con poco e amare insieme
l'esistenza.
Baumbach, che per primo diede alla Gerwig visibilità internazionale in
Greenberg, torna a lavorare con lei, nel frattempo divenuta la musa del
cinema indipendente e cosiddetto mumblecore, e realizza questo piccolo
gioiello, leggero, pudico e pieno di vita, anche quando fotografa il
fallimento. (MyMovies)
Nel corso della serata di giovedì presentazione del libro
"Non mi avrete mai", di Gaetano Di Vaio e Gudo Lombardi, edito da Einaudi,
in cui sotto forma di romanzo si ripercorre il passato delinquenziale dello
stesso Di Vaio.
Martedì 14 ore 21 e Mercoledì 15 ore 18, Il mondo fino in fondo.
Un film di Alessandro Lunardelli. Con Luca Marinelli, Filippo Scicchitano,
Barbora Bobulova, Camilla Filippi, Cesare Serra. Alfredo Castro. Durata 95'
Ospite in sala, Martedì, il regista Alessandro Lunardelli.
Figli di un industriale del Nord Italia, Loris e Davide sono due fratelli
molto diversi: il primo, trentenne, è integrato nell'azienda di famiglia,
sposato e in attesa di un bambino, mentre il secondo, diciottenne, vorrebbe
fare tutt'altro e, soprattutto, vive in clandestinità la propria
omosessualità. Insieme a Barcellona per una partita dell'Inter, Davide si
invaghisce di Andy, un ecologista cileno, che finirà col seguire fino a
Santiago, scambiando l'amicizia per amore. Per il fratello solo un biglietto
lasciato in albergo. Mentre Davide entra in contatto con il mondo
dell'attivismo andando a vivere in una casa-comune gestita da Ana, la
ragazza di Andy, Loris si mette sulle sue tracce deciso a riportarlo alla
sua vecchia vita.
La realtà asfittica di un piccolo paesino (Agro, invenzione degli
sceneggiatori) e la Patagonia come approdo in un film dove le vicende
private di due fratelli, o meglio di una famiglia, si confondono
gradualmente con tematiche di altro respiro, specialmente politico. Una
scommessa rischiosa che l'esordiente Alessandro Lunardelli porta avanti con
generosità di registro, buona cura del dettaglio e varietà di argomenti. (MyMovies)
Martedì 21 ottobre, Il giovane favoloso di Mario Martone - proiezione
speciale per i soci (ore 16.15 - 18.45 - 21.00)
Il giovane favoloso inizia con la visione di tre bambini che giocano dietro
una siepe, nel giardino di una casa austera. Sono i fratelli Leopardi, e la
siepe è una di quelle oltre le quali Giacomo cercherà di gettare lo sguardo,
trattenuto nel suo anelito di vita e di poesia da un padre severo e convinto
che il destino dei figli fosse quello di dedicarsi allo "studio matto e
disperatissimo" nella biblioteca di famiglia, senza mai confrontarsi con il
mondo esterno.
Mario Martone comincia a raccontare il "suo" Leopardi proprio dalla
giovinezza a Recanati, seguendo Giacomo nella ricerca costantemente
osteggiata da Monaldo e da una madre bigotta e anaffettiva delineata in
poche pennellate, lasciandoci intuire che sia stata altrettanto, e forse
più, castrante del padre: sarà lei, più avanti, a prestare il volto a quella
Natura ostile cui il poeta si rivolgerà per tutta la vita con profondo
rancore e con la disperazione del figlio eternamente abbandonato.
La prima ora de Il giovane favoloso, dedicata interamente a Recanati, è
chiaramente reminescente dell'Amadeus di Milos Forman, così come il rapporto
fra Giacomo e Monaldo rimanda a quello fra Mozart e suo padre. Ma non c'è
margine per lo sberleffo nell'adolescenza di Leopardi, incastonato nei
corridoi della casa paterna e in quella libreria contemporaneamente
accessibile e proibita. In queste prime scene prende il via il contrappunto
musicale che è uno degli elementi più interessanti della narrazione filmica
de Il giovane favoloso, e che accosta Rossini alla musica elettronica del
tedesco Sasha Ring (alias Apparat)e al brano Outer del canadese Doug Van
Nort.
Attraverso un salto temporale, ritroviamo Leopardi a Firenze, dove avvengono
gli incontri con l'amata Fanny e con l'amico Antonio Ranieri, entrambi
fondamentali nel costruire la geografia emotiva del poeta. È del periodo
fiorentino anche il confronto con la società intellettuale dell'epoca, che
invece di cogliere la capacità visionaria di Leopardi in termini di
grandezza artistica ne intuiscono la pericolosità in termini "politici", in
quanto potenziale sabotatrice di quelle "magnifiche sorti e progressive" che
il secolo cominciava a decantare.
L'atto conclusivo, dopo una breve sosta a Roma, si svolge a Napoli, città
per cui Martone prova un trasporto emotivo evidente nel rinnovato vigore
delle immagini (ma il segmento potrebbe estendersi meno a lungo,
nell'economia della narrazione). Alle pendici del Vesuvio si concluderà la
parentesi di vita di Leopardi, strappandogli l'ultimo grido di disperazione
con la poesia La ginestra, summa del suo pensiero esistenziale.
Martone racconta un Leopardi vulnerabile e struggente, dalla salute
cagionevole e l'animo fragile, ma dalla grande lucidità intellettuale e
l'infinita ironia. Elio Germano "triangola" brillantemente con le
sensibilità di Leopardi e di Martone, prestando voce e corpo, sul quale si
calcifica l'avventura umana e intellettuale del poeta, alla creazione di un
personaggio che abbandona la dimensione letteraria, e la valenza di icona
della cultura nazionale, per abbracciare a tutto tondo quella umana. La
riscoperta dell'ironia leopardiana, intuibile nei suoi poemi, ben visibile
nei suoi carteggi, è una potente chiave di rilettura moderna del poeta. "La
mia patria è l'Italia, la sua lingua e letteratura", dice il giovane
Giacomo. E Martone ci ricorda che nella lingua e letteratura di Leopardi si
ritrovano le radici dell'Italia di oggi.
Martedì 28 ottobre, Belluscone di Franco Maresco
L'epopea politica di
Silvio Berlusconi è ripercorsa osservando una delle sue principali
roccaforti, la Sicilia, e attraverso le disavventure dell’impresario
palermitano di cantanti neomelodici, organizzatore di feste di piazza,
Ciccio Mira e dei due artisti della sua “scuderia”, Erik e Vittorio
Ricciardi.
Il film sarà preceduto dalla proiezione di "Romeo e Giulietta
in San Lorenzo" corto di Piero Grant e Aurelio Cicalese
che ha ottenuto una menzione speciale allo 'Shakespeare Fest' di Gigi
Proietti. Registi e cast incontreranno il pubblico alle ore 20:30
Multicinema Duel, via Borsellino, Caserta