"Perez.": la prima al Duel di Caserta e l'incontro con il cast
Caserta - 2 ottobre 2014
Articolo e foto di Roberta Cacciapuoti
Qualche riflessione a freddo.
Parliamo di millecinquecento persone, parliamo di ben sei sale piene
(l'intera struttura del Duel Village di Caserta), parliamo di otto ospiti
che hanno abbracciato il numeroso pubblico di giovedì scorso durante la
staffetta che sala dopo sala li ha visti salutare tutti i presenti prima di
dare il via al film. Parliamo della prima di "Perez." (dove il punto ha un
ruolo fondamentale), parliamo della "perez-mania" che ha sconvolto Caserta
un giovedì sera qualunque di un ottobre qualunque.
Marco D'Amore
Ospiti in sala erano il regista Edoardo De Angelis, gli attori Marco D'Amore, Luca Zingaretti, Gianpaolo Fabrizio, Simona Tabasco, il produttore Pierpaolo Verga, lo sceneggiatore Filippo Gravino, l'autore della colonna sonora Riccardo Ceres. Un repertorio di "casertanità" vario e variegato. Casertani di nascita, casertani d'adozione, casertani per una sera. Il tutto è stato orchestrato, condito, servito da Caserta Film Lab, associazione di cinefili che da più di un anno propone una ricca programmazione di film di ogni genere, incontri con registi, attori, produttori, dibattiti e chi più ne ha più ne metta.
Era stata buona la prima per De Angelis con "Mozzarella Stories", direi ancor meglio la seconda con "Perez.", accolto con successo alla 71esima Mostra del Cinema di Venezia. Una storia universale casualmente ambientata a Napoli, una Napoli che non sembra Napoli perché non è quella classica dell'iconografia partenopea, ma è quella del Centro Direzionale, con i suoi grattacieli specchiati, l'architettura ultramoderna, i viali e le fontane geometriche. Quella raccontata da De Angelis è la storia di un uomo vinto che non ha più molte cose da dire, che attraversa la sua vita con stanchezza e insoddisfazione, che si ribella solo quando gli viene toccata l'unica cosa che conta, colei che è "letteralmente e spiritualmente" la sua vita, sua figlia Tea. "Perez." è la storia di un uomo che affronta il suo lato oscuro pur di salvare la parte più limpida della sua vita, è la storia di un uomo che "mette il punto" a una parte della sua esistenza.
Gli ingredienti per una "prima da ricordare" ci sono tutti, compreso
l'attore del momento reduce dal successo mondiale della serie "Gomorra", il
giovane e talentuoso orgoglio casertano Marco D'Amore. E poi c'è Luca
Zingaretti, il commissario Montalbano per moltissime famiglie italiane, con
il suo sguardo rassicurante. C'è un'associazione di cinefili che si impegna
moltissimo per offrire a Caserta il cinema che merita e che ha dimostrato di
volere - sì, perchè Caserta e il suo pubblico meritano il cinema di qualità
che va alle mostre di tutto il mondo. C'è lo scenario, attraente in modo
inquietante, della criminalità organizzata campana con le sue intricate
vicende. Insomma la prima di "Perez." verrà senz'altro citata negli annali
della storia cinematografica della provincia campana.
La riflessioni che sento di fare "a freddo" sono le seguenti: il film è
bello e da vedere; tutti gli attori hanno interpretato magistralmente i loro
ruoli donando al film un valore aggiunto notevole; Il dibattito con i suoi
artefici è stato interessante e coinvolgente per il pubblico che ha potuto
assistervi e che ha avuto la possibilità di porre le proprie domande;
Caserta Film Lab offre un servizio apprezzabile e degno di nota per la città
proponendo un ventaglio di iniziative tali da soddisfare tutti i palati; il
cinema e in generale le arti a Caserta hanno voglia di esplodere, hanno un
grande forza vitale e vantano talenti notevoli, basta aver voglia di dare
loro attenzione.
Consulta: Caserta Film Lab:
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