Festival del cinema di Venezia: il diario giorno per giorno - 1
Venezia, dal 29 al 31 agosto 2013
Articolo e foto di Valentina Sanseverino
29 agosto:
Fin dal secondo giorno al Lido abbiamo già il nostro vincitore per la sezione
Orizzonti. È il genio del cinema orientale Sion Sono che sconvolge la patinata
atmosfera di festa con Jigoku de nazu warui (Why Don’t You Play in Hell?)
gangster-movie in salsa yakuza, delirante, grottesco, estremo che speriamo di
vedere presto anche nelle sale italiane.
Una delle sorprese più belle della giornata parla in napoletano: è “L'arte della
felicità”, film d’animazione di Alessandro Rak (per la settimana della critica,
fuori concorso) che racconta l’odissea del 43enne Sergio, pianista di talento
riciclatosi tassista, che dopo la notizia di un grave lutto fa della sua auto
sgangherata un rifugio in una Napoli cupa e piovosa.
Protagonista della giornata l’autrice di uno dei (soli) tre film italiani in
concorso, la pluripremiata regista e autrice teatrale Emma Dante, al suo esordio
dietro la macchina da presa con “Via Castellana Bandiera”. Il film, tratto da un
suo romanzo e da lei interpretato insieme alla bravissima Alba Rohrwacher, è un
interessante duello muto tra donne in un'assolata domenica pomeriggio a Palermo.
E viene dall’isola anche un altro bel lavoro visto oggi: “Summer 82 when Zappa
came to Sicily” firmato da Salvo Cuccia, un personalissimo racconto del concerto
di Frank Zappa in Sicilia del 1982. Racconto di vita vera anche l’ultima, bella
prova della star emergente Mia Wasikowska, protagonista di “Tracks” di John
Curran, in cui veste i panni di Robyn Davidson, la donna che traversò i 2700km
di deserto australiano in compagnia solo del suo fedele cane e di quattro
imprevedibili cammelli.
Il pubblico del Festival in delirio ha atteso e festeggiato l’arrivo al Lido di
Riccardo Scamarcio.
La giornata si è conclusa con l’assegnazione del Leone d'oro alla carriera a
William Fredkin
30 agosto:
Oggi alla Mostra è il giorno del porno: si comincia dal deludente thriller Fuori
Concorso “The Canyons”, scritto dall’autore di “American Psycho” Bret Easton
Ellis e diretto da Paul Schrader (“American Gigolo”), che porta su red carpet
Lindsay Lohan e l’ex pornoattore James Deen e si prosegue con “Istintobrass” l’attesissmo
docu-film su Tinto Brass di Massimiliano Zanin, in cui quattro grandi critici
cinematografici ripercorrono la vita privata del regista e il suo rapporto
speciale con la moglie Tinta e con gli attori con cui ha lavorato. C’è stato un
altro documentario che ci è piaciuto ed è quello di Hamid Basguit “Profezia.
L'Africa di Pasolini”. Girato tra Italia e Marocco, parla della speranza e della
cocente delusione del grande autore e regista italiano che si spinge fino in
Africa per cercare quella genuinità e quella forza rivoluzionaria che,
inutilmente, aveva rincorso prima nel suo Friuli e poi nel sottoproletariato
romano.
Due i film in concorso di oggi: uno è quello del monoespressivo e deludente
Nicolas Cage, la cui interpretazione del tormentato ex detenuto e taglialegna
Joe Ransom, protagonista di “Joe” David Gordon Green non spicca e non basta a
rendere appetibile il film, ma si conquista i fan del red carpet con il bacio
alla moglie e il mistero delle sue valige smarrite chissà dove). Va meglio con
il secondo “La moglie del poliziotto” del regista tedesco Philip Gröning che
mette in scena la storia di una giovane famiglia in cui si insinua la violenza.
Ci piace sempre di più la sezione Orizzonti, che oggi ci ha riservato la bella
sorpresa di “Piccola patria” di Alessandro Rossetto, storia di un ricatto a
sfondo sessuale e quella della Settimana della Critica, tra cui abbiamo
particolarmente apprezzato Rok Bi con “Razredni Sovražnik”, un interessante film
sulla scuola
Dal 1983 arriva “Furyo”, tratto dal romanzo “The Seed and the Sower” di Laurens
Van der Post. Il regista Nagisa Oshima, sullo sfondo di un campo di
concentramento giapponese per prigionieri britannici, mette in scena lo scontro
tra culture e mondi diversi, servendosi di un cast insolito, formato da Tom
Conti, dalla star musicale David Bowie, dal compositore Ryuichi Sakamoto, anche
autore della colonna sonora e dal comico Takeshi Kitano.
31 agosto:
Al Festival di Venezia si celebra oggi il «James Franco Day» regista del
convincente Child of God, presentato in concorso al festival (storia di Lester
Ballad, un disadattato che, precipitato nella voragine dell’asocialità, si
trasforma in un killer spietato)e protagonista di Palo Alto, nella sezione
Orizzonti
Concorre per il Leone d’Oro anche “Night Moves” di Kelly Reichardt, al centro di
una controversia con la Pressman Film, che ha accusato la pellicola di essere
una copia del romanzo "The Monkey WrenchGang", di cui detiene i diritti e di cui
sta progettando un adattamento cinematografico. Il terzo film in concorso oggi è
Terzo film in Concorso è il drammatico “Philomena”, adattamento cinematografico
del libro di Martin Sixsmith “The Lost Child of Philomena Lee: A Mother, Her Son
and a 50Year Search”, storia di una madre che per cinquant’anni cerca il figlio
perduto.
Non poteva mancare l’omaggio al presidente della giuria: ci ha pensato Luca
Guadagnino che, scavando negli archivi di cineteche e Festival alla ricerca di
materiale, ha messo su “Bertolucci on Bertolucci”.
Tra i fuori concorso oggi abbiamo visto con piacere “Con il fiato sospeso” di
Costanza Quatriglio, ancora con Alba Rohrwacher che veste i panni di una
studentessa di farmacia all’università.
Per il resto non convincono né “May in the Summer” diretto e interpretato dalla
bgella e brava Cherien Dabis, né “Las ninas Quispe” che porta sugli schermi la
vita solitaria di tre sorelle sull’altipiano cileno.
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