Festival del cinema di Venezia
Venezia, 3 settembre 2013
Articolo e foto di Valentina Sanseverino
Anche quest'anno CasertaMusica e Cinemadalbasso seguono per voi la Mostra del Cinema di Venezia (28 agosto – 7 settembre 2013) per svelarvi in anteprima il meglio della prossima stagione cinematografica.
La storica kermesse che il mondo ci invidia, giunta quest’anno alla sua
70°edizione, si svolge come di consueto al Lido sotto la direzione di Antonio
Barbera. Madrina di quest’anno è l’attrice Eva Riccobono, Ciak d'oro 2013 come
"Migliore attrice non protagonista" per il ruolo di Simonetta nel film “Passione
sinistra” di Marco Ponti e candidata al Nastro d'argento nella stessa categoria.
Presidente della Giuria, a 30 anni di distanza dalla sua prima volta al Lido
nelle stesse vesti, il maestro Bernardo Bertolucci: quella volta premiò Prénom
Carmen di Jean-Luc Godard.
Suo collega per la sezione “Orizzonti” il regista Paul Schrader, che a Venezia
presenta fuori concorso “The Canyons”, scritto da Bret Eston Elliss con
protagonisti James Deen e Lindsay Lohan.
Il poster ufficiale della Mostra, realizzato dall’animatore, regista ed
illustratore Simone Massi, è un omaggio al cinema di Federico Fellini e Theo
Anghelopulos ed è tratto da un inquadratura del suo “L’eternità e un
giorno” (1998) interpretato da Bruno Ganz.
Tra le grandi novità di questa settantesima edizione Mary is happy, Mary is
happy di Nawapol Thamrongrattanarit (Thailandia), Memphis di Tim Sutton (Usa) e Yuri
Esposito di Alessio Fava (Italia): le prime tre opere uscite dal laboratorio del
Festival grazie al progetto La Biennale College.
Azzeccatissima la scelta della Direzione del festival sul film di pre-apertura,
proiettato 27 agosto all'Arena di Campo San Polo: la versione restaurata di “Le
mani sulla città” di Francesco Rosi ha messo d’accordo tutti. Meno condivisa,
invece, quella di aprire ufficialmente la kermesse con “Gravity” di Alfonso
Cuarón – che al Lido presentò il suo primo successo “Y tu mamá también” (Premio
Mastroianni per Gael García Bernal e Diego Luna, e Premio Osella per la
sceneggiatura) e nel 2006 tornò con “I figli degli uomini” (Premio Osella per la
fotografia).
Questa volta il suo film, con Sandra Bullock e George Clooney – il più atteso e
paparazzato al Lido – stupisce ed emoziona con il suo stupefacente piano
sequenza iniziale per poi perdersi nell’ostentazione e banalità della classica
“americanata” .
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