Rassegna: I Luoghi Della Memoria
Sessa Aurunca (CE), dal 6 al 28 Luglio 2009
Comunicato stampa
Si rinnova, nel Giardino del Convitto Nazionale «Agostino Nifo» a Sessa
Aurunca, la rassegna di musica e teatro promossa dal Comune di Sessa Aurunca,
dal Teatro. Aurunkatelier e con la preziosa collaborazione dei Teatri Uniti,
dell'Onorevole Teatro Casertano, della provincia di Caserta e di Alkimia
Incontri Luglio 2009
Lunedì 6 Luglio, "Magic People Show" di G. Montesano, messo in scena
da E. Ianniello, T. Laudadio, A. Renzi, L. Saltarelli
Note di regia
Su un ritmo vertiginoso da commedia nera, Giuseppe Montesano chiama in scena
il suddito televisivo, il consumatore globale, l’uomo medio assoluto, lo
schiavo della pubblicità, e poi i risanatori dell’economia nazionale, i
venditori di spiagge, i venditori di aria da respirare, i venditori e i
compratori di anime. Un comico, feroce e colorito avanspettacolo pop, dove
gli attori scoprono le piaghe di una modernità livida e terribile, dove il
caldo è soffocante e i black out continui. In un crescendo che mescola
l’opera buffa e il dramma si scoperchia allora il formicaio brulicante di
questo show postmoderno, dove vive un Popolo Magico fatto di ridicoli mostri
drogati dal sogno del denaro, di prigionieri illusi di essere liberi, di
gaudenti che hanno seppellito la passione e l’amore. Un ilare e tragico
romanzo teatrale dell’Italia malata di questi ultimi anni.
Note a margine
Dal 1997, con il fortunato allestimento di "Rosencrantz e Guildenstern sono
morti" di Tom Stoppard, Enrico Ianniello, Tony Laudadio e Andrea Renzi
collaborano stabilmente. All’interno di Teatri Uniti, hanno costituito uno
studio che sta dando vita ad un percorso caratterizzato da un‘attenzione
decisa verso un repertorio contemporaneo. Magic People Show (2006) è la
tappa più recente di questo tracciato ed insieme a Pinocchio (2001) e Santa
Maria d’America (2004) disegna una singolare trilogia su tre momenti cardine
della storia d’Italia.
Giovedì 9 Luglio, "Chiove", di Pau Mirò - regia F. Saponaro con C.
Baffi, E. Ianniello, G. Ludeno
regia e spazio scenico Francesco Saponaro, scene Roberto Crea, costumi
Roberta Nicodemo, suono Daghi Rondanini, luci Lucio Sabatino, edizione e
aiuto regia Stefania Capodanno
Note di regia
«Un’ambientazione iperrealista, dalle originarie Ramblas di Barcellona
al piccolo appartamento fatiscente nei Quartieri Spagnoli di Napoli, sposta
l’intreccio di passioni dei tre protagonisti, immergendoli in una realtà
sospesa tra le aspirazioni di normalità, il desiderio di riscatto e
l’amarezza del presente. La vita della prostituta Lali e del protettore
Carlo è solo sfiorata dalla civilizzazione di cui raccolgono le scorie, i
modelli esterni e deteriori: dal cibo spazzatura dei fast food, alla droga,
alla musica da bancarella. Le brame d’amore, i sogni di rivalsa sociale di
Lali e la sua massima ambizione - sembrare normale - consumati dalla
logorante convivenza con Carlo si ravvivano durante gli incontri mercenari
con Davide. Ma la cultura e i libri, i versi dei poeti, gli aforismi dei
filosofi, i quadri dei grandi musei, non si elevano oltre un meteorico
vagheggiamento a margine di un rapporto mercenario e circoscritto alla
lettura di un involucro di cioccolatino, nella poesia epigrafica dei Baci
Perugina».
Note a margine
Accolto con interesse alla sua anteprima nazionale nel mese di ottobre
2007, nel Prologo del Teatro Festival Italia di Napoli, Chiòve è stato
protagonista di un singolare esperimento che ha consentito,
contemporaneamente alla messa in scena teatrale, la realizzazione di un
lungometraggio. Allestito, filmato e trasmesso in tempo reale, da un
appartamento/set dei Quartieri Spagnoli di Napoli, Chiòve è stato ripreso in
diretta e proiettato contemporaneamente su grande schermo in varie sale di
Napoli, Barcellona, Roma, Cosenza, trasmesso in internet e diffuso sul
satellite da Nessuno Tv, realizzando un dialogo serrato - mai tentato finora
- fra teatro, cinema, televisione e web.
Domenica 12 Luglio, "Quando New York Era La Seconda Città D’italia",
conferenza/spettacolo con F. Durante e gli attori della compagnia Teatri
Uniti: Francesco Durante, narratore, Enrico Ianniello attore, cantante, Tony
Laudario attore, cantante, Andrea Renzi attore, cantante, Luciano Saltarelli
attore, cantante, Federico Odling pianoforte, Vittorio Ricciardi flauto,
clarinetto, sax. produzione Teatri Uniti e (OTC) Onorevole Teatro Casertano
(nostro articolo)
Note di regia
“Quando New York era la seconda città d’Italia” è una conferenza spettacolo
sull’emigrazione italiana a New York tra Otto e Novecento e su quello che ha
prodotto in termini storici e sociali, ma soprattutto artistici. È
strutturata per l’appunto come una lezione tenuta da Francesco Durante, il
quale dal palco, racconta la storia del grande fiume di emigranti italiani
in America del Nord, aiutandosi con numerose immagini. La lezione è inoltre
arricchita da numeri teatrali eseguiti dal vivo dagli attori di Teatri Uniti
e OTC. Il repertorio proposto offre macchiette e canzoni italoamericane di
Eduardo Migliaccio (“O Bluffo”, “La lengua taliana”, “‘Mpareme a ‘a via d’’a
casa mia”), il monologo drammatico “Il pezzente” di Riccardo Cordiferro, una
spassosa riduzione teatrale da “Il presidente Scoppetta” o “La Sociaetà
della Madonna della Pace” di Pasquale Seneca, nonché altri brani tratti
dalla tradizione popolare e d’autore legata all’esperienza dell’emigrazione
transoceanica. Caratteristica di Quando New York era la seconda città
d’Italia è il suo rigore filologico, che però si sposa a un’atmosfera di
grande, godibilissima verve, per un intrattenimento molto curioso e
decisamente divertente.
Giovedì 16 Luglio, "Suonambulo" di T. Calenzo, scene di G. Dell’Ova -
regia di T. Calenzo
con Vincenzo Alfieri, Amalia Bruni, Tonino Calenzo, Fausta Fusciello,
Gianluca Boccino.Gianni Maliziano, Fabio Matano, Ortenzia Fiordaliso. Scene
e costumi Giuseppe Dell’Ova, tecnico luci e musiche Giovanni Dell’Ova, regia
Tonino Calenzo, produzione AURUNKATELIER
Note di regia
«Lo spettacolo “Suonambulo”, attraverso “quadri” e dialoghi fra il
comico e il surreale, mette in risalto l’impossibilità e l’incapacità degli
esseri umani a comunicare in una società postmoderna e tecnologicamente
avanzata. Il Suonambulo, strano scienziato, crede di aver inventato una
nuova teoria per guarire i malati di mente, basata su suoni e rumori
particolari. Tutto questo passa in secondo piano quando i personaggi
“portano” nella commedia la loro “follia”, le loro storie crude e amare e a
volte vissute anche con piena inconsapevolezza. E’ proprio questa
inconsapevolezza “vissuta” che trasforma, attraverso una serie di colpi di
scena, un finale molto drammatico in un evento comico: comicità però che
lascia riflettere e meditare sulla condizione esistenziale di ciascuno di
noi».
Sabato 18 Luglio - fuori abbonamento/ingresso libero - "Napul’e’"
voce, chitarra, percussioni
Voce Sabrina Marciano, Chitarra Massimo Aureli/Pino Russo, Percussioni
Maurizio Rossi
Note
Per apprezzare le proprie origini ci si deve forse allontanare dalla terra,
grembo natale ed intraprendere un viaggio in cerca di lidi nuovi e
sconosciute emozioni. Confrontarsi con altri luoghi, tradizioni, voci. Basta
poco, tuttavia, e in un istante ci ritroviamo con la mente ed il cuore a
ricordare il fremito dell’infanzia, i sapori delle proprie origini, la
dolcezza delle voci cadenzate dal dialetto di casa. Il passato, piccolo o
grande che sia, ritorna, colmo di odori e suoni e colori e ricordi. La
scelta di queste melodie, delle canzoni che canticchiavano le madri e le
nonne, che ne raccontavano anche le storie e i perchè, le origini lontane, è
un atto commemorativo e procreativo al tempo stesso: il passato degli altri
è la trama su cui ricamiamo il nostro presente. “Napul’è” è un concerto
sulla canzone napoletana d’autore. Il repertorio, spazia dalla canzone piu’antica,
che risale al 1200, ai successi della prima meta’ del ‘900, toccando melodie
tra le più note ai cultori, come ai semplici appassionati, alternando alle
note delle intramontabili canzoni, aneddoti, poesie e letture di autori
illustri. “Era de maggio”, “Voce e notte”, “Reginella”, “Tammurriata nera”,
sono solo alcuni dei titoli di questo elegante, piacevole e raffinato
concerto a tre voci. Una sarà la chitarra che accompagnerà con la sua
sapiente e suggestiva armonia tutto lo spettacolo (Massimo Aureli/Pino
Russo) Una riempira’ di colori le melodie con le sue fantasiose percussioni,
e dara’ vita alle spendide pagine di grandi scrittori dell’ottocento
(Maurizio Rossi). Una sarà interprete delle piu’ incantevoli canzoni
napoletane e racconterà aneddoti sulla loro nascita e sul loro significato
(Sabrina Marciano). Con la speranza ed il desiderio di infondere nell’animo
del pubblico gli stessi sentimenti e le stesse passioni da cui originarono
tali capolavori.
Lunedì 20 Luglio, "Manca Solo La Domenica" di S. Grasso. Scene e
regia di L. Maglietta, con L. Maglietta
alla fisarmonica Vladimir Denissenkov, musiche Vladimir Denissenkov,
produzione Teatri Uniti
Note di regia
«Esistono amori che non danno la felicità ma… se ne possono vivere altri!
“Il problema era serio, con quel cotogno tra i piedi come continuare nella
solita vita che ogni giorno la portava fuori casa, in altri paesi, anche
molto lontani?”. Ma Borina, all’anagrafe Liboria Serrafalco sposata Liuzzo,
trasforma, trasforma tutto fino all’estremo, fino in fondo. La sua
vulnerabilità non è stata rispettata e lei si riappropria di tutto e di
tutti. Andare lontano dalla propria casa. Fantasticare una vita di
sentimenti amorosi e luttuosi. Desiderare passioni, amori e soprattutto uno
status, riconosciuto da tutti, da poter portare dipinto sulla faccia come
una voglia di fragola. E se la realtà le impedisce di continuare a vivere
tutto questo Borina non se ne preoccupa: pianifica. Come una straordinaria
attrice dal lunedì al sabato accanto alla sua vita piatta e prevedibile come
quella di tutto il paese, ne affianca un’altra fatta di tournée in altri
luoghi nel suo ruolo di vedova! L’unico cruccio resta la domenica. Sì, manca
solo la domenica».
Giovedì 23 Luglio, "Cinque In Condotta di e con «I Virtuosi di S.
Martino»
testi e musiche di Roberto del Gaudio e Federico Odling, con Roberto Del
Gaudio (cantante-attore), Federico Odling (violoncello), Vittorio Ricciardi
(flauto traverso), Dario Vannini (chitarra classica), Antonio Gambardella
(violino)
Note
Dopo l’uscita del loro cd “Carogne”, il nuovo spettacolo de I Virtuosi di
San Martino trae spunto dalla loro sempre crescente volontà di indisciplina.
Dalla loro perenne disaffezione per tutto ciò che è genere, per tutto ciò
che, in teatro come in musica, attraverso la retorica imperante della
riproposizione, diviene luogo comune. I concerti-teatro de I Virtuosi,
insomma, hanno fino ad oggi provato a rovesciare il “buon senso comune”,
ponendo in atto un gioco ironico e rocambolesco, che travolgesse gli stilemi
dominanti della musica e del teatro. E questo nuovo spettacolo riafferma
questa vocazione del quintetto, che, per l’occasione, si dà pure un voto di
condotta. “Cinque in condotta”, intende dunque riaffermare questa avversione
alla “disciplina dominante”, appunto, provando a far sì che per una sera, in
teatro, la sua crisi riveli il suo lato comico. I Virtuosi, utilizzando e
riformulando la forma teatro-canzone, vanno alla scoperta dei “nuovi mostri”
dei nostri giorni, dal cantante impegnato alla cattolica fervente, dallo
storico revisionista al venditore di mine anti-uomo, dal neo-liberista
protettore di prostitute al candidato alle elezioni. Ma ancora tanti altri
personaggi dell’Italia di oggi (o forse dell’Europa intera), che si aggirano
nelle nostre strade, nei nostri media, nelle nostre vite, e che
meriterebbero un voto di condotta da espulsione, ben più basso del cinque
che I Virtuosi di San Martino tributano a sé stessi ridendo.
Alcuni titoli
La papessa, Pagatemi!, Il grande errore di Adolf, Lo zecchino di piombo, 23,
‘O liberista, lo sforzo democratico
Sabato 25 Luglio, "Nummere, sostumatissima Tombola Napoletana" di e
con Gino Curcione
Note
La tombola napoletana e un escursus coltissimo sui numeri, sulla cabala,
sulla numerologia sono messo in scena da Gino Curcione, interprete di teatro
e apprezzato attore di cinema per Mario Martone, Lello Arena, Antonietta De
Lillo e Pappi Corsicato. Nei panni di una procace popolana napoletana, un
po' fattucchiera e un po' bambola, Curcione propone "Nummere: una
scostumatissima tombola napoletana", un grande happening linguistico capace
di restituire con una travolgente afffabulazione il più palpitante vissuto
dei vicoli dei Quartieri Spagnoli
Martedì 28 Luglio, "Compleanno" di e con Enzo Moscato
testo e regia Enzo Moscato, scena e costumi Tata Barbalato, voce su chitarra
Salvio Moscato, produzione La Compagnia Teatrale di Enzo Moscato
Note di regia
Dedicato alla memoria di Annibale Ruccello, giovane drammaturgo tragicamente
scomparso nel 1986, il testo sviluppa il doppio tema incrociato dell’
assenza e del delirio, intesi entrambi come produzioni fantasmatiche fatte
di parole, suoni, visioni, gesti, e mirati a colmare il vuoto, l’ inanità
dell’ esistenza. O del teatro. Una specie di esercizio quotidiano del
dolore, del controllo e di elaborazione della pulsione di morte, senza
assumerne, però le condotte autodistruttive, ma sorridendone, talvolta
godendone come una festa, un ciclico ricorrere di affinità elettive, di
sconvolti, teneri ricordi.
Uno spazio alquanto disadorno eppur pomposo.
Un tavolo, due sedie, forse tre, non si sa ancora.
Sedie poste l’una di fronte all’altra e/o d’accanto.
Comunque, nella posa di un intimo, forsennato colloquio.
Il tavolo invece sembra essere in attesa di un holiday
tra amici o un birthday-meeting tra comari cinguettanti.
Sulla tovaglia, in numero contato, rose rosse finte con
bottiglia di modesto spumante già stappato e una
coppa di metallo ordinariamente opaco.
Nei pressi della coppa, ma in un angoletto,
sfiorato appena dalla luce,
dardeggiano diademi di stagnola, orecchini spaiati,
rossetti inaciditi.
E poi, da qualche parte, in fantasmatica parata, incedono
Ines, Bolero, Spinoza, i sorci, le matte, le gatte Rusinella,
i mutanti, i maniaci, gli innesti, le ibride bebées-eprouvette,
pirati, priori,scrittori,inquisitori, playbackiste, alligatori,
razziatori di pistole, pronte ad essere suonate come sax
una volta scartocciate da corbeilles d’intricate narrazioni.
Materiale infiammabile, e si vede, proveniente da galassie
papiriche-tufacee, rigorosamente made in Naples ovvero
Babbilonia.
Ps: Si sconsiglia pertanto l’uso di alcooli o accensione di
cerini durante la performance. È pensabile che in scena ci pensi già
Moscato.
informazioni
e prenotazioni: presso Convitto Nazionale «A. Nifo», tel. 0823.938345, ore 10.30
/ 13.00 - 18.00 / 20.30
abbonamento € 50,00 - biglietto € 10,00
inizio spettacoli ore 21.00
Si ringrazia la Direzione del Convitto Nazionale A. Nifo per la gentile
collaborazione
consulta: Estate a
Sessa Aurunca.