Francesco Durante

Saltarelli, Ianniello e Laudadio

(a sx) Vittorio Ricciardi flauto,

(a sx)  Federico Odling, pianoforte,

Renzi e Laudadio

La caricatura di Riccardo Cordiferro disegnata da Enrico Caruso

 

I luoghi della memoria: Quando New York era la seconda città d’Italia

Sessa Aurunca (ce), 12 Luglio 2009

Comunicato stampa

Domenica 12 Luglio, Sessa Aurunca. Nel pieno svolgimento la rassegna "I luoghi della memoria" nel giardino vanvitelliano del Convitto Nazionale A. Nifo. Tante le novità di quest'anno, ma sempre sotto l'attenta direzione artistica di Tonino Calenzo). La prima è la scelta di concentrare in uno spazio più ristretto (rispetto agli anni precedenti) palco e platea, così da creare un "piccolo salotto", e poi la collaborazione con Teatri Uniti e Onorevole Teatro Casertano per alzare ulteriormente il livello, che è stato sempre già alto, della stagione. Questa collaborazione ha permesso di inserire , accanto a spettacoli più "leggeri" anche altri che "con leggerezza" ma, nel contempo, con incisività, affrontano temi di un certo spessore.
E lo spettacolo di stasera ne è un esempio: è strutturato come una conferenza spettacolo e tiene il pubblico avvinto dall'inizio alla fine.
Complice, per primo, il tono calmo, colto ma brioso di Francesco Durante che, con piglio giornalistico ma dialettica chiara, alterna dati e curiosità, aneddoti e storia.
I dati iniziali che sciorina sono da "esodo": a fine 800 gli emigrati in America erano circa 6 milioni sui 34 di popolazione ! E New York contava 500.000 italiani, seconda quindi a Napoli e tale da superare Roma!  E le immagini d'epoca si susseguono: poveri vestiti e povere cose portate in un mondo totalmente sconosciuto a mo' di "scudo".
E come non capire quindi il perpetuarsi nella "nuova terra" di usi, costumi, tradizioni, gastronomia?
A spezzare la gravità del discorso ecco gli intermezzi a cura dell'affiatato quartetto Ianniello-Laudadio-Renzi-Saltarelli (in ordine alfabetico e senza spazi, voglio sottolineare l'ecletticità e la loro estrema professionalità) che, scambiandosi continuamente i ruoli, cantano, recitano e suonano
Si susseguono canzoni fra le quali la spassosa "'Mpareme a 'a via d''a casa mia" di Eduardo Migliaccio (in arte Farfariello, un personaggio a metà fra Raffaele Viviani e Brachetti), piccole riduzioni teatrali fra prosa e poesia - "La Lengua Taliana" sempre di Migliaccio e "Il presidente Scoppetta o La Società della Madonna della Pace" di Pasquale Seneca - e il drammatico "Il pezzente" di Riccardo Cordiferro.
Proprio quest'ultimo personaggio, sconosciuto ai più, è stato invece centrale nella conferenza- spettacolo e mi fa piacere tratteggiarne alcune caratteristiche.
Il nome d'arte, Riccardo Cordiferro, nasconde in realtà Alessandro Sisca, animatore culturale e fondatore di una testata che solo da qualche anno non viene più stampata: "La follia di New York". Scrittore e poeta, è noto sopratutto per essere stato l'autore della famosissima "Core 'ngrato" anche se la sua produzione va dalla canzone, alla poesia fino al teatro.
Lo spettacolo sembra durare poco ed invece un'ora e mezza di parole e musica vola via come in un soffio.
Prima dello spettacolo abbiamo scambiato due battute con Enrico Ianniello, che oramai vive in Spagna proprio sulla genesi di questo spettacolo. Già qualche anno fa, infatti, "S. Maria d'America" ha aperto una ricerca sulle figura di italiani che hanno portato lustro all'Italia. Infatti, insospettabilmente, gli italiani erano considerati emigranti di serie B, addirittura una categoria intermedia fra gli afro-americani e i bianchi, con un'etichetta di mangia-spaghetti (ovvero incapaci di adattarsi), litigiosi e brutali. Non pochi sono stati i linciaggi agli inizi del 900 e le caricature pubblicate sui giornali d'epoca che ricordano quelle naziste verso gli ebrei.
Sempre Ianniello ci ha parlato dell'enorme successo, specie fuori Italia, dei primi due spettacoli presentati in questa rassegna, ovvero "Magic People Show" (le cui repliche sono previste fino all'anno prossimo) e "Chiove" dal quale si sta pensando di trarre un film.
Concludo ricordandovi che la rassegna è in pieno svolgimento e altri interessanti spettacoli sono in cartellone. E allora.. perchè non andare al fresco del giardino del convitto a passare una serata diversa, ma sicuramente interessante e divertente?

Consulta: Rassegna: I Luoghi Della Memoria, Sessa Aurunca

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