I luoghi della memoria: Quando New York era la seconda città d’Italia
Sessa Aurunca (ce), 12 Luglio 2009
Comunicato stampa
Domenica 12 Luglio, Sessa Aurunca. Nel pieno svolgimento la
rassegna "I luoghi della memoria" nel giardino vanvitelliano del Convitto
Nazionale A. Nifo. Tante le novità di quest'anno, ma sempre sotto l'attenta
direzione artistica di Tonino Calenzo). La prima è la scelta di concentrare
in uno spazio più ristretto (rispetto agli anni precedenti) palco e platea,
così da creare un "piccolo salotto", e poi la collaborazione con Teatri
Uniti e Onorevole Teatro Casertano per alzare ulteriormente il livello, che
è stato sempre già alto, della stagione. Questa collaborazione ha permesso
di inserire , accanto a spettacoli più "leggeri" anche altri che "con
leggerezza" ma, nel contempo, con incisività, affrontano temi di un certo
spessore.
E lo spettacolo di stasera ne è un esempio: è strutturato come una
conferenza spettacolo e tiene il pubblico avvinto dall'inizio alla fine.
Complice, per primo, il tono calmo, colto ma brioso di Francesco Durante
che, con piglio giornalistico ma dialettica chiara, alterna dati e
curiosità, aneddoti e storia.
I dati iniziali che sciorina sono da "esodo": a fine 800 gli emigrati in
America erano circa 6 milioni sui 34 di popolazione ! E New York contava
500.000 italiani, seconda quindi a Napoli e tale da superare Roma! E
le immagini d'epoca si susseguono: poveri vestiti e povere cose portate in
un mondo totalmente sconosciuto a mo' di "scudo".
E come non capire quindi il perpetuarsi nella "nuova terra" di usi, costumi,
tradizioni, gastronomia?
A spezzare la gravità del discorso ecco gli intermezzi a cura dell'affiatato
quartetto Ianniello-Laudadio-Renzi-Saltarelli (in ordine alfabetico e senza
spazi, voglio sottolineare l'ecletticità e la loro estrema professionalità)
che, scambiandosi continuamente i ruoli, cantano, recitano e suonano
Si susseguono canzoni fra le quali la spassosa "'Mpareme a 'a via d''a casa
mia" di Eduardo Migliaccio (in arte Farfariello, un personaggio a metà fra
Raffaele Viviani e Brachetti), piccole riduzioni teatrali fra prosa e poesia
- "La Lengua Taliana" sempre di Migliaccio e "Il presidente Scoppetta o La
Società della Madonna della Pace" di Pasquale Seneca - e il drammatico "Il
pezzente" di Riccardo Cordiferro.
Proprio quest'ultimo personaggio, sconosciuto ai più, è stato invece
centrale nella conferenza- spettacolo e mi fa piacere tratteggiarne alcune
caratteristiche.
Il nome d'arte, Riccardo Cordiferro, nasconde in realtà Alessandro Sisca,
animatore culturale e fondatore di una testata che solo da qualche anno non
viene più stampata: "La follia di New York". Scrittore e poeta, è noto
sopratutto per essere stato l'autore della famosissima "Core 'ngrato" anche
se la sua produzione va dalla canzone, alla poesia fino al teatro.
Lo spettacolo sembra durare poco ed invece un'ora e mezza di parole e musica
vola via come in un soffio.
Prima dello spettacolo abbiamo scambiato due battute con Enrico Ianniello,
che oramai vive in Spagna proprio sulla genesi di questo spettacolo. Già
qualche anno fa, infatti, "S. Maria d'America" ha aperto una ricerca sulle
figura di italiani che hanno portato lustro all'Italia. Infatti,
insospettabilmente, gli italiani erano considerati emigranti di serie B,
addirittura una categoria intermedia fra gli afro-americani e i bianchi, con
un'etichetta di mangia-spaghetti (ovvero incapaci di adattarsi), litigiosi e
brutali. Non pochi sono stati i linciaggi agli inizi del 900 e le caricature
pubblicate sui giornali d'epoca che ricordano quelle naziste verso gli
ebrei.
Sempre Ianniello ci ha parlato dell'enorme successo, specie fuori Italia,
dei primi due spettacoli presentati in questa rassegna, ovvero "Magic People
Show" (le cui repliche sono previste fino all'anno prossimo) e "Chiove" dal
quale si sta pensando di trarre un film.
Concludo ricordandovi che la rassegna è in pieno svolgimento e altri
interessanti spettacoli sono in cartellone. E allora.. perchè non andare al
fresco del giardino del convitto a passare una serata diversa, ma
sicuramente interessante e divertente?