Un ricordo di Clemente Bonagura

Articolo di Emilio Di Donato


Caserta, 28 Gennaio 2007. 

    "Clemente Bonagura per me è come una bella canzone. Non come una canzone qualsiasi, che tutti dimenticano, ma una bella canzone, di quelle che non muoiono mai". È con queste parole dedicate all'amico Clemente Bonagura che Pasquale Ziccardi (autore e musicista della NCCP) ricorda il musicista di cui il 28 di Gennaio ricorre il primo anniversario della prematura scomparsa. "Ancora prima delle esperienze che poi avremmo avuto con i Potlatch, con Bobby Solo ed altri ancora, è in un lontano pomeriggio del 73, a Piazza Vanvitelli, che ebbi il mio primo contato con lui, grazie a Peppe Cerrato, un musicista che all'epoca era il collante di tanti gruppi musicali casertani. Mettemmo su il nostro primo gruppo. 
     In un locale di Palma Campania tenemmo il primo concerto della nostra vita, procurato dal papà di Peppe. Clemente, io e Peppe avevamo provato per due mesi tutto un repertorio basato su Deep Purple e Santana, ma in quella sera iniziammo suonando rock, e terminammo a tarantelle, O Sole Mio e Palomma 'e notte. Un drastico cambiamento di rotta imposto dal pubblico, in pratica una catastrofe artistica, ma morimmo di risate! Clemente era una bella persona, ridevamo tanto insieme. Tutti e tre eravamo ben assortiti, con un grande senso dell'osservazione, bastava un piccolo spunto per farci ridere. 
     Voglio terminare con un bel ricordo su di lui. Ai nostri esordi suonavamo nei locali, e accompagnavamo un cantante particolarmente bravo. Clemente anche allora era un asso a fare scherzi, di grande efficacia. Ebbene immediatamente prima di un concerto il cantante era andato in bagno, Clemente si accorse che la porta del bagno poteva essere chiusa dall'esterno, e girò la chiave, intrappolandolo dentro. Andò quindi sul palco, e iniziò a chiamare dal microfono "Giancarlo urgentemente sul palco!". Ovviamente il povero cantante non poteva uscire ed ascoltava il richiamo con rabbiosa impotenza. E Clemente ogni dieci secondi ripeteva l'annuncio, aumentava il tono della voce, simulando anche di essere impaziente ed arrabbiato "PER CORTESIA, Giancarlo Ur-gen-te-men-te sul Palco!!!"


     Mimì Ciaramella (Avion Travel): "Clemente aveva una grande sensibilità musicale. Non era un rocker, ma amava le atmosfere rarefatte e country folk californiane alla James Taylor. E' stato per me un amico, ed ho avuto la fortuna di lavorare con lui per più di cinque anni. Il nostro lavoro, presso il Comune di San Marco, non aveva niente a che fare con la nsotra passione. Però ogni tanto ci prendevamo una piccola pausa, chiudevamo la porta, e parlavamo di musica e delle nostre passioni. E immancabilmente terminavamo con la frase :"Ma noi, noi che ci stiamo a fare qua?" "


     "Clemente era molto intelligente, soprattutto sapeva vivere" è il ricordo del cantautore Gino Licata "Abbiamo suonato insieme per tre anni con Bobby Solo, in giro per il mondo. Battezzò il nostro furgone "la nave dei folli". Clemente conosceva molte lingue, mi sembra che addirittura studiasse l'arabo. Grazie alla sua conoscenza delle lingue, ci risolveva molti problemi quando suonavamo all'estero. Oltre ad essere intelligente Clemente aveva una grande cultura. Ed era un ottimo musicista, dal suono molto moderno, attuale. Per alcuni anni ha lavorato al Comune di San Marco Evangelista, insieme a Mimì Ciaramella che doveva chiedere a lui, quando aveva un concerto con con gli Avion Travel, il permesso per assentarsi."


     "Il suo pensiero dominante era legato alla sua infinita passione per la musica", afferma Antonio Bonagura, fratello di Clemente, nel suggerirci l'idea di questo articolo. "Vorrei che possa essere ricordato in qualche occasione in cui la musica rappresenti il tema di fondo. Sono sicuro che pure a lui, vecchio esponente della musicalità casertana, la cosa potrebbe fare tanto piacere."


     Clemente era molto affezionato al nostro sito, perciò vorrei segnalarvi la bella, lunga ed ironica carrellata di ricordi che egli inviò al sottoscritto, sulle sue esperienze col gruppo dei Potlatch a cui rimase particolarmente affezionato. Nel rileggerla ho riprovato la felicità con cui la pubblicai sette anni fa, perché Clemente fu tra i primi ad alimentare in modo spontaneo il bellissimo spirito di condivisione che anima tuttora il nostro sito casertamusica. [leggi lettera di Clemente]

PS: se qualche amico di Clemente vorrà inviarci un suo ricordo, lo allegheremo con piacere a quelli qui presenti.

 

 

 

 

 

Clemente Bonagura

foto © Casertamusica

 
 

 

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