Al Teatro Civico 14: "Tutta colpa di Ugo" di Elvira Scorza

Caserta - 21 Maggio 2023

Articolo di Rossella Barsali

Primo avviso: entrate nel buio del teatro senza leggere la sinossi. Non vi lasciate mettere in guardia, non cercate a tentoni di capire a cosa andrete incontro; lasciatevi sorprendere. Il messaggio è chiarissimo, ma vanno còlte tutte le sfumature, per poter apprezzare fino in fondo la bravura di chi ha contribuito a realizzarlo, di chi lo ha generato. Non trovo espressione diversa, Elvira Scorza mi perdonerà: ma questa giovane autrice ha “stoffa” antica e immediatamente riconoscibile, con mesh strettissimi che filtrano accuratamente le umane miserie, senza perdersene una. Rappresentandole, sì, ma con ironia, quasi ad invitare a riderne, della tragedia; però con pudore, e nonostante ciò, senza mai lasciare l’immaginazione al caso. Insomma, tutta questa serie di ossimori produce un capolavoro: tanto più vicino a chi assiste, perché parla la stessa lingua, “parolacce” comprese; scorre gli stessi programmi televisivi, ha i medesimi ritmi di vita quotidiana, ma tra le crepe l’horror traspare, l’abuso è annunciato dalle sue conseguenze, e, come un puzzle, tutto si ricompone, e si svela nella sua piena atrocità. La metafora cattolica completa l’opera, invocando un perdono impossibile, inaccettabile: quel perdono richiesto da chi è stato sottratto al male, vivendone uno speculare, diversamente aspro, diversamente lacerante. E’ la genesi di una carneficina, dove la vittima sacrificale e consapevole diventa consapevolmente carnefice.
Ci arriva un monito, forte: gli equilibri familiari, anche se nati in situazioni distorte, possono durare per sempre, finché non giunge un fattore esterno, che possiamo chiamare Ugo, d’ora in poi, a sbilanciare tutto. Sono occasioni di svolta, ma spesso la coazione a ripetere è più forte. Ed è l’impossibilità di scorgere il pantano nel quale si è immersi che ci fa sostenere che è Tutta colpa di Ugo.
Un plauso sincero ai tre attori, veramente strepitosi: Mariasilvia Greco e Loris De Luna, rispettivamente Iole e Carlo, trascinanti, istrionici, ieratici; Giuseppe Brunetti, il giovane don Ugo, sorprendente.
Una vittoria meritatissima.

con: Giuseppe Brunetti, Loris De Luna, Mariasilvia Greco
produzione Dracma Teatro/Ass. Teatrale Ginepraio/ Terrazza Mascagni
vincitore dell’edizione. 2022 “Verso Sud”, e realizzato con il sostegno del progetto “Verso Sud”

Consulta: Programma del Teatro civico 14

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