Teatro Civico 14: La Strada di Leonardo Losavio
Caserta- 19 Marzo 2023
Articolo di Rossella Barsali, foto di A Jolanda
Un titolo così promette bene, è quasi scaramantico: ti
aspetti un riferimento a Fellini o a Kerouac. Ti accomodi in sala e, appena si
accendono i fari della probabilissima auto che trasporterà i personaggi, senti
il clacson della Lancia Aurelia B24 de “Il sorpasso” di Risi. Ti disponi ad
assistere ma, proprio mentre cominci a familiarizzare con Manuel, il blabla
driver, ti accorgi che assistere è inesatto, perché
Stai partecipando.
La quarta parete squarciata improvvisamente da un secondo
personaggio, molto meno solare del primo, molto più enigmatico, ti avverte che
il viaggio è cominciato e che La Strada potrebbe essere ancora lunga o fermarsi
all’improvviso. Chissà.
Certo è che hai un vantaggio innegabile: sei uno
spettatore privilegiato, leggi nei pensieri senza alcuno sforzo. Altro
vantaggio: ti vedi passare davanti uno spaccato dei malesseri contemporanei,
delle dipendenze che affliggono l’umanità, delle letture distorte della realtà
che non riesce più ad essere interpretata senza il sospetto di un complotto:
insomma, ti specchi. E scorgi la diffidenza. E ti rammarichi che, quando provi
ad andare oltre l’apparenza, ci vai con timore e di certo convinto di trovare il
peggio. E cosa si fa quando si è di fronte all’ignoto? Spesso, si scappa.
Abbandonando, si abbandona se stessi. Al bivio, senza il navigatore, si sceglie
sempre la strada sbagliata. E si lascia per strada l’amico, sé stessi, il
proprio Dio che, visto da fuori, mica è poi tanto una brava persona, eh.
Si ride, partecipando allo spettacolo. Ci si lascia
trasportare volentieri, con leggerezza, inconsapevoli della stilettata che
arriverà. Perché non sempre si corrisponde a chi si dice di essere. E questa
scoperta può sconcertare.
Il lavoro di Losavio è attuale e spietato, con
forti sentori di tenerezze e ironie; i personaggi si svelano senza fretta, noi
pubblico ricomponiamo i tasselli, con l’aiuto dei suoi flashback. La regia di
Galano è molto cinematografica, ha un appeal immediato, una sapienza
riconfermata.
Va visto, pardon, va vissuto. Come ogni viaggio, ogni vita:
solo una volta.
La Strada di Leonardo Losavio, con Roberto Galano e Leonardo Losavio, regia di Roberto Galano
Consulta: Teatro Civico 14: