Al Teatro Civico 14 "cazzimma&arraggia"
Caserta – 23 ottobre 2022
Articolo di Marilena Lucente
Cazzima e arraggia. Due dimensioni dello spirito, due modi
di essere, di stare al mondo eppure di sfuggirgli, per essere quello che si è.
Cazzimma e arraggia, forza e rabbia, più o meno nella traduzione, nella
divertente e a tratti dolce commedia di Fulvio Sacco e Napoleone Zavatto nel
cartellone del Teatro Civico 14 in questa stagione.
Prendi un sogno, il più
grande che si può sognare. E mostralo per quello che è. Mettilo in mutande,
chiuso in una stanza d’albergo, per cinquantanove giorni, in compagnia di un
mazzo di carte, di quattro bottiglie di sangria, un telefono che squilla e una
macchinetta del caffè (ma il caffè è quasi finito). Lo puoi ancora chiamare
sogno?
Si, se questo sogno ha un obiettivo e una scommessa dentro: comprare
Maradona dal Barcellona e portarlo a giocare a Napoli. Si, anche se questo sogno
è affidato a due dirigenti calcistici – Fulvio Sacco e Errico Liguori, in
mutante, canottiera, calzini e mocassini appunto. Si, proprio perché questo è un
sogno che tutti hanno sognato, correva l’anno 1984, e al solo sentire
pronunciare il nome di Ferlaino si mette la mano sul cuore e a sentire il nome
di Maradona si apre il petto e ci entra tutta Napoli dentro. Si, soprattutto
perché Maradona costa tredici miliardi e loro, i due manager che di glorioso
hanno solo un lontano passato, non hanno una lira, sono lasciati a combattere
nel mare aperto delle circostanze negative in compagnia delle loro rispettive
aspirazioni che fanno presto a trasformarsi in frustrazione. Ma in fondo ogni
ostacolo è buono per gettare benzina sul fuoco della cazzimma e della arraggia,
e la realtà – , tutta la realtà, anche quella che se si chiama Juventus – è solo
un accidente, dunque quel sogno si può e si deve realizzare.
Si ride, tanto,
fino alle lacrime, perché di disavventura in disavventura i due, toccheranno il
fondo, per poi risalire, napoletanamente, con un pizzico di follia. E alla fine
c’è anche un lieto fine. I due attori in scena piano piano si vestono – due
eleganti completi rosa fuxia e verde acqua – e consegnano allo spettatore una
bella dose di felicità. Cazzimma&arraggia è fatta di interpretazione brillante,
canzoni, duetti, balletti, occhi lucidi e sguardi di intesa. Più che la
cazzimma, più che l’arraggia, è l’amicizia a saper fare chiudere azioni
impossibili, è l’allegria contagiosa del calcio, che da tifosi o da calciatori è
sempre piena di amore e disperazione, che tiene in vita questa strana città che
ha tutto e niente ma pretende il giocatore migliore del mondo.
Napoli è
lontana e vicina. Una Napoli bella, raccontata senza stereotipi, ma vera, con
poche battute che solo i napoletani lontano da casa sanno fare. Proprio perché –
cazzimma&arraggia – sanno come stare vicini a se stessi.
Alla fine viene
voglia di sapere e vedere di più. Un sequel, uno spin off, il ritorno. Insomma:
questi due non possono uscire di scena e basta. I sogni sono fatti per
continuare.
consulta: Teatro Civico 14: programma ed eventi