Peppe Barra in "La cantata dei pastori" al teatro Comunale
Caserta – Novembre 2015
Articolo di Lorenzo Di Donato
E meno male che siamo lasciati ancora liberi di celebrare il Natale come a
noi piace e secondo la nostra tradizione. In questa, ormai da quarant’ anni, è
entrata di prepotenza, e con pieno merito, la rappresentazione, al teatro
Comunale di Caserta ora Teatro Parravano, della "Cantata dei pastori", ovvero di
Peppe Barra, che da quarant’anni rimaneggia, riscrive, riarrangia nella
scenografia, questa veramente bella ed intelligente, il capolavoro scritto da
Andrea Perrucci nel 1698. Noi a Caserta non possiamo fare Natale senza la
"Cantata dei pastori" nella quale Peppe Barra tra le altre cose riesce ad
intessere con gli spettatori un colloquio pieno di ammiccamenti nonché di
battute inventate lì per lì sui personaggi di scena, sui musicisti e … sullo
spettatore. Una vera goduria perché per chi ha visto lo spettacolo da anni si
trova ad assistere a tante piccole/grandi variazioni sul tema da trovare quasi
tutto nuovo lo spettacolo,e, se non proprio nuovo, tanto divertente e gradevole.
La Cantata racconta le traversie di Giuseppe e Maria per giungere a
Betlemme. Nel loro faticoso e pericoloso viaggio - in quanto le potenze del male
(il peccato e Belfagor) cercano di ostacolare la nascita del Salvatore del mondo
- Maria e Giuseppe incontrano la strana coppia di popolani napoletani: Razzullo
(Peppe Barra), scrivano napoletano assoldato per il censimento e sempre
affamato, e Sarchiapone (Teresa Del Vecchio), sciancato barbiere pazzo e
omicida. E non mancano altri personaggi che ora sono propri del Presepe
napoletano: l’oste, il cacciatore e il pescatore, nonchè il pastorello Benino,
quello rappresentato nel Presepe da un pastorello che dorme accanto ad un fuoco.
Le musiche di Roberto De Simone, Lino Cannavacciuolo, Paolo Del Vecchio e
Luca Urciuolo, eseguite dal vivo da una piccola ma agguerrita orchestra, ben
supportano gli interventi dei protagonisti e il piccolo esercito di
saltimbanchi, acrobati, funamboli, diavoli e santi che popolano il racconto.
Meritatissimi gli applausi finali del numeroso pubblico accorso al Parravano per
questa produzione del teatro della musica a Napoli che meritatamente si è
aggiudicata nel 2004 il prestigioso premio Eti – gli Olimpici del Teatro come
migliore commedia musicale.
Consulta: Stagione teatrale 2015/2016 al Teatro Comunale