Rassegna "Una Nuova Stagione" all'Alt(r)o Teatro
Caserta – dall'11 ottobre 2015
Comunicato stampa
A cura della compagnia teatrale Non Solo Sipario, direzione artistica di
Fausto Bellone. Presso L'alt(r)o teatro, via Ruggiero 93, Caserta
11 Ottobre,
Enzo Varone & Giovanni Allocca in "Vieni avanti cretino" (nostro
articolo)
con Franco
Mantovanelli (chitarra e voce). Regia di Enzo Varone
Uno straordinario ed intenso
viaggio-omaggio alle celebri coppie storiche dello spettacolo, del varietà e del
teatro, intervallate dalle perle musicali del Maestro Franco Mantovanelli. Un'
occasione unica per vivere e ri-vivere momenti artistici unici ed esilaranti con
tre grandi artisti del nostro territorio
24 Ottobre,
L’associazione Principio Attivo in “Mio cugino Roberto”
Regia di Gennaro e
Giuseppe Caiazza
con Clementina Gesumaria, Max Caiazza, Peppe Bencivenga,
Gennaro Caiazza, Giuseppe Caiazza, Carolina Martucci, Stefania Prisco, Ivana
Iodice, Martina D' Alessio, Anna Santoro
Sinossi:
Peppe è un giovane dei
nostri tempi, laureato col massimo dei voti ma disoccupato, che cerca di
sopravvivere a questa ormai prassi contemporanea. Si ritrova ancora con la sua
anziana mamma Angelina, brava donna di altri tempi, che però è abbastanza corta
di maniche e inadatta a tenere segreti. Infatti, non avendo santi in paradiso a
cui rivolgersi per sistemare il proprio figlio, ormai 33enne, spiffera a
chiunque la sua situazione di disoccupato che dorme fino a pomeriggio inoltrato,
prospettando a Peppe lavori al limite della schiavitù. Di contorno troviamo
l’amico Pasquale, altro giovane nella stessa situazione, che abita nello stesso
palazzo in compagnia della provocante sorella Valentina. In questa cornice poco
idilliaca faranno irruzione il cugino Roberto di Peppe (che non vedono da oltre
30 anni) e il suo compagno di vita Raul (ballerino spagnolo) dando origine a
iniziali equivoci e prospettando alla famiglia di Peppe una possibile soluzione
economica alla loro vita poco felice. Ne seguiranno altre situazioni divertenti
e brillanti.
7 Novembre, La Fabbrica Woityla in “Prova
d’attore”
Commedia Comica in 2 atti di Patrizio Ranieri Ciu con
Mario Bilardi, Giusy Petriccione, Carlo Celotti, Ivan Santinelli, Francesco
Maienza, Luigi Gimmy Smimmo.
Regia di Patrizio Ranieri Ciu
Note di Regia:
"Prova d’attore, una satira sottile sul "sistema" del mondo dell'Arte per un
“mondo” di risate garantite.
Messa in scena dal Teatro Stabile di Innovazione
Fabbrica Wojtyla della città di Caserta con la regia del suo autore Patrizio
Ranieri Ciu, Prova d’Attore parte dalla base della “commedia”: la comicità,
perché “ridere è la prima prova di sopravvivenza dell’intelligenza dell’essere
umano”.
Due atti di sana, pura e “storica” comicità narrano le esilaranti
vicende di due dilettanti che, ingaggiati da un suggeritore, provano con uno
“stonato” vecchio attore d'altri tempi l'impegnativo testo teatrale “Chi” di
Aristide De Tremmelloni Tudorsecchi della Guardia Val di Fasa dove l’equivoco
verbale regna sovrano trasformando un dramma in una vera e propria “clownerie”
del tutto originale sotto lo sguardo contrapposto di una domestica ignorante e
di una “critica televisiva” illustre.
Prova d’Attore è una azione del Teatro
di Innovazione Città di Caserta: esistere nel futuro attraverso il ritorno alle
origini. Perché il Teatro è un prodotto di intrattenimento che grazie
all’originalità diventa opera d’arte".
20 novembre,
Antimo Buonanno in “Io, James Dean”
Regia di Antonio Vitale
Note di Regia:
"È sempre interessante e bello poter curare la regia di uno
spettacolo che racconta la vita di un personaggio realmente esistito ed è per
questo motivo che ho accettato ben volentieri di dirigere “Io, James Dean”.
Ho avuto modo di conoscere meglio questo personaggio avvolto nel mito del
giovane “misterioso” e “tenebroso”, approfondendo aspetti della sua vita poco
conosciuti dal pubblico che emergono nei minimi particolari nel monologo ben
interpretato dall’attore Antimo Buonanno.
La cura dei particolari, infatti,
caratterizza sempre le mie regie ed anche per “Io, James Dean” ciò emergerà non
solo attraverso la parola ma anche e soprattutto attraverso azioni teatrali dove
sarà il corpo dell’attore a parlare, a trasmettere emozioni forti al singolo
spettatore.
Questo perchè James Dean ha vissuto una vita sempre oltre il
limite e ritengo sia opportuno raccontare alcuni passaggi di essa non attraverso
la semplice parola, che ha la sua importanza all’interno dello spettacolo, ma
attraverso azioni ben coordinate che arrivano al pubblico in maniera più chiara
e più incisiva. Ho mirato, inoltre, volutamente a sdoppiare James Dean. Ci sarà
un Dean/narratore che racconta alcuni episodi della sua vita, leggermente
distaccato ed un
Dean/intimistico che vive determinati episodi, calandosi
totalmente in ogni situazione. Questa scelta è stata dettata anche da un
disturbo che affliggeva l’attore di “Gioventù Bruciata” e che lo spettatore
scoprirà nel vedere lo spettacolo".
5
dicembre, Non Solo Sipario e Antonio Vitale in “Universo Petitiano”
Storie comicissime di Pulcinella Cetrulo e Pascariello Carota di Antonio Vitale
da Antonio Petito
con Fausto Bellone, Rossella Di Lucca, Antonio Vitale
Regia di Antonio Vitale
Note di Regia:
"Pulcinella Cetrulo e Pascariello
Carota, il primo famosa maschera partenopea, il secondo rappresentante
solitamente dei buffoni buoni, sono i due personaggi cardini della produzione
teatrale petitiana.
Erano anni che non rimettevo in scena Petito, un autore
che mi ha sempre affascinato non solo perché ha dato una certa dignità a
Pulcinella ma anche perché le sue farse fanno ridere e divertire anche oggi.
“Universo Petitiano” è una mia vecchia idea che ha preso corpo col tempo. Ho
adattato per due attori ed un’attrice tre farse dell’autore napoletano,
mettendole in scena con pochi elementi, puntando su una regia minimalista, dalla
quale emergerà la forza e la bellezza non solo della parola ma anche del corpo.
Tengo, infine, a precisare che uno dei tanti motivi per cui ho deciso di curare
anche la regia di “Universo Petitiano” è di far conoscere un autore quale
Antonio Petito anche alle nuove generazioni perché credo sia fondamentale
approfondire sempre più la tradizione adattandola, necessariamente alla società
contemporanea con l’utilizzo di un rinnovato linguaggio teatrale".
19 Dicembre, Non
Solo Sipario in “Non ti conosco piu’”
Regia di Rita Lazazzera Facez
con Fausto Bellone, Rossella Di Lucca, Domenico Bottone, Mary Castellano,
Gaetano di Giovannantonio, Rita Lazazzera Facez
Adattamento di Fausto Bellone
Note di Regia:
Una classica commedia degli equivoci, che vanta innumerevoli
messe in scena nonché un indimenticabile adattamento cinematografico datato
1980, con Monica Vitti, Johnny Dorelli e Gigi Proietti, per la regia di Sergio
Corbucci.
Il testo ha all'origine un buon ritmo, inevitabilmente mitigato
ormai dall'ingenuità della situazione rappresentata. L'autore sa divertire con
la malizia di un dialogo scevro dalla volgarità contemporanea e riesce a
tratteggiare i tre personaggi principali con delicate pennellate di candida
ironia. L'avvocato Malpieri, giovane, aitante ed affermato, la sua bella moglie,
elegante e raffinata: un interno borghese apparentemente cristallino, la cui
serenità viene improvvisamente adombrata dal dramma di una presunta patologia
neurologica".
Costumi a cura di Rita Lazazzera e Rossella Di Lucca
16 Gennaio, L’Arcobaleno presenta “La festa della donna”
Regia di Vincenzo Mazzarella, con Michelangela Lanzante, Roberta Adelini,
Annamaria Cembalo
direzione di scena Saverio D'Andrea
musiche Saverio
D'Andrea e Lorenzo De Gennaro
La Festa della Donna (testo originale di
Vincenzo Mazzarella) racconta la storia familiare di Dolly e Barbie : due
sorelle ossessionate da una vita dalla presenza della madre, onnipresente anche
dopo esser passata a miglior vita. Guardando indietro nei loro passati, Dolly e
Barbie sviscerano insieme, con ironia e sarcasmo, rimorsi, paure, manie e
antiche questioni mai risolte. Il ritmo brillante e lo stile interpretativo tra
il tragicomico e il grottesco immergono lo spettatore in una bizzarra realtà
domestica dove il paradosso incontra la nevrosi e dove risate e musica fanno da
punteggiatura a un testo vivace e denso di spunti di riflessione.
23 Gennaio,
Non Solo Sipario in “Napule e na vota” ovvero C'era una volta,
Zuoccole, Tammorre e Femmene
Commedia musicale in due atti di Ciro Cardillo e
Fausto Bellone
con Fausto Bellone, Ciro Cardillo, Domenico Bottone, Ciro
Carnevale, Salvatore Galluccio, Alessio ianniello, Massimiliano Di Fuccia,
Carmine Cavagnuolo, Antonia Della Cioppa
Coreografie e movimenti scenici di
Francesca Gammella
Scene e costumi di Rossella Di Lucca e Peppe Pace
Regia
di Fausto Bellone
Note di Regia:
“Una commedia musicale che vuole
evidenziare l' aspetto colorato, musicale della tradizione partenopea,
attraverso immagini, suoni, sapori di un tempo. La maschera di Pulcinella, dai
toni grotteschi e contraddittori. La maschera e l' uomo. Il personaggio e il
luogo comune, raccontati, narrati con la magia e l' umiltà di una favola dall'
antica memoria senza trascurare la verità storica.
6
Febbraio, La Compagnia dell’Arancio presenta "Camille"
Spettacolo
Teatrale in atto unico con Valeria D'amore, Rita Stabile, Gianpaolo Cantelli,
Mariano Gaudio, Michele Sorrentino
Corpo di ballo: Valeria Polosa, Milena
Mirto, Teresa Fronzino, Roberta Iacobucci, Francesca Gammella
Coreografie di
Francesca Gammella
Fotografie ed illustrazioni di Giuseppe Giannini. Regia di
Valeria D'amore
Note di Regia:
Raccontare la storia di
Camille Claudel, è quasi una scommessa con se stessi. Creatrice di forme, lavora
con le mani e con il cuore. Libera, spregiudicata, coraggiosa. Vittima di una
famiglia borghese, dove la creatività è considerata una forma di pazzia. Da qui,
la scelta di trasferirsi a Parigi per frequentare l'accademia diretta dal
maestro Auguste Rodin. Quest'incontro sconvolgerà completamente la sua esistenza
. Ne nasce una travagliata storia d'amore, profonda, intensa ma, di una potenza
distruttrice e alienante. Il racconto di questo amore, nasce dai ricordi dello
stesso Rodin, in un'altalena di emozioni brucianti che tendono all'ammissione di
una crudeltà inspiegabile e alla consapevolezza di non aver compreso la
profondità di quel sentimento. La scena, si presenta volutamente minimalista
come ad indicare esclusivamente gli oggetti simbolo della sua esistenza. Ciò che
la arricchisce, è la presenza del corpo di ballo a rappresentare le statue, in
forme mai statiche . Camille è accompagnata in alcuni momenti salienti, da ciò
che rappresenta la sua anima che, plasma il suo tormento interiore e che, dà
voce alla passione, alla ferocia, alla determinazione. Ciò che separa l'amore
dalla follia, è un filo sottile . Quando sarà corroso dal dolore di un amore non
corrisposto, di Camille non resterà altro, se non il grido straziante e
disperato di chi muore per amore".
20 Febbraio, I Guitti in “I
cravattari”
Regia di Giovanni Compagnone
Cast artistico: Fausto
Bellone, Giovanni Compagnone, Pina Bernardo, Scarletta Di Lucca, Valeria De
Biasio
Luci: Pietro Migliore
Fonica & Backstage: Pasquale Lerro
Musiche: Peppe Rienzo
Trucco e costumi: Ditta Di Scarletta Di Lucca
Regia
& adattamento di Giovanni Compagnone
Note di Regia:
L' opera, di grande
spessore culturale ed artistico, tratta di una famiglia stretta nella morsa
dell' usura. Significativo è il titolo: "CRAVATTARI", i quali, nonostante non
compaiano mai in scena, o meglio, non smascherino mai la propria identità, sono
i veri protagonisti del dramma, arrivando alle paure, la disperazione e la
solitudine dei personaggi.
6 Marzo,
G.T.S. Caivano Arte presenta “Pe viche ‘e Napule”
Spettacolo Teatrale in atto unico di e con Antonio Vitale
Note di Regia:
Protagonista è un napoletano di uno dei tanti vicoli della città partenopea, il
quale prendendo per mano lo spettatore lo guiderà tra passioni e riti che,
quotidianamente, si celebrano nella città di Napoli. Man mano si scopre una
città ricca di segreti e di personaggi, nati non dalla penna di un autore ma
dalla realtà, dove la vita ha il sorriso sulle labbra, nonostante tanti
problemi. La donna che puntualmente ogni pomeriggio recita un santissimo
rosario, "molto particolare”; la religiosa preparazione del caffè; il
trasferimento in manicomio di un pazzo e il suo colloquio che ha col direttore e
tanti altri personaggi che, di volta in volta, interagiranno col pubblico. Non
poteva mancare Pulcinella, maschera tanto cara ai napoletani, che reciterà versi
edoardiani e racconterà a modo suo, l’origine di Partenope. Si omaggeranno
Viviani, Eduardo, l’ opera teatrale di De Simone, “La Gatta Cenerentola”,
Troisi, Ruccello con monologhi inediti, scritti dallo stesso autore….Napoli è
servita! Quella Napoli che dei suoi luoghi comuni cerca di liberarsene perché,
poi… l’apparenza resta apparenza ma la realtà è tutta un’altra cosa. Comicità e
spunti di riflessione caratterizzano l’intero spettacolo.
3 Aprile,
Ernesto Cunto in “Equivoci d’amore”
Cast
artistico: Ernesto Cunto, Clementina Gesumaria, Amedeo Mattiello, Daniele
Maraniello, Carmen Di Mauro, Alessandra Basso
Costumi di Laura Bertozzi
Luci e audio: Francesco Altieri
Regia di Ernesto Cunto
16 aprile, Enzo Varone, Franco Mantovanelli e Andrea Beneduce
in “L’oro di Napoli”
Regia di Enzo Varone
30 Aprile, Non
Solo Sipario in “Anime in gabbia”
Regia di Fausto Bellone
8
Maggio, Ida Anastasio e Giovanni Allocca in “L’ultimo pezzo di cotone
di zucchero”
Scritto e diretto da Pippo Cangiano
Note di Regia:
La storia di una madre anziana e di un figlio disabile. Filippo vive, pur avendo
circa 40 anni, un' esistenza infantile, abbarbicato alla madre, suo unico punto
di riferimento. La madre comincia ad avere sintomi preoccupanti: dimentica le
cose, perde la cognizione del tempo ecc ecc, ma pur sfatta da uno stato
confusionale che cresce giorno per giorno, riesce ad accorgersi in tempo che le
sta accadendo qualcosa di grave e tormentata dal pensiero terrificante di suo
figlio senza di lei, prende una decisione drastica. E' una storia fatta anche di
sorrisi amari, ma divertenti, è una storia che appartiene a tutti. Anche questa
è la vita. Pippo Cangiano
Venerdi 10 Giugno, ore 20:45,
Teatro S. Pietro in Cattedra,
Jury Monaco in “Un finto reale”
L' Officina dei Guitti
in “Un finto reale”, Le buffe avventure di Re Nasone
Scritto, diretto ed
interpretato da Jury Monaco
Note di regia:
Un finto reale ovvero le buffe
avventure di re nasone. Il re più longevo e strampalato della storia di Napoli.
Nello spettacolo si racconta la vita di un uomo diventato re per uno strano
scherzo del destino di nobili origini ma con un animo e un cuore profondamente
plebeo non a caso fra i vari epiteti è passato alla storia come re Lazzarone.
Nonostante il suo carattere greve simpaticamente rustico donnaiolo buffone e
poco coraggioso si è dovuto districare suo malgrado con gli eventi nefasti del
suo tempo la rivoluzione francese la rivoluzione napoletana la restaurazione e
fra una tragedia e l'altra è riuscito a governare per 65 anni. Nello spettacolo
lui si trova al teatro San Ferdinando mentre assiste ad una farsa di pulcinella
e in una pausa fra il primo e secondo atto mentre divora un fumante piatto di
maccheroni con le mani parlando col suo fido servitore Domenico Cattaneo
prendono vita i suoi ricordi. Ma purtroppo l'arrivo dei francesi interrompera'
drasticamente il goliardico momento. Lo spettacolo è una straordinaria prova
d'attore dove il recitante interpreta ben 12 personaggi: pulcinella ferdinando
bambino maria carolina san Gennaro napoleone Carlo 3 il munaciello il boia e fra
diavolo. uno spettacolo accattivante allegro coinvolgente.
Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 20.45
Contatti: tel.:
0823/441066, mob: 345/6129167
sito: www.altroteatrocaserta.it
email:
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