Teatro Civico 14 – Do Not Disturb: Il teatro si fa in albergo
Caserta – 27 Settembre 2015
Articolo di Alessia Aulicino
“Devi leggere l’affetto e la tenerezza che ho nel cuore tra le righe e il silenzio, anche a me sono capitate cose grosse per non dire terribili, e io le ho toreate con grazia…” (Federico Garcia Lorca – “Sonetti dell’amore oscuro”)
E’ andato in scena sabato 26 e domenica 27 settembre presso il Royal Hotel Caserta lo spettacolo “Do not disturb”, un nuovo format teatrale ideato da Mario Gelardi che trasforma le camere d’albergo in palcoscenici per i propri attori. Non dei semplici contenitori, ma vere e proprie scenografie naturali, le stanze accolgono personaggi diversi che ricamano storie in tempo reale accomunate da un filo conduttore: coppie che dopo l’intimità si apprestano a lasciare la struttura. Dopo il grande successo al Todi Festival, il Teatro Civico 14 accoglie il “Nuovo Teatro Sanità” e stringe un’ottima collaborazione per la rimessa in scena di uno dei suoi spettacoli più riusciti. “Do not disturb” è un gioco un po’ voyeur , un salto in quelle vite che non ci appartengono, che si distruggono e si ricompongono senza sapere di esser spiate. Come quella volta in cui sono scoppiate le urla dei nostri vicini e noi abbiamo istintivamente avvicinato l’orecchio al muro, o quell’altra in cui abbiamo dato uno sguardo distratto alla finestra di fronte per scorgere qualcosa. Quel voyeurismo innato nel genere umano, che ci porta a frugare nelle storie proibite degli altri, anche quando dichiariamo il più totale disinteresse verso di esse. La realtà che s’interseca con la finzione crea una linea sottile e impercettibile, in cui basta allungare una mano per entrare, distruggere o modificare quello spazio profondo, così vivido da sembrare un deja vu, una storia già sentita o perché no, già vissuta. Ma “Do not disturb” non è solo un gioco. E’ anche, ma soprattutto, una prova attoriale di altissimo livello, che seduce, diverte e poi abbandona lo spettatore in uno stato di profonda commozione. Un viaggio altalenante tra la curiosità della fine e l’imbarazzo del presente, quel senso di profondo disagio nel trovarsi di fronte a personaggi prima in intimità e poi in conflitto, con la quale ci si immedesima talmente tanto, da provare il desiderio di chiudere la porta e lasciarli lì, liberi di chiarirsi senza occhi vicini.
Scritto da Claudio Finelli e Mario Gelardi
con Carlo Caracciolo, Irene
Grasso, Roberto Solofria, Ilaria Delli Paoli, Mario Di Fonzo, Gennaro Maresca
in collaborazione con il Royal Hotel Caserta
una produzione Nts’ nuovo teatro
Sanità in collaborazione con Mutamenti/Teatro Civico 14
Consulta il programma completo