Al Teatro Comunale Silvio Orlando in scena con "La Scuola"
Caserta – 3 Maggio 2015
Articolo di Roberta Cacciapuoti
Un cast di attori davvero eccezionale quello che è andato in scena al Teatro
Comunale di Caserta dal 1 al 3 maggio con lo spettacolo "La Scuola". La pièce,
come il film del '95, è un ritratto sempreverde della scuola italiana. Il testo
nasce come spettacolo teatrale nel '92, con il titolo "Sottobanco", passa dal
cinema per poi riapprodare al teatro dopo vent'anni di distanza, ed ha ancor
molto da raccontare sulla scuola italiana e sulla condizione dei docenti. In
scena con Silvio Orlando ci sono Marina Massironi, Vittorio Ciorcalo, Roberto
Citran, Roberto Nobile, Antonio Petrocelli, Maria Laura Rondanini
Sono i momenti finali dell'anno scolastico, i docenti si riuniscono in consiglio
per decidere le "sorti" degli studenti e ripercorrono, dunque, le tappe del
percorso di ogni allievo. Devono decidere chi arriverà in quinta liceo e chi
invece resterà in quarta, chi andrà avanti e chi resterà indietro. Le decisioni
da prendere non sono facili, influenzeranno per sempre la vita degli studenti, e
il peso della responsabilità è forte sulle spalle dei docenti, che si
interrogano, si confrontano, si mettono in discussone. Le vicende scolastiche si
intrecciano e di fondono con le storie personali, storie di amicizia, antipatia,
amore. Il conflitto generazionale sempre aperto tra docenti e allievi viene a
galla nei racconti dei professori.
Il dialogo è brillante e le situazioni raccontate sono esilaranti. A tratti, ma
sempre con un sorriso, sebbene amaro, vengono fuori le frustrazioni, le
insoddisfazioni, le amarezze dei professori ormai stanchi di una scuola che non
cambia, degli studenti che il più delle volte si mostrano indifferenti e
disinteressati. Vengono fuori, così, i contrasti tra i docenti, basati sulle
differenze di approccio alle problematiche scolastiche. C'è chi vorrebbe
bocciare tutti e chi vede anche nelle più piccole capacità degli allievi dei
possibili spiragli di crescita, chi vorrebbe "valorizzare le competenze degli
studenti" e chi invece li vede come "beduini che farebbero meglio ad andare a
zappare". La scuola, d'altronde, è ricca di contraddizioni, macina speranze e
ambizioni, a volte sostiene, a volte affossa, ma sempre aiuta a crescere, anche
e soprattutto nelle difficoltà.
Quello che viene fuori dal testo di Domenico Starnone e dalla messa in scena di
questo spettacolo, oltre alla bravura indubbia degli attori, è la difficoltà di
confrontarsi quotidianamente con una platea, quella degli studenti, in continuo
mutamento e in costante evoluzione, e la bellezza di un mestiere troppo spesso
disprezzato e svalutato come quello del docente.
consulta: Teatro Comunale "Parravano": stagione 2014/15