"Il Mangiafuoco" ad Officinateatro
S. Leucio (CE) – 26 Dicembre 2014
Articolo di Pia Di Donato
Se negli anni precedenti Officinateatro ha strizzato l'occhio a molte delle
più famose ed amate favole, quest'anno il laboratorio di S. Leucio propone uno
spettacolo di Natale di "rottura", concentrandosi su una delle figure della
favola forse più famosa al mondo: il Mangiafuoco di Pinocchio
Come per gli anni precedenti lo "spazio" teatrale è completamente stravolto,
questa volta per creare un effetto claustrofobico e senza punti particolari di
riferimento. Un lungo tunnel arriva fino alla gradinata degli spettatori,
creando, a mio parere, un effetto di distacco come lo avrebbe uno scienziato nel
guardare l'evolversi di un esperimento
I dialoghi sono minimi se non del tutto assenti: una voce fuori campo ci fa
intuire i percorsi mentali ma non ci dice a cosa portano. Il burattinaio
(Mangiafuoco) è a sua volta burattino, influenza gli altri ma è, spesso
costretto nelle sue scelte.
Sono presenti riferimenti a figure mitologiche, ad esempio le Moire (le Parche),
ad Efesto, - grazie a stridenti rumori metallici o all'uso del fuoco-, ma sono
solo funzionali all'idea di un costruttore-padrone che in definitiva ama
profondamente le sue creature anche perchè è solo (?)
Tutti, in definitiva siamo burattini, perchè ci lasciamo condizionare dagli
altri che sfruttano le nostre insicurezze per farci fare o farci credere quello
che vogliono, imponendoci quindi una maschera: se troviamo la forza di toglierla
saremo capaci di guardare in faccia la realtà e diventare burattinai di noi
stessi.
Consulta: OfficinaTeatro: Programma 2014/15