“Giocando con Orlando” al Teatro Comunale di Caserta
Caserta – 10 Gennaio 2014
Articolo di Benedetta De Rosa
Lo scorso fine settimana, da venerdì 10 a domenica 12 gennaio, il Teatro
Comunale di Caserta ha ospitato lo spettacolo “Giocando con Orlando”, diretto da
Marco Baliani, con lo stesso regista e Stefano Accorsi in scena. Un attore e il
suo regista sul palco, niente più, per dare forma alle trame, agli intrecci,
alle passioni del poema cavalleresco dell'Ariosto. La scenografia, ad opera di
Mimmo Paladino è essenziale, se non fosse per alcuni cavalli colorati, sullo
sfondo, che danno il senso della giostra, del gioco. E' proprio partendo dal
gioco e dalle sue numerose sfumature, che si mette in scena il poema ariostesco:
per un bambino il gioco è qualcosa di molto serio, che però affronta
divertendosi; in questo senso Baliani e Accorsi con la serietà del testo in
versi e momenti di improvvisazione, non facili, passano dal registro drammatico
a quello comico. Come ci racconta lo stesso regista in apertura, tutto nasce da
un'idea di Accorsi, in seguito al successo di alcune letture pubbliche dell'
Orlando Furioso, nel 2009 al museo del Louvre. Dopo aver convinto Baliani a
portare in scena le vicende di Orlando e dei paladini cristiani e maomettani
durante le crociate, al tempo di Carlo Magno, nasce “Furioso Orlando”. Di questo
spettacolo, andato in scena nel 2012, con Accorsi e l'attrice francese Nina
Savary, “Giocando con Orlando” è l'evoluzione, nata per caso, in estate ad Asti,
dove, a causa di una serie di circostanze sfortunate, per la serata non erano
pronte né le scenografie, né poteva esserci la Savary. Da quel giorno in cui
Baliani e Accorsi decisero di andare in scena ugualmente, derivò questa nuova
rappresentazione, dove Accorsi è ancora il paladino Orlando ma anche il cantore,
che pesca e congiunge vari episodi della storia, interrotto da Baliani che fa da
“jolly”, in scena come spalla e comprimario, tendendo tranelli e inventando
strofe. Sembrerebbe impossibile rappresentare le trame amorose del poema;
l'amore non ricambiato del paladino Orlando per Angelica, e quello contrastato
di Bradamante e Ruggero, solo con due attori, eppure il palco, in questo atto
unico di un'ora e mezza, sembra popolarsi di personaggi, che prendono forma
attraverso la narrazione fluida delle vicende. Lo spettatore è condotto nei
luoghi incantati in cui è ambientato il poema, non mancano citazioni dantesche e
shakesperiane e riferimenti a temi attuali come la condizione femminile, la
situazione politica e il triste tema dell'immigrazione, con il duello conclusivo
presso l'isola di Lampedusa, preso come il primo degli eventi sciagurati di cui
quei lidi saranno testimoni.
Uno spettacolo da far vedere alle scolaresche, divulgativo ma divertente; mi è
dispiaciuto vedere pochi giovani in sala, avrebbero sicuramente guardato con
occhi diversi quelle pagine studiate forse malvolentieri e le avrebbero
ripescate per un quadro più definito delle vicende solo accennate per motivi di
tempo. Spettacoli come questi dovrebbero essere sponsorizzati, accompagnati da
una politica che renda accessibile la visione anche a chi non può permettersi il
prezzo pieno del biglietto, cosa che al teatro comunale di Caserta non è quasi
contemplata. Un vero peccato, perché è partendo da questi piccoli gesti di
cultura accessibile alle nuove generazioni che si fa la differenza.
Liberamente tratto da Orlando Furioso di Ludovico Ariosto
Scene Mimmo Paladino
Impianto scenico Daniele Spisa
Costumi Alessandro Lai
Disegno luci Luca Barbati
Adattamento teatrale e regia Marco Baliani
Produzione Nuovo Teatro in collaborazione con Fondazione Teatro della Pergola
consulta: Stagione
Teatrale 2013/2014 al Teatro Comunale