Al Civico 14 “Cafone” di Antonella Cilento
Caserta – 13 Ottobre 2012
Articolo di Damiano Gedressi
Sabato 13 e Domenica 14 Ottobre è andato in scena presso il Teatro Civico 14
di Caserta, lo spettacolo scritto e diretto dalla drammaturga e scrittrice
napoletana Antonella Cilento dal titolo “Cafone”, che ha visto come unica
attrice una straordinaria Gea Martire, interprete anch’essa napoletana, da anni
impegnata sul palcoscenico e al cinema.
La storia narrata è quella della brigantessa sannita Filomena Pennacchio detta
“a’ Fuchera” che nella seconda metà dell’Ottocento agiì lungo tutto il
territorio del sud Italia, al fianco dei due più temuti briganti Carmine Crocco
e Giuseppe Schiavone, con il quale la Pennacchio ebbe anche un legame
sentimentale. Il pretesto per il racconto è la cattura e l’interrogatorio della
brigantessa, che si svolge dinnanzi ad un giudice immaginato lungo la quarta
parete, dove siede il pubblico. La scenografia dai toni minimalisti prevede una
grossa panca di legno al centro della scena e l’esperienza della Martire a
riempire lo spazio circostante.
Durante il monologo che scorre via interessando i presenti, emerge la differenza
di considerazione riservata alle donne e agli uomini, combattenti entrambi per
una causa, giusta o sbagliata che fosse, ma che dentro si sentivano uguali,
tutti uniti sotto un’ideale comune, quello di liberare le proprie terre
dall’invasore piemontese.
Tutto è ben curato, dalla fedeltà storica, - ricostruita evidentemente da
Antonella Cilento con non poche difficoltà viste le notizie sulla vita della
protagonista che ad un certo punto, sappiamo essere molto vaghe e difficili da
reperire – ai costumi di scena.
Eccellente è stato poi il lavoro dell’attrice sul personaggio sul quale è stato
costruito un modo di parlare tipico della provincia nordoccidentale della
Campania, con una cadenza del tutto particolare.
Il ritmo della recitazione è serrato, incalzante e Gea Martire sul palco non si
risparmia, dando sfogo ad una serie di emozioni messe in fila e pronte ad essere
mostrate al pubblico che apprezza e alla fine si lascia andare in un lungo
applauso.