Teatro Civico 14: "Rivoluzione d'amore"
Casagiove (CE)– 16 marzo 2012
Articolo di Pia DI Donato
Il buio: quello di una donna che ha perso l'amore della sua vita. Le candele:
i ricordi che affiorano, belli e brutti, da tenere stretti (e lasciare accesi) o
da perdere senza rimpianti (e spegnere). Questa è la scenografia di "Rivoluzione
d'amore" all'interno della quale si muove una Bernardina-Ilaria Delli Paoli
intensa, dolce e disperata ma anche forte e fiera.
Non ha più nulla da perdere, la morte è solo un modo per ricongiungersi al "suo"
Masaniello, che in vita ha dovuto condividere con altri e che ha visto
trasformarsi (si racconta sia stato drogato per farlo impazzire) e infine
morire.
Lei è stata umiliata in tutti i modi: prima con la falsa amicizia dei potenti
impauriti, quindi, alla morte del marito, dagli insulti del popolo ("popolo mio"
come lo definiva Masaniello) e, infine, dalla riduzione alla prostituzione
operata dagli spagnoli.
Ma oramai le scorre tutto addosso, le rimane solo l'attaccamento a quel poco di
famiglia che le è rimasta e che continuamente invoca, ed ai ricordi, appunto.
Il lavoro non solo si basa su una accurata ricostruzione storica, ma è sopratutto un punto di vista
"diverso" di una storia a molti nota, per ricordare che la "Storia" non è altro
che il frutto di tante "storie" umane che però rimangono sottaciute, storie in
cui i sentimenti, più che la ragione, la fanno da padrona
L'intensità del lavoro e la forza recitativa di Ilaria Delli Paoli hanno tenuto
avvinto e in assoluto silenzio (necessario per certi "sussurrati") il pubblico
che, come per la prima serata, ha riempito il Civico14 e che ha espresso, con un
lungo applauso l'apprezzamento per una prova non facile, sia per l'autrice,
Marilena Lucente, alla prima drammatizzazione di un suo lavoro, e per l'attrice
che, sola in scena, ha avuto tutto il peso dello spettacolo sulle spalle.
Consulta: Stagione
teatrale al Teatro Civico 14