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Teatro Civico 14: Molly Bloom con Chiara Caselli

Caserta – 19 Febbraio 2012

Articolo di Valentina Sanseverino

Ricordo il mio primo incontro con Molly. Era Piera degli Esposti. E ricordo mia madre, preoccupata che io capissi. Capivo, eccome. Era bellissimo, e semplice, e naturale. E forse devo anche a quella Molly l’essere diventata attrice.” Così Chiara Caselli, la 44enne attrice, regista e fotografa bolognese presenta al grande pubblico “Molly Bloom”, l’ultimo spettacolo da lei diretto, interpretato e adattato dal monumentale capolavoro di James Joyce, “Ulisse”.
La pièce, dopo il tutto esaurito al Teatro Valle, approda a Caserta per deliziare l’esigente pubblico del Teatro Civico 14, per un intero week end in cui la pioggia non è riuscita a fermare la folla accorsa al piccolo teatro nel cuore di Caserta per vedere all’opera l’attrice, che vanta un passato cinematografico al fianco di mostri sacri del cinema - da Gus Van Sant ai fratelli Taviani, da Michelangelo Antonioni a Marco Tullio Giordana, da Liliana Cavania a Dario Argento – e che di recente si è dedicata anche alla regia e alla fotografia approdando, nel 2011, alla Biennale d'Arte di Venezia (Padiglione Italia) e al Festival Internazionale di Fotografia. Un artista a 360° che emoziona, commuove e stupisce nei vogliosi, bugiardi, nostalgici e tormentati panni di Molly Bloom, moglie del protagonista dell’ “Ulisse” Leopold, che è un po’ l’alter ego della leggendaria Penelope: infedele per natura. Si narra che Joyce trasse spunto per delineare l’affascinante personaggio di Molly da sua moglie, la cantante d’opera dublinese Nora (e in effetti tutto il romanzo si svolge il 16 giugno 1904, giorno del loro primo appuntamento), mentre per altri dietro il complesso personaggio si celerebbe Amalia Popper, studentessa di Joyce quando insegnava inglese a Trieste. Il monologo di Molly, che attende a letto il ritorno di Leopold raccontando a se stessa e a noi segreti e bugie, riprende quello che conclude l’opera joyciana: uno splendido e torrenziale flusso di coscienza, senza interruzioni né punteggiatura, in cui passato, presente e futuro, temi cruciali che hanno segnato la sua esistenza e frivolezze, si fondono “per associazioni di immagini e sensazioni, senza quel legame logico che si struttura con ordine solo quando quel pensiero lo devi spiegare, ad altri o a te stesso”.
“È un tuffo vertiginoso nella mente, nel cuore e nella carne di Molly, - spiega l’attrice alle prese con un personaggio che ama fin da bambina - che porta dentro di sé l’Umanità tutta; della nostra stessa materia è fatta, miseria e nobiltà, e sogni”. Pianti a dirotte e improvvisi scoppi di risate, vampate di passione al limite dell'autoerotismo, tremiti ed esplosioni d'ira:
La Caselli è perfetta! Passionale ma umile, riflessiva e impulsiva, bugiarda eppure a suo modo sincera, pare aver colto perfettamente (e aver studiato attentamente) l’opera dello scrittore irlandese di cui si considera “umile servitrice” e che, al momento di raccogliere la meritatissimo pioggia di applausi, ha invitato il pubblico ad omaggiare porgendo il leggio nella sua direzione, in segno di ammirazione e rispetto.

Consulta: Stagione teatrale al Teatro Civico 14

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