Teatro Caserta Città di Pace: Neapolitan Contamination degli Arteteca Project
Puccianiello (CE) – 15 Gennaio 2010
Articolo di Marilena Lucente
“E siamo quasi arrivati alla fine dello spettacolo….”, la voce è quella di Pino Azzardo, mentre la musica continua ad andare. Un “noooo!” forte e deciso attraversa la sala. E’ l’effetto irresistibile e trascinante, irresistibilmente trascinate della Tammurriata nera, ma chi ha visto Neapolitan Contamination sabato scorso al Teatro Caserta Città di Pace si è proprio divertito. E non solo. Perché gli Arteteca Project, tra contaminazioni e rivisitazioni, raccontano, spiegano, ragionano molto di canzoni e di musica, in un viaggio che parte da Napoli fa un bel giro intorno al mondo e poi ritornano. Dieci musicisti sul palco, una coppia di ballerini, e un gran numero di strumenti. La regia è di Stefano Mecca. Un vero e proprio laboratorio musicale, per scoprire quanta musica può esserci dentro ciascuna canzone: fado, blues, jazz, samba, bossanova. Le parole lasciano gli spartiti consumati e si avventurano in altri territori, con voglia di sperimentare, osare, creare azzardi. L’effetto è quello dello straniamento, all’inizio, poi l’alchimia. La tradizione si può tradire, e se funziona, rivela sorprese inattese. Complice il guizzo di una invenzione, il virtuosismo di una esecuzione, il pubblico piano piano si scalda e si appassiona. C’è spazio per tutti gli artisti e tutti gli strumenti, ma Giovanni Imparato fa faville. L’effetto Arteteca è riuscito: davvero si avrebbe voglia di andare avanti all’infinito. Qualche sedia vuota in platea mette tristezza, perché questo spettacolo meritava più pubblico. Pubblico attratto, inevitabilmente forse, ma anche troppo facilmente, solo dai grandi nomi, e non dal piacere di scoprire realtà diverse. Per non dire poi dell’assenza degli stessi musicisti e cantanti locali (sempre a caccia di pubblico ma raramente disponibili a diventare pubblico). “Io nun capisco e vvote ca succede… e chello ca se vede, nun se crede, nun se crede”. Prossimo appuntamento al Teatro Città di Pace, sabato 12 gennaio con “Sconcerto d’amore”.
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teatrali 2010/11