Teatro Civico 14: “Se un ratto…”
Caserta – 6 Giugno 2010
Articolo e foto di Sebastiano Sacco
Interessante trasposizione teatrale, quella di ieri sera, 6 Giugno, al Teatro
Civico 14. Si tratta di "Se un ratto…", piece liberamente ispirata al capolavoro
“Bastardi senza gloria”, scritto e diretto da Quentin Tarantino. Lo spettacolo,
in particolare, adatta a canovaccio teatrale la scena introduttiva del film del
regista di Knoxville, scena tutta imperniata sul dialogo a filo di rasoio tra un
ufficiale delle SS, Hans Landa, soprannominato “Il cacciatore di ebrei” (nella
piece interpretato da Piero Grant) ed un contadino (Peppe Romano) che nasconde
una famiglia di ebrei nel seminterrato della sua casa di campagna.
Il rapporto tra il “rapace nazista” e “l’umile contadino” (teso a scoprire se i
sospetti del primo, sulla presenza della famiglia ebrea nascosta nella casa del
secondo, siano veritieri), rapporto disegnato dal perfetto testo di Tarantino,
rivive nelle performance attoriali di Grant e Romano (e dei due comprimari), che
puntano soprattutto - essendo anche registi del lavoro - ad enfatizzare le
sfumature caratteriali così ben congegnate dagli attori di “Bastardi senza
Gloria”. Ed è così che, tra le panche in legno per gli spettatori ed il
palcoscenico minimale per la piccola compagnia, trova spazio uno spaccato di
storia umana, che ci appartiene e ci occorre “per non dimenticare”, sottile,
beffardo, ironico.
Ben apprezzabili gli attori, forse Romano in primis, semplice ma efficace
l’allestimento scenografico (ben funzionale, ad esempio, alla raffigurazione
simbolica dell’atavico desiderio del contadino di strangolare il nazista - la
forza della ribellione rispetto al potere arrogante e insensato che opprime). La
parte iniziale della trasposizione, ci sembra, segua troppo rigorosamente il
tracciato del film, ripercorrendone i tempi e le spigolature dei personaggi, ma
è compensato, però, dal tentativo - non da poco, in una città come la nostra -
di intentare una strada teatrale sperimentativa, al limite del crossover col
cinema, laddove troppo spesso il teatro suona come sinonimo di tradizione e non
di sperimentazione o avanguardia.
consulta: Teatro Civico 14:
programma 2010