Teatro Civico 14: “Ad un passo dal cielo – W LA MAFIA”
Caserta – 24 Maggio 2010
Articolo di Clemente Tecchia
A conclusione della rassegna di eventi “Nuovomondo”, lunedì sera al Teatro Civico14 di Caserta è andato in scena “Ad un passo dal cielo – W LA MAFIA”, spettacolo scritto e interpretato da Aldo Rapè per la regia di Nicola Vero (gruppo teatrale Prima Quinta). Un allestimento che viene a riassumere un po’ tutta l’anima di questa “quattro giorni” di teatro, cinema e interventi per la legalità. La storia è quella del giovane Calogero Nicosìa, un nuovo Barone Rampante: nel giorno del suo dodicesimo compleanno la mafia ne stermina la famiglia, padre e madre, a causa di una lontana e assurda vendetta trasversale. Ed è proprio l’assurdo a sconvolgere, in pochi anni, la vita del ragazzo: che a un certo punto si rifugia su di un albero per isolarsi in un mondo fanciullesco fatto di ricordi familiari e supereroi, in compagnia del fidato amico Gino (non altri che un pinocchio giocattolo). Nella prospettiva di Calogero, il mondo della fantasia e quello iperreale della mafia sono sullo stesso piano, i comportamenti e i misfatti della criminalità sembrano inverosimili ed esagerati come solo quelli dei personaggi dell’immaginazione. Ma stando su di un albero, non si può fare a meno di continuare a vedere anche il mondo che passa sotto di sé, il mondo reale: e per questo il giovane si rende perfettamente conto che, per quanto assurde, le azioni e l’esistenza della mafia sono male, il male, sono dolore per tutte le vittime innocenti come lui. Calogero ora ci vede chiaro: in un impeto quasi di gioco liberatorio, a un certo punto inizia a chiamare, a un immaginario nascondino, decine di nomi, decine di persone cadute nella lotta alla piovra. Impastato, Borsellino, Falcone, assieme a tanti (troppi) altri, vengono via via riconosciuti come innocenti, ma prima ancora come amici. Riconosciuti dall’alto di un albero da cui, alla fine, non sappiamo se il giovane scenderà mai
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