Al Teatro Comunale: "La Locanda dei Comici - In laude della discordia"

Caserta – 12 marzo 2009

Comunicato stampa

Caserta, 12 marzo 2009. La Mansarda -Teatro Dell’Orco porta in scena “In laude della discordia; la locanda dei comici” spettacolo della commedia dell’arte basato sui testi dei più grandi commediografi seicenteschi, da Goldoni a Molière a Cervantes, Pedro Calderon de la Barca, Quinnones de Benavente. Protagonista dello spettacolo la discordia, da cui, Eraclito lo conferma, tutto nasce e dove tutto va a morire. Tutto gira intorno alla locanda di Dianora (Roberta Sandias) dove si imbrogliano e si sbrogliano una serie di situazioni equivocanti. Lo Zanni Trappola (Maurizio Azzurro) in seguito al licenziamento dalla locanda di Dianora decide di mettere zizzania tra lei e il marito, l’oste Colafronio (Gennaro Di Colandrea) facendo credere ad un Capitano spagnolo (Stefania Frattari) che il suo interesse per la locandiera fosse ricambiato. Intanto la medesima locanda si fa luogo di incontro segreto tra Florindo (Ciro Pellegrino), accompagnato dal servo Coviello (Luca Cuomo), e Rosaura (Diane Patierno), innamorati ostacolati, per motivi di interesse di vecchia data, dai reciproci padri: il dottore bolognese Graziano (Angelo Callipo) e l’avaro Pantaleone (Antonio Vitale); i giovani vengono aiutati da Colombella (Rita Pinna), spigliata cameriera e da due commedianti (Paola Maddalena e Teresa Mastroianni). Non manca il lieto fine e lo scioglimento delle complicate situazioni.
L’opera è frizzante, dal ritmo incessante e divertente. Acuto l’utilizzo della scenografia, una semplice pedana nera trasformata in locanda, piazza e quanto serve al compimento della storia. Nello spettacolo sono stati mescolati attori professionisti e allievi e se è vero che i veterani hanno ovviamente contribuito all’alto livello dello spettacolo, è pur vero che gli allievi si sono amalgamati perfettamente. Tra gli allievi hanno spiccato per simpatia ed energia Luca Cuomo, Stefania Frattari e Rita Pinna che già da tempo recitano con “La Mansarda”. Come non notare poi la vivacità del dialetto bolognese parlato da Angelo Callipo!
In definiva una bella e divertente commedia che sta girando per le scuole della provincia appassionando così spettatori di tutte le età

Comunicato

La Mansarda -Teatro Dell’Orco presenta, Giovedì 12 marzo 2009, ore 10 e 21.00, Teatro Comunale Caserta, La Locanda dei Comici in "In laude della discordia", adattamento Roberta Sandias. Regia Maurizio Azzurro
Doppio ed atteso appuntamento con la Commedia dell’Arte al Teatro Comunale di Caserta. Infatti, nell’ambito sia della Rassegna “ Il Silenzio delle Sirene ” per le Scuole Medie Inferiori e Superiori che la Rassegna “ Nuovi Percorsi ” per gli appassionati del bel teatro, giovedì 12 marzo 2009, la Compagnia La Mansarda - Teatro dell’Orco porterà in scena la rappresentazione teatrale “ La Locanda dei Comici – In Laude della Discordia ” . Lo spettacolo si ispira ai personaggi ed alle trame dei canovacci tipici della Commedia dell’Arte. Vincitore del Premio come Miglior spettacolo alla V edizione del Festival Nazionale di Teatro per Ragazzi TEATRO PINOCCHIO 2008- Salerno viene proposto , per la prima volta, nella Città di Caserta .In scena quindici attori, tra i quali molti allievi “cresciuti” artisticamente proprio nei laboratori della stessa Compagnia La Mansarda, danno vita ad un travolgente spettacolo, ricco di lazzi, situazioni comiche, intrecci ed intrighi, corteggiamenti ed inseguimenti: tutti ingredienti di sicura presa. La Commedia dell’Arte è una forma di rappresentazione teatrale nata e sviluppatasi in Italia nel corso del Cinquecento. La definizione Commedia dell’Arte (il termine arte qui ha il significato medievale di mestiere) venne appositamente creata per distinguere il teatro rappresentato da attori di professione. Le compagnie professioniste erano composte da artisti e acrobati girovaghi, che non mettevano in scena veri e propri testi ma, basandosi su un canovaccio, rappresentavano vicende ispirate alla realtà quotidiana, arricchite con numeri acrobatici, danze e canti. Tutti gli attori della Commedia dell’Arte, ad eccezione della coppia che impersonava i giovani innamorati, portavano la maschera. Le maschere riproducevano alcuni caratteri ben definiti e chiaramente riconoscibili, tali da ovviare in parte all’assenza di un copione.
Le maschere della Commedia dell’Arte ancor oggi sono note a tutti: ricordiamo gli Zanni, servi sempliciotti e pasticcioni (ad esempio Brighella e Pulcinella) o servitori più abili e scaltri, tra i quali il più noto è sicuramente Arlecchino, servo ladro e bugiardo, sempre affamato e perennemente bastonato dal padrone. Ricordiamo inoltre Pantalone, mercante ricco e intraprendente, il Dottor Balanzone, pedante accademico che in un latino maccheronico pronunciava in tono saccente frasi prive di senso; Colombina, la servetta linguacciuta e civettuola, ed il Capitano Spaccone. Questo e molte altre sorprese sono gli ingredienti principali dello spettacolo “ In Laude della Discordia ” destinato a divertire e rallegrare il pubblico senza annoiarlo mai.

consulta: Teatro Comunale: Nuovi Percorsi 2009

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