Ieri sera, 4 dicembre, al Teatro Alambra di Maddaloni, Peppe Barra ha
presentato la commedia brillante “Come si rapina una banca” con la sua
Compagnia teatrale, superato il breve malessere che l’aveva costretto a
spostare la data della sua presenza in Maddaloni.
Il Teatro, nonostante lo spostamento di data, era pieno, perché la presenza di
Peppe Barra è garanzia di buono spettacolo. Ben lo hanno coadiuvato Nicola Di
Pinto, Antonietta Cioli, Patrizia Trampetti, Enzo Piero, Giovanni Velotti e
Francesco Pirozzi.
E spettacolo di buon livello è stato anche stavolta anche se abbiamo avuto
l’impressione che il grande Peppe Barra, che di solito riesce a coinvolgere ed
a trascinare gli spettatori con le sue performance variegate ed esaltanti, non
abbia ancora bene assorbito il malessere che l’ha colpito..
La commedia in effetti è una farsa, con un “aggiustaggio” finale improvviso ed
inaspettato che sistema ogni cosa ed appaga le attese dei vari personaggi, come
si conviene in ogni farsa che si rispetti..
La trama è la seguente: Agostino Capece e la moglie Regina conducono una vita
grama con i figli Carletto e Giuliana ed il nonno. Le loro fortune sono sparite
il giorno in cui un terremoto ha fatto crollare il teatro in cui si esibivano.
Carletto è un nullafacente e Giuliana è incinta, lasciata dal suo compagno e
turbata dalla presenza di un maturo spasimante disposto comunque a sposarla. I
cinque non riescono da giorni a procurarsi un pranzo decente e così decidono
di… rapinare una banca. Anche Giuliana partecipa alla spedizione, ma è presa
dalle doglie e partorisce nel caveau della banca. Così sono sorpresi dal
Direttore della Banca che è, guarda un po’, il maturo spasimante di Giuliana.
Così Giuliana sposa il direttore e la combriccola da allora, restituito il
malloppo rubato, avrà il pranzo assicurato.
La stagione 2006-07 del Teatro Alambra proseguirà il 14 dicembre con lo
spettacolo di Benedetto Casillo ‘Brillanti a colazione’.
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