16 Agosto,
Anfiteatro Campano di S. Maria C.V. Spettacolo classico quello
presentato in una umida arena. La scena è essenziale ma gli attori
(poveretti!) recitano paludati come se fosse inverno e, come se non
bastasse, durante le scene di combattimento indossano elmi, cimieri,
cotte e guanti in ferro e quindi va ampiamente perdonato se durante
uno dei tanti duelli qualche spadone cade o qualcuno,
precedentemente ferito a morte, si rialza più vispo e arzillo
"che prìa". Massimo Venturiello e Mariangela
D’Abbraccio sono stati dei dubbiosi Macbeth e signora,
trascinati dalla sete di potere e incapaci di frenare il vortice di
sangue da essi stessi creato, in completo contrasto con gli altri
personaggi che invece risultano limpidi nella loro lealtà.
In breve la storia.
Macbeth è un generale di Duncan, re di
Scozia, e al ritorno da una campagna vittoriosa contro i ribelli,
incontra tre streghe che gli profetizzano che presto diverrà re.
Esaltato dalla profezia e istigato anche dalla moglie, Macbeth
uccide prima il re e, irrefrenabile, quanti pensa possano
ostacolarlo nella sua ascesa al trono. Diventa quindi re. Malcom e
Dolbain, figli di Duncan e ingiustamente accusati di parricidio,
scappano in Inghilterra seguiti di li a poco da quelli che un tempo
erano stati i compagni d'arme di Macbeth e che ne hanno scoperto la
vera natura. Lady Macbet perde la ragione e muore poco prima che
anche il marito muoia per mano di Malcom che diventa il nuovo re di
Scozia.
Medea (vedi articolo)
e Macbeth, due cupe tragedie.... Aspettiamo speranzosi l'Aulularia,
con Lello Arena, giovedì 21 ricordando anche che martedì
19 nei Sotterranei sarà rappresentato “Versus Dante”
(Viaggio nella Commedia dantesca per voce e musica) e mercoledì
20, nell'Arena, l’Orchestra da Camera delle Marche eseguirà
“Requiem” di W.A. MOZART (vedi cartellone)
|
|