Caserta, 18 Marzo 2001.
E che
l'attività di musicista è solo una delle varie attività artistiche a
cui si dedica con successo e a tempo pieno. Quasi
"spaventato" da tale creatività, l'ho invitato a spiegare i
motivi ispiratori della sua musica, e il suo metodo di lavoro. Una
avvertenza: si parla molto a ruota libera, citando nomi o lavori che
difficilmente i lettori conosceranno, ma danno una buona idea
dell'esuberanza artistica di Peppe. E intanto, per non smentirsi, nel paio
di settimane intercorse tra questa intervista e la sua pubblicazione, J
Crist ha registrato altri brani, e otto di questi sono in testa alla
classifica del sito www.mondoscuola.it
("non e' un grosso sito ma fa sempre piacere" dice lui). E
probabilmente il suo brano "Forget" e un altro degli Orange Cash
(band con musicisti di Caserta e Roma) finirà nella colonna sonora di un
film americano. Per chi vuole conoscere "da vicino" J Christ vi
consiglio una visita ai siti qui riportati.
Intervista
CM&A: Peppe, la tua produzione sembra
infinita, il ritmo con cui incidi dischi e provini è impressionante...
J.C: Hai ragione, come al solito ho
esagerato... ma quando uno si lascia prendere la mano non riesce più a
fermarsi...
CM&A: Molti tuoi lavori danno idea di una
forte componente aleatoria nella composizione
J.C: In verità i miei lavori seguono delle
linee improvvisate ben precise (scherzo, è una contraddizione ...)
CM&A: Ci puoi
introdurre ai tuoi dischi?
J.C: Gli "Esperimenti in Jazz"
sono i miei preferiti dove cerco di creare delle atmosfere da film tipo
"cinema indipendente" alla Jarmush e company.
Molti dei CD sono degli sfizi, tipo "Total"
(dove ho provato a fare la dance francese che detto tra noi non mi piace
nemmeno così tanto, giusto per vedere come si faceva ), molte delle cose
anche tipo "this is the worst record..." sono giusto
collezioni di brani mai finiti oppure esperimenti non riusciti... i "Sounds
of..." sono invece delle specie di viaggi dove magari da un
rumore (tipo traffico cittadino, pioggia eccetera) cerco di ricreare delle
atmosfere che perlomeno a me mi ricordano quella determinata città o
magari una determinata situazione in quella città. Quello che più mi
piace fare sono di stravolgere i suoni e crearne nuovi, quasi vicini al
rumore. Infatti alla fine tra i vari lavori riconoscerai dei suoni che uso
abbastanza spesso che sembrano rumori ma in realtà magari sono dei riff
di basso completamente distorti o pitchati (ndr: con intonazione alterata)
... insomma più sono brutti più mi piacciono.
CM&A: Trovo strano che in quasi nessuno
dei tuoi ultimi lavori usi la voce. Eppure in tutte le formazioni in cui
ti ho ascoltato, tutto ruotava intorno al canto, così come nell'ultimo CD
degli Orange Cash che
recentemente hai registrato a Caserta.
J.C: Per quanto riguarda la voce, hai
ragione. Ma non sono ancora pronto. Non ho l'attrezzatura adatta e tutte
le volte che ho provato in passato il risultato finale non mi piaceva. Ti
accorgerai infatti che ci sono parecchi brani "vuoti" dove
sarebbe dovuta esserci una o più voci.
CM&A: Quale
è la principale molla che ti ispira?
J.C: Per me fare queste cosa comunque rappresenta uno
sfogo in qualche modo legato al mio stato d'animo ecco perchè a volte
passo dalla dance, house al trance, oppure all'esperimento vero e proprio.
Una ricerca anche perchè subito terminato un brano mi vengono in mente
altre idee. A volte comincio dalla copertina del CD o da una foto. A volte
anche solamente da qualcosa che mi è accaduto o che vorrei che accadesse.
Orange Cash per esempio dice molto di quello che ancora provo per Marie. Il primo brano infatti
è dedicato a lei... "Forget" è una
storia breve che ho avuto e che mi ha solamente deluso. è uno dei miei
brani preferiti.
CM&A: Cosa
stai facendo attualmente e quali sono i progetti per il gruppo Orange
Cash?
J.C: Quello che sto facendo adesso
è una selezione dei
brani che mi piacciono di più e che secondo me rappresentano più quello
che voglio fare e li sto mandando a delle etichette con cui sono entrato
in contatto in Giappone. Orange Cash, ancora non riesco a muovermi bene...
anche perchè comporta molte più spese per quanto riguarda un pò tutto.
Mente per la mia musica sono indipendente ed ho un archivio di brani dove
devo solo pescare e tirare fuori qualche cosa. Nel frattempo ho registrato
cose nuove dove penso di aver cominciato ad avere una linea più precisa o
forse uno stile più mio.
CM&A: Molti
tuoi brani hanno una componente Techno, che io però ho difficoltà ad
apprezzare...
J.C: Per quanto riguarda
la techno hai ragione. Prima
di tutto non mi piace, le uniche cose Techno che ascolto sono quelle che
registro io e non compro nemmeno i dischi perchè non mi dicono niente. Comunque in generale i miei CD se li ascolti in sequenza...
cioè un brano
dopo l'altro ti dicono qualche cosa di più anche perchè non ci sono
pause tra i brani. Di solito faccio in modo che le sequenze funzionino.. a
volte sono una specie di concept, che però solo io capisco o gli amici
che mi sono attorno per esempio qui a Stoccolma. Di solito il mio amico
Per, che è
quello che mi conosce meglio da queste parti, mi sgama sempre.
E per chi non ne avesse
abbastanza...
CM&A: Essendo la tua produzione ormai
vastissima, dammi una sorta di "guida" ai tuoi lavori preferiti.
J.C: Ti dico quali sono i miei preferiti:
Insane (diciamo un 50% mi piace ancora), Left Over (c'è qualcosa che ancora mi piace
però
adesso comincia ad annoiarmi... i titoli sono disposti come una specie di
menu... volevo fare una specie di viaggio lounge ma non mi è riuscito
bene... ops), Probably Proud (mi piace perchè in realtà l'ho
cominciato a registrare il giorno dopo l'operazione che mi sono fatto
qualche mese fa... quindi se leggi i titoli e ascolti i brani capisci il
dramma) Insane invece l'ho terminato il giorno prima dell'operazione), Pustulent Pop (tutti i brani hanno il testo, ma
ancora non sono riuscito a registrare le voci), Stereocubed (è una colonna sonora di un film che
ho scritto. Ho girato un video che ho presentato a Roma in un locale
Underground che poi sarebbe una specie di estratto del film), Circular Cube
(mi piace, in realtà non è proprio così che sarebbe dovuto essere ma sono contento lo stesso.
è il primo CD
orientato alle atmosfere che adesso preferisco), Experiment in Jazz (mi piacciono un
pò tutti), Sara (mi piace ancora, il CD, anche se non se lo
meritava ;-), Live... (è una cazzata che ho fatto tanto per
sfizio), Gazania (un pò mi piace ma solo superficialmente,
se lo ascolto troppo mi da noia), In Stock (stavo cercando di fare delle cose folli
però commerciali, un esperimento di cose che volevo suonare nei clubs), 33 (il mio compleanno, non ero contento),
Selfish Salad (in generale mi piace eccetto per i
brani Selfish Salads che sono giusto degli esempi della roba che mixo dal
vivo, tipo stile), UNDERCOVER (c'è parecchia roba che mi piace, l'ho
registrato subito dopo aver finito con gli orange cash... l'idea mi è
partita mentre ero in Studio a Caserta), Dr Caligari (per partecipare ad un concorso, ho
voluto solo fare un tentativo di fare una colonna sonora per un film muto,
era nel bando di concorso. Ma volevo fare un unico brano della durata del
film, mi sono sbagliato infatti e di circa 1 minuto più corto... ancora
adesso non so dove ho toppato. Non l'ho più spedito per il concorso. Se
lo ascolti col film originale funziona, sennò è bruttissimo. Un mio
amico lo ha anche ascoltato fumandosi una canna e dice che funzionava
;-)...mah), Film Music vol 1 (mi avevano chiesto una cosa per
un cortometraggio ed allora ho fatto "To the point" che era
esattamente cosa voleva il regista. Alla fine però ha preso i brani di un
suo amico che ci stava già lavorando su... tipico), Film Music vol 2 (non mi piace),
Exotique (giusto uno scherzo... musiche scemotte
per film improponibili...), Music For airport (esperimenti House), It Ain't Easy (non farci nemmeno caso...),
Once Again Right (ero incazzato con qualcuno... ci
sono alcune cose che però mi piacciono), Total (esperimento House Francese - ho suonato un
paio di brani in un locale a Roma e qualcuno ballava), Work in Progress (cacca!),
Demos Rap (un amico mi aveva chiesto delle basi
per farci una rappata su per un amico durante una festa di compleanno...
naturalmente non ci sono andato alla festa...), New Sound of Rome (un periodo che ero a Roma dove
ho anche avuto una storia e un pò di problemi... qualcosa forse salta
fuori se lo ascolti o se leggi i titoli...), Secret Sound of San Diego
(sono cose che ho
iniziato a fare quando mi sono lasciato con Marie, dovevamo andare assieme
a San Diego ma alla fine sono andato da solo), Quiet Sound of Stockholm (molto esaurito... un
periodo un pò down. C'è un pezzo ispirato agli XTC con un tempo strano ,
diciamo "fuori tempo" che è meglio, "To dance to a
Wrong Beat", Secret sound of Stockholm (un periodo un pò meno
esaurito... poi se ascolti il sex-edit di "No Joke" capisci
perchè), Secret sound Rome & Quiet Sound of Italy (per
me rappresentano dei cambiamenti e movimenti eccetera...), poi mi sembra che ti ho mandato la copia anche del
CD Film Music vol 3 o qualcosa del genere... ecco quello comincia ad
essere un pò più la mia linea adesso, quella meno commerciale però. Insomma ti ho scritto un libro...
Emilio Di Donato, 18 Marzo
2001.
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