Sabato 29 Ottobre 2000.
Stanchi ma soddisfatti gli Orange Cash, gruppo misto casertano / romano capitanato da
Peppe Cristiano (J Crist), residente da anni a Stoccolma, hanno appena terminato i missaggi del loro primo CD interamente registrato a Caserta. Dopo neanche un'ora sono a casa mia per una intervista (in realtà era una banale scusa per scroccare una cena visto che l'album è costato un pacco!). Peppe ha scritto la maggior parte dei brani (tranne due del chitarrista
Alex Ira, e due del bassista Roberto Letizia). Davide Moscatiello alla batteria,
Almerigo Pota alla tromba in alcuni brani. Alle tastiere Pippo Gregoretti
(il figlio del regista Ugo Gregoretti). "Sono stato contentissimo di lavorare di nuovo con vecchi amici di caserta come Davide e Almerigo. E poi abbiamo registrato presso i
Four Brothers Studio di Casagiove, I fonici Lello Nasta e Gianfranco Bernardo sono stati pazientissimi e goliardici fino alla morte!!! Una atmosfera molto bella"
Emilio: So che la genesi del vostro nome è stata travagliata…
Peppe: "Originariamente ci chiamavamo Toaster ma poi abbiamo scoperto che non solo già esistevano ma che erano anche famosissimi con un miliardo di dischi all'attivo. In più esisteva un altro gruppo
"Toaster" in Germania, sconosciutissimi… ma pure loro con un sacco di album alle spalle. E' veramente difficile trovare un nome per un gruppo, li hanno scelti proprio tutti… ne abbiamo provati alcuni ma niente da fare ogni volta il gruppo già esisteva. Un nome che è spuntato fuori ad un certo punto è stato McVicar dall'omonimo film prodotto dai Who interpretato da Roger
Daltrey… bello però poco praticabile. Così abbiamo scelto "Orange Cash" come i soldi del monopoli che saranno gli unici che
vedremo mai!"
E.: Come definite lo stile del gruppo?
Rob: "Gli Orange Cash suonano pop stile Inglese con solide radici nel rhythm and blues britannico."
Roberto è il bassista del gruppo, romano, con una grande passione musicale: i
Kinks. "Sono andato a Londra apposta a vederli dal vivo, sono i miei idoli".
Roberto si gira intorno rovistando tra i miei vecchi dischi e fumetti:
"Mi piace scrivere poesie ed interessarmi di cinema,anche trash. Colleziono oggetti di modernariato, tipo introvabili 45 giri di beat italiano. Colleziono poi qualsiasi tipo di traccia / scheggia / passaggio radio del beat italiano. Mi piace andare nei "Junk market" e comprare materiale musicale
dismesso. Ho una passione smodata per gli spettacoli televisivi degli anni '60, che colleziono su cassette. Insomma sono un uomo che vive nel 1969, che per me non sembra terminare mai".
E.: Tu Peppe come vivi di arte in una città come Stoccolma?
Peppe: "Ci sono in me due entità. J Crist è il musicista, mentre Peppe Cristiano produce lavora con i film. Come musica mi piace tutto, pure le Spice Girls se mi tappo le orecchie. Faccio regia di video musicali, lavoro con shorts pubblicitari, cartoni animati,
films, curandone storyboard e regia. Quando devo lavorare a dei video musicali, preferisco scegliere quelli in cui posso sperimentare nuove tecniche, tipo grafica in 3D con software di animazione."
"Ultimamente ho curato shorts pubblicitari (come storyboard artist) per
Telecom, Peugeot, Nike, Nestlè. Ho da poco finito una storyboard per un giovane regista americano. Come ultimo video musicale ho curato la regia per il brano "720
degrees" di un rapper americano "Shiny Days", che sarà lanciato a New York il 19 Novembre. In passato ho collaborato al video di
"Paranoid android" dei Radioheads".
E: Gli altri musicisti?
Peppe: Davide Moscatello, batterista casertano, è entrato da poco nel gruppo. Lui sì che sa andare a tempo. Beato lui! Pippo
Gregoretti, amico di vecchia data un giorno ha preso un treno da Roma e ci ha raggiunto allo studio, ed ha deciso di unirsi definitivamente a noi. Punto. Suona le tastiere
e canta nel noto gruppo romano "I Contromano", è il guru asiatico del gruppo. Il giorno dopo è ritornato a Roma. Alessandro Aiello
(Alex Ira, nella foto a sinistra) suona la chitarra Rickenbacker perchè è così che va fatto. Passioni:
Who, Weller, Whiskey. Una nuova passione: la pizza al pesto, che prendeva al
"Borbone" di San Leucio.
E.: Come è partita la decisione di produrre il disco?
Peppe: Il gruppo degli Orange Cash è nato in embrione circa dieci anni fa, a Roma. Vogliamo cercare principalmente di andare all'estero (io già ci vivo). In programma abbiamo due video, prodotti da me e dalla Iradidio
records, la mia etichetta musicale svedese. L'anno scorso a Dicembre venni in Italia con questa idea in testa, abbiamo suonato al "Locale"di Roma, dove dopo cinque brani ci chiesero ripetuti bis. In seguito alla risposta positiva del pubblico pensammo di continuare. Ci siamo tenuti in contatto telefonico per poter poi esibirci di nuovo ad Aprile, con più brani. In sole due prove abbiamo montato 11 brani, e siamo andati a suonare al "Classico
Village" di Roma. Altra risposta positiva, ci siamo galvanizzati, e alla fine ci siamo organizzati per registrare il disco qui a Caserta. Siamo entrati in sala per una settimana a fine Settembre. Diciotto brani in una sola settimana di registrazione.
Rob: Penso sia un record mondiale di velocità, di questi tempi. Pensa che Davide ha fatto le basi in soli due giorni, e Peppe ha cantato i 18 brani in presa diretta, uno dopo l'altro, perchè gli partiva l'aereo. L'ultimo brano poi non era in preventivo, l'abbiamo canticchiato sulle scale, siamo entrati in sala e l' abbiamo elaborato in modo da poterlo immediatamente registrare.
Da parte mia ho constatato nell'ascolto del loro disco una freschezza e una inventiva che, citando con convinzione e naturalezza le atmosfere XTC e old
british, il gioioso rhythm and blues e il pop minimale, merita ampiamente un buon successo commerciale. E con un tipo deciso ed entusiasta come Peppe Cristiano può succedere di tutto, pure di ritrovarceli in classifica all'estero. Speriamo.
Per avere info sulla band si può andare su www.jcrist.net, selezionando "Band
info".
Email del gruppo: orangecash@iradidio.com |