Altri articoli su Sessa Aurunca: La Quaresima
- Il Miserere - Le
Alluttate
Con l'inizio della Quaresima, sotto la spinta di una comune e millenaria
partecipazione emotiva, Sessa Aurunca è pronta a vivere e "gustare" l'antica
rappresentazione della Passione di Cristo secondo i canoni di una tradizione
che si perde nella notte dei tempi.
In questo periodo antecedente la Pasqua inizia una lunga e vissuta preparazione
per quello che è il rito sacro più importante per la comunità aurunca: la
Settimana Santa. Tutti sono colpiti da una frenetica eccitazione e da un gran
fervore che durerà per tutto il periodo quaresimale fino alla S. Pasqua; è come
se tutti fossero guidati da una regia divina che affida ad ognuno la propria
parte ed il proprio ruolo nella rappresentazione del dramma della Passione che
coinvolge tutti e che ha per palcoscenico tutta la città con le sue chiese, le
sue piazze, i suoi vicoli, in un crescendo emotivo che culmina nei riti del
"Terremoto", dei "Sepolcri", nelle processioni del Venerdì e Sabato Santo.
Durante il periodo quaresimale, che inizia il Mercoledì delle Ceneri e dura 40
giorni, è possibile vedere appesa a balconi e finestre la Quaresima (vedi
foto), figura
emblematica del periodo antecedente la Pasqua, alla quale viene affidato il
compito di scacciare il carnevale e che viene presentata con la tipica
filastrocca:
''Quaresima secca secca
ca se magne pacche secche,
le ricietti
dammmenne una
me schiaffai nu cinqu'frunni, l
e ricietti rammenne n'ata
me
schiaffai na zucculata''.
L'uso della Quaresima trova la sua radice in un rito pagano continuato dalla
cultura popolare e descritto da Virgilio nel secondo libro delle Georgiche. Un
noto studioso locale, Nicola Borrelli, descrive la Quaresima come una
"stecchita pupattola" nella cui preparazione "le si pone tra le mani una
conocchia e dall'orlo della lunga gramaglia reso rigido da un cerchio di legno
si faran pendere gli indivisibili attributi ricordanti i prescritti cibi di
magro: aringhe salate, baccalà, frutta secca, lupini addolciti, ecc.. Al centro
del cerchio è sospesa una arancia, il frutto del tempo, in cui sono infisse
sette piume, (sei nere e una bianca) simbolo delle sette settimane del periodo
quaresimale che una per settimana saran via via tolte...''.
Inoltre, durante il periodo quaresimale, la tradizione imponeva il compiersi di
alcune propiziatorie usanze, come per esempio: tagliare i capelli il primo
venerdì di marzo per tenere lontani mal di testa e febbre per un intero anno;
far rompere, nella prima domenica di Quaresima, una pignatta carica di
caramelle ai fanciulli per significare la definitiva chiusura dei divertimenti
carnevaleschi.
|