Locus solis di Marco Bagnoli

Teatro di corte

 

Reggia di Caserta: eventi

Caserta -  luglio-settembre 2024

Comunicato stampa


25 luglio, ore 17, inaugurazione della mostra Marco Bagnoli "La pietra il sol rivegga" (nostro articolo)
L'esposizione, selezionata dal Comitato scientifico del Museo attraverso il Bando di valorizzazione partecipata e a cura di Marina Guida, porta nuovamente l'arte contemporanea alla Reggia di Caserta.
Marco Bagnoli, uno dei più significativi esponenti delle tendenze artistiche che si sono imposte in Italia alla fine degli anni Settanta, ha scelto per la sua mostra alla Reggia parte delle parole scritte da Luigi Vanvitelli sulla prima pietra del Palazzo reale "La pietra il sol rivegga".
Nel III cortile il visitatore sarà accolto dal progetto site-specific dell'artista toscano, "Locus Solis", installazione alta quasi cinque metri. Il titolo dell'opera è in assonanza con quello di Locus Solus, l’opera più conosciuta di Raymond Roussel. Il concetto iniziale è quello di un vaso che ruota su se stesso e ogni settantadue anni gira di un grado in accordo alla precessione degli equinozi. Dal vaso si genera un paesaggio sonoro composto di settantadue pietre di alabastro disposte a quinconce.
Nelle sale espositive della Gran Galleria, l'ala del Palazzo reale completamente ristrutturata e restituita alla fruizione nel marzo scorso, altre undici opere attendono il pubblico per portarlo, come nelle parole della curatrice in un: "viaggio dunque, delle idee, delle visioni, nel tempo e nello spazio, verso una maggiore comprensione dei meccanismi della natura e dell’universo”.
Il progetto è organizzato dalla galleria torinese Giorgio Persano e da Studio Trisorio, con il contributo di Soprarno.
L'esposizione sarà aperta fino al 23 settembre nelle sale dell'ala ovest della Gran Galleria del Palazzo reale, dalle ore 8.30 alle 19 (con ultimo accesso alle 18.20), e nel III cortile negli orari di apertura del Museo. Chiusa nelle giornate di gratuità.
La visita alla mostra rientra nel costo ordinario del biglietto/abbonamento al Museo.

Teatro di Corte

Il Teatro di Corte sarà aperto (fatta eccezione per le giornate di gratuità in cui sarà chiuso):
dal 1° al 31 ottobre 2024, tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13 - con ultimo accesso alle 12.45 - e il sabato e la domenica (grazie alla collaborazione del Touring Club Italiano) dalle 10 alle 13 - con ultimo accesso alle 12.45;
dal 1° novembre 2024 al 28 febbraio 2025, esclusi i giorni festivi infrasettimanali, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.15 - con ultimo accesso alle 18.50 - e il sabato e la domenica (grazie alla collaborazione del Touring Club Italiano) dalle 10 alle 13 - con ultimo accesso alle 12.45;
dal 1° marzo al 31 marzo 2025, esclusi i giorni festivi infrasettimanali, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13 - con ultimo accesso alle 12.45 - e il sabato e la domenica (grazie alla collaborazione del Touring Club Italiano) dalle 10 alle 13 - con ultimo accesso alle 12.45.
Il Teatro di Corte della Reggia di Caserta è un gioiello dell’architettura teatrale settecentesca, per la perfezione delle proporzioni, la qualità acustica e la sontuosità delle decorazioni.
Le prime notizie relative risalgono al 1752. I lavori per la costruzione del Palazzo erano già stati avviati da qualche mese quando re Carlo di Borbone chiese all’architetto Luigi Vanvitelli di costruirlo. Diversamente da altri teatri di corte europei, collocati in edifici decentrati rispetto al nucleo centrale delle residenze reali, questo spazio è inserito in uno dei corpi della Reggia e perfettamente integrato nel sistema dei percorsi. E' situato, infatti, al centro del lato occidentale del Palazzo. Ha una forma a ferro di cavallo con cinque ordini di palchi, riccamente decorati da Gaetano Magri. Colonne in alabastro sorreggono la volta affrescata con Apollo che calpesta il serpente Pitone, opera di Crescenzo La Gamba.
Elemento caratterizzante la scena teatrale è la possibilità di utilizzare l'area verde retrostante come sfondo naturale. L’espediente fu ideato nel 1722 in occasione della rappresentazione della Didone abbandonata di Pietro Metastasio che prevedeva l’incendio della città di Cartagine: sul muro alle spalle del palcoscenico fu aperto un varco con vista sul giardino della Malalocata.
Il Teatro fu inaugurato in occasione della visita della nuova regina Maria Carolina sposa di Ferdinando IV, programmata per il Carnevale del 1769.
La visita al Teatro di Corte rientra nel costo del biglietto/abbonamento al Museo.

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