Mine

Paese mio bello

Rossana Casale

Antimo Casertano e Daniela Ioia

Cristina Donadio

 

III edizione di Forestàte

Tora e Piccilli (CE) - dall'8 Luglio al 1 settembre 2023

Comunicato stampa


A Foresta, frazione di Tora e Piccilli, dall'8 luglio all'1 settembra la rassegna culturale di teatro e musica che ha come obiettivo la promozione del territorio e della sua storia.
Forestàte nasce da un’idea di Antonio Maiorino e dall’artista Massimo Pastore che dal 2020 abitano il borgo con un progetto e una sfida: fare di Foresta un Borgo culturale e far riscoprire questo lembo di Campania ai margine delle solite rotte. «Forestàte non è solo una crasi tra Foresta ed Estate, ma un’esortazione, un imperativo del verbo “forestare” ovvero rimboschire di idee, pensieri e anime questa piccola frazione che è andata via via spopolandosi», spiegano gli organizzatori.
La piccola piazza accoglie la platea da 190 posti, il luogo dove si esibiranno artisti come Massimo Andrei, Cristina Donadio, Rossana Casale, solo per citarne alcuni.
Pogramma:
Sabato 8 luglio,"Sogno Reale" con Gea Martire, un progetto di Ruggiero Cappuccio per il Campania Teatro Festival
Un progetto di Ruggero Cappuccio. A cura di Marco Perillo
“Il Sogno Reale” è un progetto di Ruggero Cappuccio per il Campania Teatro Festival, a cura di Marco Perillo, dedicato alle meraviglie dell’epoca borbonica. Un focus su un periodo storico senza precedenti, i cui fasti e i cui primati, a Napoli com nel resto del Sud Italia, attraggono, incantano e accendono riflessioni ancor oggi.
Gea Martire, attrice partenopea dall’indiscusso talento, è presente nel mondo del cinema sin dagli anni 1980 e ha lavorato con Dino Risi, Mario Monicelli, Ettore Scola, Carlo Verdone, Ferzan Özpetek. Dei suoi innumerevoli intensi lavori teatrali citiamo Della storia di G.G., Vulìo, regia di Antonio Capuano, Ferdinando di Ruccello, regia di Nadia Baldi, Ferito a morte, regia di Roberto Andò.
Marco Perillo è giornalista de “Il Mattino” di Napoli. Ha esordito con il thriller archeologico Phlegraios – L’uktimo segreto di San Paolo. Ha pubblicato la raccolta di racconti Napùl ed è il curatore della guida Il Sogno Reale dedicata ai luoghi borbonici per il Campania Teatro Festival.
Ruggero Cappuccio (Torre del Greco, 1964), scrittore e regista di cinema e teatro. Ha scritto e diretto Delirio Marginale (1993), Desideri mortali (1996), Shakespea Re di Napoli (2002). Ha scritto e diretto il film Il sorriso dell’ultima notte (2003).
Dal 2016 è direttore artistico del Campania Teatro Festival.
Venerdì 14 luglio, ore 21, Le città incantate , Suite musicale composta e diretta da Mariano Bellopede
con: Mariano Bellopede, pianoforte, Carmine Marigliano, flauto traverso, Nicola Rando, sassofoni, Marco Fazzari, batteria, Davide Costagliola, basso, Arcangelo Michele Caso, violocello
Le città incantate sono tutti quei piccoli borghi e paesi di cui l’Italia è piena. Piccole perle di storia, natura e architettura, sparse qua e là in tutte le regioni della penisola. Nascosti tra le colline, arroccati su montagne, tra fiumi, laghi e talvolta affacciati sul mare. Immutati da secoli, lontano dai riflettori ma sono lì che aspettano e continuano a raccontare fedelmente la nostra storia.
Mariano Bellopede, pianista e compositore napoletano, ha sempre accostato agli studi classici quelli della musica moderna, fino a percorrere già da qualche anno una sua strada riconoscibile in un jazz mediterraneo con forti influenze etniche. Molte le collaborazioni con i migliori musicisti napoletani e ha scritto ed arrangiato musiche per il teatro. La musica di Bellopede è ispirata ai luoghi che ha nel cuore, agli incontri fatti in viaggio ricavando per ogni storia un brano. Ha all’attivo cinque dischi da solista.
Venerdì 21 luglio, ore 21, “Il fuoco nella fossa - Io conto, tu canti e canta pur’essa” di e con Massimo Andrei, con Eduarda Iscaro, voce e fisarmonica e Fernanda Pinto
Il fuoco nella fossa è uno dei singoli cunti che dà il nome a tutta la storia, la cui trama vuole che il cuntista Pascale racconti il fatto di Enotea, mentre la figlia Sisina suona e canta per accompagnarlo. Poi si aggiunge la figlia minore, Rosarosa, più peperina, e comincia il cunto a duje e poi si conclude con il cunto a tre. Sono cunti moderni ambientati nel passato e cunti tipicamente tradizionali, tramandati nei secoli. È un uomo che racconta ad altri uomini e donne un fatto, un’idea, un progetto, una storia comica. Il resto…, la maniera, il sale e il pepe, lo mette Massimo Andrei.
Massimo Andrei, (Napoli,1967) regista e autore di cinema e teatro. Esperto interprete dei racconti di Giambattista Basile. Si forma e lavora nei Teatri Nazionali italiani e nelle compagnie di grandi interpreti e autori tra cui Giuffrè, Scarpetta, Salemme, Enzo Moscato, Pier Paolo Sepe. Ha scritto e diretto Mater Natura (2005) vincitore del 1° premio nella Settimana della Critica nella 62° Mostra del Cinema di Venezia. Per Colonnese editore ha recentemente curato le Leggende napoletane di Matilde Serao, dopo avere pubblicato nel 2020 la raccolta di fiabe bio ‘Il cane di fuoco’ e nel 2023 ‘Il fuoco nella fossa’.
Eduarda Iscaro cantante e fisarmonicista sannita. La sua versatilità artistica fa di lei una figura molto originale nel panorama teatrale e musicale contemporaneo. Dopo lo studio della fisarmonica e gli esordi nella musica popolare, imbocca la strada del teatro musicale vantando collaborazioni con il premio Oscar Nicola Piovani e con artisti del calibro di Angela Pagano, Massimo Wertmuller, Lunetta Savino, Massimo Andrei e molti altri.
Venerdì 28 luglio, ore 21, “Mine – Conferenza stanca sul melodramma amoroso” con Michele Brasilio, Marina Cioppa
Regia M. Brasilio. Disegno luci A. Benedetti
MINE dimostrerà come e perché il rapporto di coppia sia un melodramma inutile. Il pathos è troppo anche nell’atto sessuale. Senza amore la coppia può esistere con individualità e unicità, soli valori fondamentali per l’essere umano.
La vita è una malattia a trasmissione sessuale.
Fermarsi prima di dirsi ‘Ti amo’ significa preservare la propria vita.
Michele Brasilio Attore|Autore|Regista| (Caserta, 1995)
Formatosi dal 2002 con Giovanni Allocca e con Michele Pagano. Debutta nel 2010 nella pièce Risveglio di primavera di Wedekind, OfficinaTeatro. Fonda nel 2017 la Compagnia Vulìe. Nel 2020 è protagonista dello spettacolo Femmene comme a mme di Pau Mirò, Campania Teatro Festival Italia. Vincitore del Premio Nuove Sensibilità 2.0 nell’edizione 2020 col testo Cellophane. È regista finalista di Biennale di Venezia – Biennale College Teatro 2021.
Vince la menzione speciale del Premio Nuove Sensibilità 2.0 e il Premio Fantasio 2021.
Marina Cioppa |Attrice|Drammaturga|Formatrice (Capua, 1989)
Formatasi nel laboratorio di teatro permanente a Capua con Maurizio Azzurro e poi si diploma come doppiatrice. La sua formazione attoriale continua con la Compagnia Musella – Mazzarelli. Nel 2017 è cofondatrice di Compagnia Vulìe. Nel 2020 è protagonista di due pièce del Campania Teatro Festival Italia, Femmene comme a mme e Camille. Autrice del testo Vendesi in scena al Campania Teatro Festival Italia 2020. È vincitrice della menzione speciale al Premio Nuove Sensibilità 2.0 con il testo Mallatrono.
Venerdì 11 agosto, ore 21, Rossana Casale in “Joni”
con: Emiliano Begni, pianoforte, cori, Ermanno Dodaro, contrabbasso, Francesco Consaga, sax soprano, flauto traverso, Gino Cardamone, chitarra
Si intitola JONI il nuovo concerto di Rossana Casale Un tributo alla cantautrice Joni Mitchell.
Il lavoro è un viaggio intenso e poetico attraverso alcune delle canzoni più importanti della Mitchell.
“Ci sono testi che sento in maniera particolare - dichiara la Casale - come ad esempio ‘Song to a Seagull’ o ‘Both Sides Now’. Sembrano fotografie della mia vita”.
Molti dei brani scelti per la scaletta fanno parte degli album ‘Ladies of the Canyon’ del 69 e ‘Blue’ del 70, anni nei quali la Casale racconta di aver trovato la chitarra della sorella e di aver iniziato a suonare i primi accordi.
“Di notte - racconta Rossana - lasciavo le tapparelle alzate e mi chiudevo in camera al buio, sdraiata sul letto con la chitarra sulla pancia, cercando di trovare quegli accordi aperti così strani. Erano astronavi che portavano via dalla realtà, erano magici e io non potevo farne senza. Grazie alle canzoni di Joni in quegli anni ho deciso che la mia vita sarebbe stata la musica”.
Lunedì 14 agosto, ore 21, Evento Speciale - Aspettando Ferragosto: Le Burlesque d’Été
Fanny Damour – Marlon Dietritch – Grace Heart – Vertigo – Madame Flo
Burlesque d'été è la versione estiva degli spettacoli che Burlesque Cabaret Napoli ha prodotto negli ultimi anni come Les Folies Napolitaines, ispirato agli spettacoli di varietà dell'age d'or parigina del teatro Les Folies Bergère. Si rifà ad una tradizione europea di music hall, varietà e cabaret dove si respirava un clima licenzioso, erotico ed al tempo stesso comico.
Nello spettacolo si alternano siparietti in cui ogni artista performer è protagonista e porta in scena una sua personale visione dell'erotismo oltrepassando la linea invisibile tra palco e spettatore. Caratteristica fondamentale per chi assiste a Les Folies è infrangere le regole classiche dello stare a teatro. La quarta parete è abbattuta, l'interazione e la dialettica con il pubblico è parte dello show.
Fanny Damour performer e illustratrice. Nel 2015 vince l’edizione del Milan Extraordinaire Festival con la giuria internazionale della Ministry School of Burlesque e della rivista This is Cabaret di Londra. Ha partecipato a importanti festival e ha calcato palchi internazionali in Germania, Olanda, Svizzera, Giappone e USA per i principali Cabaret del mondo.
Salvatore Veneruso in arte Marlon Dietritch, attore di teatro e docente di dizione e mimo presso La Ribalta, collabora con numerose realtà italiane come Experimenta, Teatro degli Sbuffi, Teatro di Legno, Nostos, Teatri di Carta.
Chiara D'Agostino in arte Grace Heart, danzatrice di classica, modern jazz,contemporanea e hip hop. Lavora stabilmente come performer di Burlesque e partecipa ad eventi prestigiosi come il festival internazionale di Burlesque di Roma "Caput Mundi" e l'evento internazionale Royal Burlesque Revue al Teatro Parioli.
Danilo Blaquier in arte Vertigo, approfondisce lo studio del canto jazz con Giuliana Formisano e del movimento corporeo con alcuni danzatori come Sonia Di Gennaro. Ha studiato teatro presso il Théâtre de Poche e la Scuola Elementare del teatro diretta da Davide Iodice. Nel 2022 ha partecipato al Boylesque Fetival a Roma e al Ferrara Burlesque Festival.
Floriana Coppola in arte Madame Flo, ha approfondito gli studi di Burlesque con performer Iternazionali come Midnight Martini, Russell Brunner e Betty Crispy. Ha partecipato a "Miss Burlesque Italia" su zelig tv con Katia Follesi e si è esibita al Festival Internazionale di Cantù e al Salone Margherita di Roma.
…e dalle ore 23:00 Aspettando Ferragosto - DJ Set a cura di Alleria
Venerdì 18 agosto, ore 21, “Facimme ‘e cunti” testo e regia Antimo Casertano
Con Antimo Casertano e Daniela Ioia
Compagnia Teatro Insania in collaborazione con VesuvioTeatro
È sera, più precisamente, la notte di Natale. Si è fatto tardi, molto tardi, in scena ci sono due attori, un marito e sua moglie. Sono stanchi, molto stanchi, perché loro figlio proprio non vuole saperne di dormire. I due genitori, hanno provato in tutti le maniere, in tutti i modi, ma non c’è stato verso, il bambino non accenna a prendere sonno. D’improvviso arriva l’idea: “Facimme ‘e cunti”. I due genitori decidono di “contargli” una favola, poi un’altra, poi un’altra ancora. Un gioco, che piano piano si trasforma in una vera e propria sfida. Una sfida a suon di “cunti”, tra due genitori prima e due attori poi, che si contendono il primato di miglior contatore.
Due attori-genitori, che presi dalla passione e dall’enfasi, si lasceranno prendere la mano e si faranno trasportare nel meraviglioso e incantato mondo del Cunto de li cunti di Basile. Il bambino-spettatore verrà catapultato in una spericolata architettura narrativa, in un linguaggio complesso e popolare al tempo stesso, in luoghi fatati, in provincie meridionali d’altro tempo, tra orchi, fate, giovinotti sciocchi e bestie parlanti.
Antimo Casertano si diploma nel 2010 all'accademia d'arte drammatica del Teatro Bellini di Napoli. Durante il percorso formativo ha avuto la possibilità di confrontarsi con Luca Zingaretti, Marcello Romolo, Francis Pardheilan.
Ha lavorato con registi e attori come Alessandro Gassmann, Claudio Cupellini, Luciano Melchionna, Carlo Cerciello, Davide Iodice, Claudio Di Palma, Paolo Cresta, Gabriele Russo.
Daniela Ioia si forma attraverso laboratori condotti da Cesar Brie, Mimmo Borrelli, Davide Iodice, Emma Dante, Daniele Salvo, Francesco Saponaro. Ha lavorato con attori e registi come Mario Martone, Claudio Cupellini, Francesca Comencini, Paolo Triestino, Massimo Andrei, Giacomo Rizzo, Alessandro Gassmann, Massimiliano Gallo. Ha recitato nelle serie “I bastardi di Pizzofalcone” “Gomorra” 2018\2019 e attualmente in Un posto al sole.
Venerdì 25 agosto, ore 21, “Jastemma” di Cristina Donadio e Daniele Sanzone
‘A67 sono Daniele Sanzone (Voce) Enzo Cangiano (Chitarra) Gianluca Ciccarelli (Basso) Mirko Del Gaudio (Batteria)
Jastemma attraversa e fonde arti, mirando dritto al cuore del pubblico, partendo dal cuore aperto di chi è sul palco. Una bestemmia d’amore che si fa canzone, parola e segno. Le canzoni sono quelle degli ‘A67, le parole quelle di grandi scrittori recitate da Cristina Donadio. Un cuore aperto dal quale sgorga il sangue, sempre vivo, dell’amore: perso, rubato, sognato, consumato, finito e andato a male.
Un flusso di coscienza fatto di parole e canzoni che s’intrecciano e si rincorrono fino a diventare una sola parola, una sola immagine e una sola canzone che ci libera dalla tragedia del quotidiano.
Cristina Donadio interpreta , sulle blue note degli ‘A67, i racconti ispirati alle loro canzoni.
Un blues performativo, crudo e spietato che parte dal mondo degli ultimi, da quelli che neanche il sole riesce più a scaldare, ai quali l’amore appare come un enorme imbroglio, inerpicandosi verso affetti corrosi dall’abitudine per poi precipitare negli abissi di passioni che non concedono tregua né respiro.
29 agosto, ore 21, "Paese mio bello" in "Suitenapoletana2"
con  Lello Giulivo, Gianni Lamagna, Anna Spagnuolo, Patrizia Spinosi, Michele Boné, Paolo Propoli (chitarre)
Un concerto a quattro voci per cantare Napoli, l’Italia con lo sguardo rivolto al mondo, alle passioni, alle esperienze dei protagonisti.
Quattro giovanissimi quando, nel 1979, si sono incontrati per la prima volta in uno spettacolo con la regia di colui che è stato il loro maestro fino alla fine degli anni '90: Roberto De Simone partecipando alla gran parte degli spettacoli e delle composizioni musicali messe in scena. Poi ognuno ha percorso la sua strada con scelte personali tra musica, teatro e cinema. Il nome del gruppo, “Paese Mio Bello”, è ispirato ad una raccolta di canzoni popolari registrate da immigrati italiani negli Usa tra il 1911 e il 1939. Nel programma sono presenti tutte le note, le epoche, i generi cantati e vissuti in quarant'anni e più di attività dai quattro solisti. Un concerto che sorprende ad ogni brano. Sempre in bilico tra il ricordo struggente e la voglia di “innovazione”,
Lello Giulivo (Napoli, 1957) cantante, attore e mimo. Ha fatto parte della N.C.C.P. (Nuova
Compagnia di Canto Popolare) diretta dal M° Roberto De Simone. Nel ’91 è protagonista in “Novecento Napoletano” con Marisa Laurito, nel ’96 in “Masaniello” di Armando Pugliese, seguono “Uomo e galantuomo” con Luca De Filippo. Numerose sono le collaborazioni discografiche da solista e da special guest. Diverse anche le sue esperienze cinematografiche tra le quali “La passione di Cristo” diretto da Mel Gibson e “Luisa Sanfelice” regia di Paolo e Vittorio Taviani.
Gianni Lamagna (Napoli, 1954) Dal 1979 e per 17 anni ha fatto parte della compagnia di Roberto De Simone. È tra i fondatori di Media Aetas. Nel 1996 fonda l’associazione di MUSICAinMUSICA per la diffusione del patrimonio culturale e musicale napoletano. Nel 1997 entra a far parte della Nuova Compagnia di Canto Popolare. Autore del progetto Racconti e Musiche per i Giorni di Natale. Con Liliana De Curtis, realizza il Concerto per un Principe chiamato Totò. Nel 2018 si forma l’idea di un concerto a quattro voci con Lello Giulivo, Anna Spagnuolo, Patrizia Spinosi:“PAESE MIO BELLO, l’Italia che cantava e canta”.
Anna Spagnuolo La sua esperienza teatrale comincia nell’ambito del CAT, centro teatrale di Ciro Madonna; alla fine degli anni 70, inizia la sua collaborazione con il M. Roberto De Simone e quella con Eduardo Bennato. È cantante solista dei Media Aetas. Voce solista nella colonna sonora de “Il Camorrista” di Piovani. Nel 2012 ha partecipato al “Requiem per Pier Paolo Pasolini” di R. De Simone al S. Carlo di Napoli. Tra le protagoniste del musical “Sangue Vivo” diretta da Aterrano. Ha fatto parte, nel ruolo della madre di Conte della serie televisiva “Gomorra”.
Patrizia Spinosi Cantante e attrice teatrale con una forte e speciale tensione per le musiche popolari del meridione d’Italia. Indimenticabile nel ruolo della lavandaia nell’opera La Gatta Cenerentola del M. Roberto De Simone. Una carriera intensa passando dall’Opera buffa del giovedì santo, all’Opera dei morti di fame con la regia di Armando Pugliese. Poi Napoli nella tempesta, Il canto de li cunti, Don Chisciotte della Mancia. Di Paese mio bello e dei suoi compagni di viaggio dice: Abbiamo iniziato insieme e abbiamo camminato lo stesso sentiero per una ventina d’anni. Ritrovarci a lavorare di nuovo insieme è sensazionale: Noi siamo fratelli.
Venerdì 1° settembre, ore 21, “L’Inventario” di Marina Cioppa e Antonio Maiorino Marrazzo
Regia Michele Brasilio. Produzione PrimoPiano in collaborazione con TOPIC LAB
con Michela Caldarelli, Andrea De Cesare, Andrea De Simone, Davide De Simon,e Rosa Fattore, Carmine Lautieri, Giovanni Mario, Antonio Mormone, Riccardo Mormone, Vittorino Panarello, Giovanna Prata, Sara Rulli
Produzione PrimoPiano in collaborazione con TOPIC LAB
Settembre 1943, in una imprecisata foresta ai confini con la Gustav, linea fortificata difensiva approntata da Hitler che divide l’Italia in due (al Nord domina la Repubblica Sociale con le truppe tedesche, al sud gli Alleati stanno risalendo la penisola) un gruppo di uomini si nasconde in un covo per scampare ai rastrellamenti e, sostenuti da alcune donne, tenta di organizzare azioni di resistenza e di sabotaggio contro quelli che, nel giro di una notte, si sono trasformati in nemici e stanno mettendo a ferro e a fuoco tutti i paesi che attraversano.
La reclusione di salvaguardia si trasforma in una costrizione anche psicologica. Le parole dei protagonisti scandagliano convinzioni politiche, diversità di ideali, distanze religiose, pulsioni sentimentali, fragilità emotive ma, al di là delle strutture imposte o costruite e delle personali visioni, questi uomini e queste donne sono gettati in pasto al nemico più perfido e spietato: loro stessi.

Biglietti 10€, bambini fino a 5 anni 5€, Abbonmento 80€ (Rossana Casale 15€)
Le persone con disabilità possono usufruire di ingressi gratuiti per sé e l’accompagnatore. Per usufruire di tale agevolazione è necessario prenotare inviando una mail a: forestatecultura@gmail.com indicando lo spettacolo a cui si vuole assistere, allegando idonea documentazione che attesti l’invalidità dichiarata e in caso di deficit motorio, specificare se si è dotati di sedia a rotelle.
Le richieste verranno esaudite previa disponibilità e confermate con una mail.

- Abbonamenti presso la Tabaccheria di Marco Caggiano – Via S. Rocco, 8 - Tora e Piccilli (Ce) tel. 0823 924210
- Biglietti presso il botteghino del luogo di spettacolo a partire da un’ora prima dell’inizio, previa disponibilità
SPETTACOLI
In caso di pioggia o impedimenti sopravvenuti non dipendenti dall’organizzazione gli spettacoli potranno essere rinviati. Il programma potrebbe subire variazioni.
Dove siamo e come raggiungerci
Tora e Piccilli – Località Foresta (Caserta) - Piazza Sant’Andrea
Indicazione GPS: Ciampate del diavolo
Parcheggio
L’organizzazione suggerisce di parcheggiare a Tora e di godere della bellezza di una magica passeggiata lungo la strada che conduce a Foresta (tempo di percorrenza 15 minuti circa).
Info e prenotazioni
whatsapp: 351 8015422
email: forestatecultura@gmail.com

Foresta è un prezioso gioiello incastonato ai piedi del vulcano di Roccamonfina.
Le Ciampate del diavolo > In questo luogo sono state ritrovate antiche orme impresse nella lava ancora modellabile riconducibili a quelle dell’Homo Heidelbergensis, ominide che viveva in queste aree 350.000 anni fa. Si tratta di uno dei siti di paleontologia più importanti al mondo e il nome fu frutto della immaginazione popolare secondo la quale solo degli esseri diabolici avrebbero potuto camminare sulla lava bollente.
Il territorio.
Il territorio dell’Alto Casertano abbraccia tre comunità montane della provincia di
Caserta: Matese, Monte Maggiore e Monte Santa Croce.
Conta 48 comuni e una popolazione complessiva di circa 130.000 abitanti.
La zona, attraversata dal fiume Volturno, è un piacevole alternarsi di montagne e colline. La varietà paesaggistica, il clima salubre, le risorse storiche, archeologiche e paleontologiche ne fanno un’area incontaminata di notevole interesse turistico ambientale che è ancora però da sviluppare.
FORESTÀTE è una rassegna con un’offerta culturale d’alto profilo di ‘servizio’ alleb comunità locali ma, soprattutto, ha come precipua missione fare scoprire questa terra, che possiede un’inestimabile ricchezza, a una platea più ampia attraverso una mirata e dedicata azione di promozione che sarà attivata attraverso una pianificata ricaduta mediatica evento dopo evento.

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