Un'Estate da Re: il Maestro Zubin Mehta e Stefano Bollani
Reggia di Caserta - 28 settembre 2019
Articolo di Arianna Quarantotto, foto di Massimo Amato
Serata mozzafiato all’Aperìa della Reggia di Caserta:
sul palco ci sono Zubin Metha, uno dei direttori più importanti al mondo e
Stefano Bollani, poliedrico pianista, tra i più talentuosi sulla scena
musicale. Due modi diversi di sentire ed interpretare la musica, due
esperienze culturali diverse, meravigliosamente intrecciate a creare un
unicum seguito da un pubblico attentissimo e compiaciuto.
Ad aprire il
concerto è l’ouverture de “I vespri siciliani” con i quali Verdi debuttò
all’Opéra di Parigi il 13 giugno 1855: “una fatica da ammazzare un toro”,
così l’aveva definita Verdi. E si percepisce sin dalle prime note la
grandiosa varietà della strumentazione, la passionalità e la dolcezza sonora
dell’insieme, la raffinatezza con cui si esprime l’orchestra del San Carlo,
di cui Zubin Metha è Direttore onorario da qualche anno. Il maestro dirige
sereno, sicuro: i suoi sono gesti misurati ed efficienti.
Con il Concerto
per pianoforte e orchestra n. 23 K 488 di Mozart entra in scena Bollani:
elegante e leggera l’interpretazione del maestro che crea una perfetta
comunicazione tra il pianoforte e l’orchestra. Il pubblico ne è ammaliato.
Ma dopo Mozart c’è tutto l’estro di Bollani che con la sua dirompente
personalità musicale conquista il pubblico e diverte con il suo cavallo di
battaglia, destrutturando su scale tonali diverse la canzone “tico tico”; dà
poi un’affascinante interpretazione jazz della canzone napoletana “Je te
voglio bene assaie”.
A chiusura della serata la magnifica Sinfonia n. 7
di Ludwig van Beethoven. A dirigere è di nuovo Zubin Metha. I musicisti si
sono dati il cambio: il tema è ritornato classico nella forma, ma sempre
vivace nel ritmo che trascina con la varietà di suggestioni e di armonie.
Gremita l’Aperìa e pubblico decisamente soddisfatto per uno spettacolo
sofisticato e di grande ricercatezza. “Un’estate da Re” si è chiusa.
Torniamo a casa con i sensi ricchi di bellezza.
consulta: Un’estate da Re. La Grande Musica alla Reggia di Caserta