Incontro con la stampa di Ezio Bosso - La musica è gentilezza militante

Caserta - 27 Agosto 2019

Articolo e foto di Lella De Lucia

Eravamo tutti qui alla cappella palatina, in una Reggia chiusa al pubblico, e ci siam sentiti un po’ fortunati di questo incontro tête-à-tête con il maestro Ezio Bosso.
Ezio Bosso suonerà oggi 28 agosto presso l’Aperia del Giardino Inglese di Caserta, per un concerto che è già sold out, a testimonianza del grande affetto che nutre il suo pubblico.
Tante le domande rivolte, a cui seguiva sempre una risposta articolata, sentita, non preconfenzionata, nonostante il caldo e la stanchezza di una giornata interamente dedicata alle prove del concerto.
Tanta curiosità, tra le tante:
Cosa si prova a suonare in un luogo così e soprattutto quanto il luogo può influenzare l’esecuzione musicale? “Dedico alla musica la stessa concentrazione sia che suoni a casa mia sia in altri luoghi, la mia energia è la stessa; la fortuna è quella di condividere posti meravigliosi. La Reggia è un posto senza tempo, perché è la bellezza ad essere senza tempo. La musica non è un fenomeno statico ma può cambiare anche in funzione dei luoghi”.
A chi chiedeva come come coinvolgere i giovani: “Ai miei concerti ci sono tanti ragazzi, non è vero che non si interessano alla musica classica”

Ecco come ha risposto alla domanda di Casertamusica: Ma come fa uno come Ezio Bosso a sfuggire al cliché del “personaggio” nella società di oggi, ove tutto viene spettacolarizzato?
“Ho tristezza per la cattiveria, non sopporto il pregiudizio, né buono, né cattivo; oggi credo che più che società dello spettacolo siamo la società dell’opinione, dove alcuni pensano di saperne di più di uno scienziato del Mit. Invece la musica insegna ad ascoltare senza parlare, è fatta di gentilezza militante: il musicista dell’ultima fila deve sapere che per me è importante”

Per Ezio Bosso la musica è un viaggio; ecco come ha scelto le musiche che allieteranno il pubblico dell’Aperia: “Prima di un concerto mi confronto con i miei compagni di viaggio, i musicisti con cui collaboro; e così che sono arrivato a scegliere le musiche per il concerto all’Aperia; si parte dalla mittel europa e si arriva in america, un tocco di danze ungheresi di Brahms, per farci ballare, per poi arrivare al bolero, una non danza, che ebbe successo nel nuovo mondo; noi raccontiamo delle storie senza raccontarne la fine”.

Noi di Casertamusica sapremo dirvi il resto della storia dopo il concerto, alla prossima!

consulta: Un’estate da Re. La Grande Musica alla Reggia di Caserta

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