Comunicato stampa
Una selezione di film curata dal teatro/cinema Ricciardi di Capua in
collaborazione con la Cineteca di Bologna, l'associazione CasertaFilmLab e
Ex Libris di Palazzo Lanza.
Con
l'acquisto di una tessera prepagata di 15 euro spendibile in qualsiasi
mercoledì della stagione cinematografica, si avrà diritto alla visione di 4
film d'autore al prezzo di tre. I possessori della tessera Caserta film Lab
pagheranno, il mercoledì, 4.00 euro.
Mercoledì 20 gennaio
ore 20.30, Alaska, Un film di Claudio Cupellini.
Evento speciale al
Teatro Ricciardi: in sala con noi, lo sceneggiatore Filippo Gravino e il
montatore Giuseppe Trepiccione, entrambi capuani, con il regista Claudio
Cupellini.
Con Elio Germano, Astrid Berges-Frisbey, Valerio Binasco,
Elena Radonicich, Antoine Oppenheim..
Drammatico, durata 125 min. -
Italia, Francia 2015.
Trama
Fausto lavora in un hotel e sogna di
diventare maître, Nadine si presta controvoglia ad un provino per modelle
(che poi passerà). I due si incontrano su un tetto di Parigi e vivono subito
dopo la prima di molte disavventure che li porteranno tra la galera e
l'ospedale, tra la ricchezza e l'estrema indigenza, tra Francia e Italia
flirtando con il crimine come fosse niente e rovinando vite altrui. Tutto
per inseguirsi come non avessero altri al mondo. E forse davvero non ne
hanno.
Non muovendo un passo dallo stile di messa in scena a cui il
nostro cinema ci ha abituato negli ultimi anni, Claudio Cupellini realizza
uno dei film più anomali che abbiamo visto, una storia che prima di tutto è
densa di eventi, che lascia e riprende per strada dei personaggi come non
contassero nulla, che cambia di tono, verso e direzione molte volte. In
mezzo sempre loro, Fausto e Nadine, le loro vite parallele che si incrociano
e si allontanano ma non smettono di influenzarsi, dentro e fuori diverse
prigioni, costretti di continuo a rivoluzionare quello che pensano del
proprio futuro ma mai rivolti verso il passato (sembra un dettaglio ma è
invece un elemento molto influente nel differenziare questo film dai soliti
finti thriller italiani).
Non c'è nessuna probabilità nell'incredibile
susseguirsi di fortune e sfortune nella vita dei due ed è una delle prese di
posizione migliori, l'aperta finzionalità di una storia che non somiglia
alla vita vera ma semmai all'epica del cinema e per questo riesce così tanto
a parlare del mondo che viviamo. Pur non essendo un film d'azione Alaska è
lo stesso una storia di grandi eventi e clamorosi ribaltamenti, di
inseguimenti forsennati e decisioni repentine. Traduce nel cinema drammatico
il passo esagerato del cinema d'avventura.
A separarlo dal resto del
cinema che vediamo dunque non sono solo i molti eventi ma anche la maniera
inedita (per il nostro paese) con la quale sono osservati da un regista
lontanissimo dai personaggi, il cui sguardo onnisciente ne segue le gesta
quasi stupefatto quanto il pubblico. Non c'è nessuna adesione a loro,
Cupellini sembra non essere nemmeno dalla loro parte (e del resto ne fanno
di cose di cui non c'è da essere fieri). Solo questo assunto di partenza
basterebbe per rendere questo uno dei film italiani "da vedere" della
stagione, anche al netto della consueta visione esagerata dei sentimenti o
della solita iperbolica voglia di gridare tutto. Una volta tanto si passa
sopra volentieri alla recitazione presenzialista delle scene madri e dei
tipici momenti in cui un attore mette in mostra se stesso invece del film.
Alaska sembra fregarsene di tutto (e finalmente!). Non vuole decidere
un'ambientazione, non vuole decidersi a dare struttura alla sua storia, nè
equilibrio ai suoi personaggi, si abbandona al caotico vortice della
sceneggiatura (ovviamente molto rigorosa e ben scritta per riuscire ad
ottenere quest'effetto) ripetendosi, ritornando su punti che pensavamo
conclusi (le molte prigioni), uccidendo personaggi come fosse niente e
abbandonandone altri senza troppi convenevoli. Ciò che altrove potremmo
elencare come difetti qui sono pregi, perché questa qualità espressiva
Alaska la mette a frutto, specie nella chiusa, quando vediamo per la prima
volta del sentimento onesto e nudo, una dolcezza insperata che dopo un film
di ottusa attrazione sembra spiegare tutto.
Come i migliori finali
infatti anche questo disegna un raggio di sole tra le nuvole che cambia il
senso di ciò che abbiamo visto fino a quel momento.
altri appuntamenti: Al Teatro Ricciardi "Il Cinema ritrovato"
Teatro Ricciardi,
Largo Porta Napoli, Capua
info@teatroricciardi.it, +39
0823.963874
Sul sito www.teatroricciardi.it e sulla pagina ufficiale di
Facebook Ricciardi sarà possibile consultare il programma mensile
dell'appuntamento.