Pino Daniele "Sinfonico a metà" alla Reggia di Caserta

Caserta - 11 Luglio 2014

Articolo e foto di Roberta Cacciapuoti

Il clima quasi autunnale e la pioggia leggera che è scesa durante quasi tutto il concerto non hanno scoraggiato il pubblico di Pino Daniele, che ieri sera ha affollato Caserta. Il palco dà le spalle alla magnifica Reggia, e non si può certo dire che la location non sia suggestiva. Tra il pubblico anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis.

Il "nero a metà" della musica partenopea riesce sempre a stupire il suo pubblico con nuove soluzioni musicali. Stavolta ci prova insieme all'orchestra Roma Sinfonietta, ben cinquanta elementi, diretta dal maestro Gianluca Podio. Il concerto parte alla grandissima con alcuni dei brani più belli del repertorio di Daniele, che non imbraccia ancora la chitarra ma si lascia cullare dall'orchestra. Le prime note sono quelle struggenti di "Terra mia", seguita da "Quando" e "Lazzari felici". Sui versi "Terra mia terra mia, tu si' chiena 'e libbertà" è un tripudio di emozione e sentimento, quello più puro, tutto contenuto dentro la voce soffiata di Pino, unica ed inimitabile.

Pino in questo live è metà sinfonico e metà nero, e già sul quarto pezzo, "Toledo", lo raggiunge la band composta da Rino Zurzolo al contrabbasso, Elisabetta Serio al pianoforte, Alfredo Golino alla batteria, Daniele Bonaviri alla chitarra classica. Si continua con "Viento e' terra", "Appocundria" e "Napul è", altra perla della produzione musicale di Daniele, canzone amata e cantata a squarciagola da tutto il pubblico. La scelta dei brani è azzeccatissima e gli arrangiamenti sapienti del maestro Podio ne esaltano al meglio le qualità, l'accompagnamento dell'orchestra dona ad ogni nota un sapore maestoso e insieme intimo. E' la volta del repertorio più recente del cantautore partenopeo che propone al pubblico "Resta resta cu mme", "Amici come prima", passando per "Mareluna", "Sara", senza dimenticare "Anna verrà" e "Vento di passione". La prima parte si conclude all'insegna del ritmo con "Yes I know my way", durante la quale il pubblico comincia a manifestare la volontà di abbandonare i posti a sedere per darsi alle danze. Pino va via, per tornare sulle note di "Je so pazzo" e "Quanno chiove" che conclude alla grande un concerto che ha saputo calibrare bene gli umori e le sonorità.
Non mancavano le sedie vuote, soprattutto nelle retrovie, ma il live ha attirato a Caserta una notevole quantità di pubblico.

Consulta: Concerto-evento “Sinfonico a metà” di Pino Daniele

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