Capua il Luogo della Lingua Festival: prima serata
Capua (ce), dal 16 giugno 2011
Articolo e foto di Roberta Cacciapuoti
Al via ieri sera uno dei più interessanti festival della
provincia di Caserta: "Capua il luogo della lingua".
Questo festival, giunto alla sua settima edizione, indaga i diversi tipi di
linguaggi, dalla letteratura, al cinema, al teatro, alla fotografia in uno
dei luoghi simbolo per la nascita della lingua italiana: Capua, patria del
"Placito capuano", riconosciuto dagli storici come il primo documento del
volgare italiano.
Ha aperto il festival una mostra fotografica in cui quattro sguardi di
quattro diversi fotografi hanno indagato il territorio contraddittorio della
provincia casertana. I quattro artisti si sono concentrati su diversi
aspetti del territorio: Salvatore Di Vilio ha percorso di notte la strada
tra Caivano ed Aversa raccontando le contraddizioni di quella particolare
zona, dove degrado e urbanizzazione si fondono; Mario Ferrara ha osservato
la Nuova Atella, sintesi di antico e moderno; Giovanni Izzo è andato sul
Litorale Domitio, piaga martoriata del territorio; Francesco Rinaldi ci fa
infine vedere la provincia dall'alto, "volando ci si rende conto che il
Volturno disegna percorsi di inaspettata bellezza".
La serata è continuata con un reading curato dalla scrittrice Marilena
Lucente dal titolo "L’architettura non è mai innocente" con brani
tratti da testi di autori casertani tra cui Davide Vargas, Attilio Del
Giudice, Marilena Lucente, Giuseppe Montesano, Rosaria Capacchione, Roberto
Saviano, Paolo Mastroianni e Antonio Pascale. Questi brani scelti sono stati
recitati dai giovani e promettenti attori Margot Sikabonyi (Maria della
fiction "Un medico in famiglia") e dal casertano Marco D'Amore, che sono
riusciti a coinvolgere ed incantare il pubblico fino a tarda sera.
Ad accompagnare il reading le coreografie di Graziella Di Rauso ballate da Attilio Di Rauso, Florada Mosca, Roberta Bove, Valeria Della Valle di Movinghart Connection.
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Capua il Luogo della Lingua Festival