Settembre al Borgo. 40 anni di Storia di un Festival: presentata la pubblicazione del quarantennale
Caserta, 30 Agosto 2010
Articolo di Pia Di Donato
Presentato ieri come anteprima della 40° edizione del Settembre
al Borgo, nella saletta dell'Ept all'interno della Reggia di Caserta,
“Settembre al Borgo. 40 anni di Storia di un Festival", a cura di Michele de
Simone, edito da Guida. La pubblicazione, edita grazie al sostegno della
Camera di Commercio e In vendita da Settembre nelle librerie italiane,
ripercorre con le immagini di Mauro Nemesio Rossi (e dei fotografi che
fondarono un'associazione proprio a Casertavecchia negli anni '70) e con
numerosi contributi di ex-direttori artistici, attori, musicisti, i momenti
magici ma anche di difficoltà che hanno caratterizzato la manifestazione che
sin dagli inizi venne chiamata la “Spoleto del sud”.
Così la conferenza stampa, lungi dall'essere un momento autocelebrativo, si
è presto trasformata in un "incontro" fra vecchi amici, in cui l'aneddoto,
la curiosità ha prevalso sulla formalità. Dopo i saluti di rito dei
direttori artistici Paola Servillo e Ferdinando Ceriani, la parola è passata
al dott. De Simone che, in pratica ha tracciato, sia con ricordi personali
che chiamando vecchi e nuovi protagonisti a raccontare, il backstage di 40
anni di storia.
Confesso che vista la mia non giovine età, ho cominciato a sfogliare il
libro alla ricerca di qualche foto che mi fosse familiare... ed ecco.. la
Borboni, protagonista di una sacra rappresentazione che rimase impressa
nella mia immaginazione di adolescente, e poi la Ottoleghi che, prima degli
spettacoli di danza, spiegava come leggere il balletto.
Non ho trovato la foto dei "Goblin", il complesso che per anni creò le
colonne sonore dei film di Dario Argento (famosissima "Profondo rosso" che
prendeva none dal film) e fra i vui componenti c'era il figlio del direttore
d'Orchestra Simonetti...
Quanti casertani, sfogliandolo, potranno aggiungervi personali ricordi! Io,
in particolare, ricordo che i miei caricavano tutta la famiglia (in totale
sette persone!) e arrivavamo molto per tempo in piazza, per "prendere i
posti". Mamma cacciava fuori panini con frittata o salumi, la bottiglia (di
vetro!) d'acqua e... si cenava così, insieme a molti altri che avevano la
stessa costumanza.
Tutti gli spettacoli erano gratuiti (almeno nei primi anni) e per noi era
una festa non stare a casa, in una delle ultime serate estive, per salire in
questo luogo magico.
Inizia quindi, nel migliore dei modi questo festival, ovvero guardandosi indietro e ringraziando tutti quelli che hanno contribuito a farlo nascere, crescere e continuare e trovando così anche lo slancio a continuare.
consulta: Settembrealborgo 2010, 40ma edizione